L'assessore alle Politiche economiche sul riconoscimento dell'Unione Europea.
“Finalmente si è raggiunto un punto di intesa che riconosce il nostro aceto balsamico, le sue caratteristiche e soprattutto il territorio di produzione”: questo il commento dell’assessore alle Politiche economiche del Comune di Modena Stefano Prampolini per il riconoscimento dell’Indicazione geografica protetta che l’Unione europea ha dato all’Aceto balsamico di Modena. La zona geografica di produzione è stata individuata nel territorio amministrativo delle province di Modena e Reggio Emilia e le uve per la produzione dovranno essere provenienti da vitigni di Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni. Ora ci saranno sei mesi di tempo per eventuali obiezioni, dopo i quali sarà possibile registrare ufficialmente il riconoscimento. “C’è dunque ancora spazio per migliorare le condizioni e rendere ancora più forte il legame prodotto e territorio, salvaguardandone le peculiarità tipiche”, aggiunge l’assessore. “Questa notizia ci riempie di gioia, anche in vista della rassegna Gusto Balsamico alla quale stiamo lavorando da tempo con Camera di commercio e Provincia di Modena. L’aceto, simbolo della nostra terra, i cui metodi di lavorazione si tramandano di generazione in generazione, è un prodotto che richiede dedizione, passione e pazienza. Per questo, il riconoscimento dell’ Igp è un importante passo verso la valorizzazione dell’economia modenese, al quale hanno contribuito in particolare la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Modena e il Ministro Paolo De Castro, insieme al mondo della produzione. Il mio auspicio”, conclude Prampolini, “è che il prossimo passo possa essere nella direzione di semplificare e accorpare le diverse realtà del mondo dell’aceto modenese tutelandone specificità e tradizioni”.
Azioni sul documento