Premiano le donne e l'ambiente i risultati della graduatoria pubblicata dal Comune.
Saranno locali attenti alla sostenibilità ambientale, distribuiti su tutto il territorio cittadino ad eccezione del centro; molti saranno gestiti da donne e la proposta commerciale spazierà dal ristorante etnico alla cucina tradizionale, dalle specialità brasiliane all’american bar caffetteria. Sono questi i risultati del bando pubblico grazie al quale sono state concesse 10 nuove autorizzazioni per aprire bar, locali e ristoranti in città, al di fuori dell’area del centro storico. La graduatoria è stata pubblicata dopo che la commissione nominata dal Comune di Modena ha terminato di valutare i 26 progetti presentati entro la fine di aprile da altrettanti imprenditori modenesi. “Siamo molto soddisfatti dei risultati di questo primo bando, che si colloca all’interno di un piano quinquennale approvato lo scorso novembre. I quartieri di Modena avranno a disposizione 10 nuovi pubblici esercizi di qualità, attenti alle pratiche di sostenibilità ambientale e all’impatto acustico”, spiega l’assessore alle Politiche economiche Stefano Prampolini, che aggiunge: “il bando ha inoltre ottenuto il risultato di premiare l’imprenditoria femminile, e tre progetti presentati da donne sono nei primi tre posti della graduatoria. In questo modo vorremmo inoltre dare una risposta al bisogno di aggregazione giovanile, creando nuove opportunità anche al di fuori del centro storico”.
Ed ecco i dettagli dei progetti vincitori: un ristorante con menu di prodotti stagionali che proporrà anche serate con artisti, un ristorante brasiliano con musica, un pub birreria che offrirà anche spuntini e primi piatti, un forno bar market che abbinerà al servizio di bar la produzione di pane e la vendita di alimentari. Ancora, un american bar caffetteria, una tigelleria tradizionale con materie prime acquistate sul territorio provinciale, un ristorante tradizionale che potrà ospitare anche performance di prosa, musica e arte. Infine, un ristorante vegetariano etnico che proporrà un ambiente rilassante e cibi adatti anche alle intolleranze alimentari, un ristorante bar rivolto a giovani e famiglie e un punto bar all’interno di un centro di vicinato. Ora, ai 10 imprenditori che hanno ottenuto l’autorizzazione si chiede l’impegno ad avviare l’attività entro sei mesi dall’assegnazione e a non vendere o cedere l’autorizzazione per tre anni.
I criteri di valutazione prevedevano di assegnare fino a un massimo di 100 punti sulla base di alcuni requisiti del progetto: innovazione rispetto all’offerta esistente (30 punti), precedenti esperienze nel settore e adeguatezza della struttura aziendale (30 punti), compatibilità con le esigenze dei residenti (20 punti), ma anche attenzione all’imprenditoria femminile (10 punti) e adozione di pratiche per la sostenibilità ambientale, come risparmio energetico e idrico, riduzione dei rifiuti, utilizzo di prodotti locali, biologici o del commercio equo e solidale e disponibilità ad esporre nel locale messaggi di informazione o educazione ambientale (10 punti).
Questo bando pubblico, che si è chiuso lo scorso 27 aprile, fa parte della nuova programmazione quinquennale dei pubblici esercizi: nei prossimi cinque anni il Comune di Modena potrà concedere ancora 65 nuove autorizzazioni, 16 delle quali nel centro storico e 49 sul resto del territorio. Rispetto ai 673 esercizi pubblici presenti oggi sul territorio del Comune, la nuova programmazione punta ad un incremento che, se il mercato risponderà adeguatamente, potrà arricchire in modo consistente l’offerta cittadina. La proposta è stata definita anche attraverso la consultazione con i principali portatori di interesse, dalle associazioni di categoria a quelle dei lavoratori e dei consumatori, fino ad arrivare alla delibera discussa lo scorso novembre dal Consiglio comunale. Punta a favorire l’equilibrio tra domanda e offerta e a promuovere la qualità del territorio urbano con una rete di pubblici esercizi che sia innovativa, funzionale alle esigenze dei consumatori e allo stesso tempo produttiva e remunerativa per gli imprenditori del settore. Il numero dei pubblici esercizi in città, ad eccezione delle autorizzazioni concesse ad attività tradizionali e di quelle messe a bando all’interno dei progetti di riqualificazione commerciale come Pomposa e Saragozza, era rimasto sostanzialmente invariato dal 1991 ad oggi. La graduatoria, pubblicata sul sito web www.comune.modena.it/economia e affissa all’Albo pretorio, resterà in vigore fino al 30 giugno 2008.
