Aperte le collezioni comunali, la Gipsoteca Graziosi e la mostra sulle caricature
Ferragosto ad ingresso gratuito per i Musei civici di Modena, aperti al Palazzo dei Musei dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, orari nei quali, su richiesta, si potrà visitare gratuitamente anche la Gipsoteca Giuseppe Graziosi (informazioni ai numeri 059 2033101-125).
Le collezioni comunali sono composte dal Museo archeologico, che conserva le più antiche testimonianze della presenza umana nel territorio modenese, dalle Raccolte etnologiche, con oggetti della Nuova Guinea, del Perù precolombiano, dell’America del Sud, dell’Africa e dell’Asia, e dal Museo d’arte, che documenta le trasformazioni di Modena dal Medioevo all’età moderna. Proprio nelle sale del Museo d’arte è aperta la mostra “Ghigno e sorriso”, dedicata alle caricature del Novecento a Modena e all’opera di alcuni dei principali protagonisti come Tirelli, Artioli, Manfredini, Mazzoni, Baracchi, Graziosi, Jodi, Vellani Marchi e Mario Molinari. Partendo dalla stampa umoristica modenese, sulle cui pagine molti di loro debuttarono segnalandosi come arguti interpreti della vita provinciale, si passa in rassegna la specificità di un “linguaggio” pronto a cogliere sfumature sociali, politiche e di costume. Per alcuni di questi artisti, l’arte del “pupazzettare” rappresentò l’unico e quindi irrinunciabile mezzo di espressione, mentre per altri costituì un’attività complementare alla più nota produzione pittorica o scultorea.
L’esposizione fa parte della serie “Riquadri” e si inserisce all’interno di un più vasto programma di ricerca sull’arte modenese tra Otto e Novecento che il Museo civico d’arte sta conducendo in collaborazione con Assicoop Modena-Unipol Assicurazioni, dalla cui raccolta proviene la maggior parte delle opere in mostra.
Le collezioni comunali sono composte dal Museo archeologico, che conserva le più antiche testimonianze della presenza umana nel territorio modenese, dalle Raccolte etnologiche, con oggetti della Nuova Guinea, del Perù precolombiano, dell’America del Sud, dell’Africa e dell’Asia, e dal Museo d’arte, che documenta le trasformazioni di Modena dal Medioevo all’età moderna. Proprio nelle sale del Museo d’arte è aperta la mostra “Ghigno e sorriso”, dedicata alle caricature del Novecento a Modena e all’opera di alcuni dei principali protagonisti come Tirelli, Artioli, Manfredini, Mazzoni, Baracchi, Graziosi, Jodi, Vellani Marchi e Mario Molinari. Partendo dalla stampa umoristica modenese, sulle cui pagine molti di loro debuttarono segnalandosi come arguti interpreti della vita provinciale, si passa in rassegna la specificità di un “linguaggio” pronto a cogliere sfumature sociali, politiche e di costume. Per alcuni di questi artisti, l’arte del “pupazzettare” rappresentò l’unico e quindi irrinunciabile mezzo di espressione, mentre per altri costituì un’attività complementare alla più nota produzione pittorica o scultorea.
L’esposizione fa parte della serie “Riquadri” e si inserisce all’interno di un più vasto programma di ricerca sull’arte modenese tra Otto e Novecento che il Museo civico d’arte sta conducendo in collaborazione con Assicoop Modena-Unipol Assicurazioni, dalla cui raccolta proviene la maggior parte delle opere in mostra.
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