Mercoledì 11 luglio concerto delle bande militari nel cortile d'onore del Palazzo ducale di Modena. In programma anche brani di Händel, Verdi e Wagner
Con un concerto nel cortile d’onore del Palazzo ducale di Modena prosegue mercoledì 11 luglio alle 21 la 16esima edizione del Festival internazionale delle bande militari, organizzato da Comune, Accademia militare, Fondazione Teatro Comunale e Fondazione Cassa di Risparmio sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica.
I biglietti costano 10 euro, ma i ragazzi fino ai 15 anni e gli anziani oltre i 65 pagano un solo euro. La biglietteria resta aperta dalle 16 alle 19 in corso Canalgrande 85 (telefono 059 2033010, www.modenafestivalbande.it) e dalle 19 alle 22 in largo san Giorgio.
Nella prima parte del concerto, la Banda inglese delle Guardie di Coldstream propone una marcia di Malcom Arnold, per molti anni direttore della Bbc Radio Symphony Orchestra e noto compositore di colonne sonore per film (nel 1957 ha vinto il premio Oscar con la colonna sonora “Il Ponte sul fiume Kwai”). Il concerto prosegue con l’ouverture dai “Royal fireworks”, suite composta da Händel nel 1749 in occasione del trattato di pace con cui si concludeva la guerra di successione austriaca, e con alcune tra le più famose melodie folk tradizionali tra le quali “All through the night” della tradizione gallese, “Londonderry Air”, melodia usata nell’Irlanda del Nord come inno non ufficiale prima dell’abolizione del parlamento Nord-irlandese nel 1972, e la celebre “Greensleevers”, la cui leggenda narra che a comporre il brano sia stato Enrico VIII per la futura moglie Anna Bolena. Il brano conclusivo è un tributo al compositore inglese tardoromantico Edward Elgar.
La seconda parte della serata, che vede protagonista la Banda dell’Esercito italiano e il Coro del Festival, diretto da Francesco Saguatti e formato dalle corali Gioacchino Rossini, Luigi Gazzotti e Giacomo Puccini, è dedicata al 50esimo anniversario della morte di Arturo Toscanini, che in alcuni periodi della sua vita non disdegnò di dirigere complessi bandistici e bande militari, come accadde nel 1917 durante la battaglia sul Monte Santo. L’omaggio inizia e termina con “Aida”, l’opera che vide per la prima volta e per l’ultima Toscanini sul podio (a Rio de Janeiro nel 1886 e a New York nel 1954). Il resto del programma propone due lavori di Wagner, l’autore forse più amato dal maestro e del quale fu tra i massimi interpreti. La presenza di “Norma” costituisce un esempio di repertorio tradizionale nel quale si misurò il proverbiale senso di perfezione di Toscanini.
La ricorrenza del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi viene celebrata dal Festival con l’esecuzione in prima assoluta di due nuove composizioni per banda che sono il risultato di una collaborazione con il Conservatorio Verdi di Milano. Una delle due composizioni, opera di Damiano Danti, si intitola “Eroe dei due mondi” e viene eseguita proprio nel concerto di mercoledì dalla Banda dell’Esercito italiano. La prima e la terza sezione di carattere marziale ripercorrono simbolicamente le imprese del condottiero in Sudamerica e in Europa, mentre la sezione intermedia rappresenta un momento più meditativo e di riflessione, segnato anche dallo sconforto di Garibaldi per la perdita della moglie Anita.
La seconda composizione commissionata dal Festival, “La fanfara dei mille” di Claudio Montironi, verrà invece eseguita negli spettacoli di giovedì 12 e sabato 14 in piazza Roma.
I biglietti costano 10 euro, ma i ragazzi fino ai 15 anni e gli anziani oltre i 65 pagano un solo euro. La biglietteria resta aperta dalle 16 alle 19 in corso Canalgrande 85 (telefono 059 2033010, www.modenafestivalbande.it) e dalle 19 alle 22 in largo san Giorgio.
Nella prima parte del concerto, la Banda inglese delle Guardie di Coldstream propone una marcia di Malcom Arnold, per molti anni direttore della Bbc Radio Symphony Orchestra e noto compositore di colonne sonore per film (nel 1957 ha vinto il premio Oscar con la colonna sonora “Il Ponte sul fiume Kwai”). Il concerto prosegue con l’ouverture dai “Royal fireworks”, suite composta da Händel nel 1749 in occasione del trattato di pace con cui si concludeva la guerra di successione austriaca, e con alcune tra le più famose melodie folk tradizionali tra le quali “All through the night” della tradizione gallese, “Londonderry Air”, melodia usata nell’Irlanda del Nord come inno non ufficiale prima dell’abolizione del parlamento Nord-irlandese nel 1972, e la celebre “Greensleevers”, la cui leggenda narra che a comporre il brano sia stato Enrico VIII per la futura moglie Anna Bolena. Il brano conclusivo è un tributo al compositore inglese tardoromantico Edward Elgar.
La seconda parte della serata, che vede protagonista la Banda dell’Esercito italiano e il Coro del Festival, diretto da Francesco Saguatti e formato dalle corali Gioacchino Rossini, Luigi Gazzotti e Giacomo Puccini, è dedicata al 50esimo anniversario della morte di Arturo Toscanini, che in alcuni periodi della sua vita non disdegnò di dirigere complessi bandistici e bande militari, come accadde nel 1917 durante la battaglia sul Monte Santo. L’omaggio inizia e termina con “Aida”, l’opera che vide per la prima volta e per l’ultima Toscanini sul podio (a Rio de Janeiro nel 1886 e a New York nel 1954). Il resto del programma propone due lavori di Wagner, l’autore forse più amato dal maestro e del quale fu tra i massimi interpreti. La presenza di “Norma” costituisce un esempio di repertorio tradizionale nel quale si misurò il proverbiale senso di perfezione di Toscanini.
La ricorrenza del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi viene celebrata dal Festival con l’esecuzione in prima assoluta di due nuove composizioni per banda che sono il risultato di una collaborazione con il Conservatorio Verdi di Milano. Una delle due composizioni, opera di Damiano Danti, si intitola “Eroe dei due mondi” e viene eseguita proprio nel concerto di mercoledì dalla Banda dell’Esercito italiano. La prima e la terza sezione di carattere marziale ripercorrono simbolicamente le imprese del condottiero in Sudamerica e in Europa, mentre la sezione intermedia rappresenta un momento più meditativo e di riflessione, segnato anche dallo sconforto di Garibaldi per la perdita della moglie Anita.
La seconda composizione commissionata dal Festival, “La fanfara dei mille” di Claudio Montironi, verrà invece eseguita negli spettacoli di giovedì 12 e sabato 14 in piazza Roma.
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