Ed ecco i dettagli dei progetti vincitori: un ristorante con menu di prodotti stagionali che proporrà anche serate con artisti, un ristorante brasiliano con musica, un pub birreria che offrirà anche spuntini e primi piatti, un forno bar market che abbinerà al servizio di bar la produzione di pane e la vendita di alimentari. Ancora, un american bar caffetteria, una tigelleria tradizionale con materie prime acquistate sul territorio provinciale, un ristorante tradizionale che potrà ospitare anche performance di prosa, musica e arte. Infine, un ristorante vegetariano etnico che proporrà un ambiente rilassante e cibi adatti anche alle intolleranze alimentari, un ristorante bar rivolto a giovani e famiglie e un punto bar all’interno di un centro di vicinato. Ora, ai 10 imprenditori che hanno ottenuto l’autorizzazione si chiede l’impegno ad avviare l’attività entro sei mesi dall’assegnazione e a non vendere o cedere l’autorizzazione per tre anni.
I criteri di valutazione prevedevano di assegnare fino a un massimo di 100 punti sulla base di alcuni requisiti del progetto: innovazione rispetto all’offerta esistente (30 punti), precedenti esperienze nel settore e adeguatezza della struttura aziendale (30 punti), compatibilità con le esigenze dei residenti (20 punti), ma anche attenzione all’imprenditoria femminile (10 punti) e adozione di pratiche per la sostenibilità ambientale, come risparmio energetico e idrico, riduzione dei rifiuti, utilizzo di prodotti locali, biologici o del commercio equo e solidale e disponibilità ad esporre nel locale messaggi di informazione o educazione ambientale (10 punti).
Questo bando pubblico, che si è chiuso lo scorso 27 aprile, fa parte della nuova programmazione quinquennale dei pubblici esercizi: nei prossimi cinque anni il Comune di Modena potrà concedere ancora 65 nuove autorizzazioni, 16 delle quali nel centro storico e 49 sul resto del territorio. Rispetto ai 673 esercizi pubblici presenti oggi sul territorio del Comune, la nuova programmazione punta ad un incremento che, se il mercato risponderà adeguatamente, potrà arricchire in modo consistente l’offerta cittadina. La proposta è stata definita anche attraverso la consultazione con i principali portatori di interesse, dalle associazioni di categoria a quelle dei lavoratori e dei consumatori, fino ad arrivare alla delibera discussa lo scorso novembre dal Consiglio comunale. Punta a favorire l’equilibrio tra domanda e offerta e a promuovere la qualità del territorio urbano con una rete di pubblici esercizi che sia innovativa, funzionale alle esigenze dei consumatori e allo stesso tempo produttiva e remunerativa per gli imprenditori del settore. Il numero dei pubblici esercizi in città, ad eccezione delle autorizzazioni concesse ad attività tradizionali e di quelle messe a bando all’interno dei progetti di riqualificazione commerciale come Pomposa e Saragozza, era rimasto sostanzialmente invariato dal 1991 ad oggi. La graduatoria, pubblicata sul sito web www.comune.modena.it/economia e affissa all’Albo pretorio, resterà in vigore fino al 30 giugno 2008.
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