Accordo tra Comune di Modena ed Organizzazioni sindacali sulle politiche occupazionali dell'amministrazione
“La stabilità è un bene per il lavoratore -afferma il Sindaco Pighi- ma è anche e soprattutto una garanzia per l’azienda, specie se si tratta di un ente pubblico che eroga servizi ai cittadini per loro natura delicati e carichi di responsabilità e come tali da affidare a personale qualificato, motivato e professionalmente sicuro.”
Partendo da queste necessità trasformate in azione politica e scelte amministrative, e utilizzando a pieno l’opportunità offerta dalla finanziaria del governo Prodi, nei giorni scorsi si è conclusa positivamente la trattativa tra il Comune di Modena e le Organizzazioni sindacali (CGIL-CISL-UIL di categoria, CSA, DICCAP e le r.s.u. interne) sui criteri delle politiche occupazionali dell'Amministrazione per il triennio 2007-2009.
Il primo obiettivo centrato dall’intesa è quello di riportare il precariato entro limiti fisiologici, al minimo delle necessità di una macchina complessa come il Comune di Modena. Secondo risultato, non meno importante e comunque conseguenza della scelta politica della stabilizzazione dei rapporti, è l’assunzione in tempi rapidi di 160 lavoratori, unità aggiuntive al normale turn over. Terzo elemento, in realtà il primo nella cronologia delle decisioni dell’amministrazione, la razionalizzazione della spesa di personale a parità di servizi resi ai cittadini: un taglio di 750.000 euro nel 2007 che salirà a 1.100.000 euro nel 2008.
Le linee di intervento definite nella concertazione tra Comune e Sindacati, proprio perchè si sviluppano lungo tre anni, consentono di rispondere in modo equilibrato ad aspettative differenti: di quanti sono nelle graduatorie di concorso ancora valide che verranno finalmente chiamati in servizio; di quanti hanno maturato i requisiti dei tre anni di servizio necessari per la stabilizzazione; di quanti, pur non avendo maturato interamente tali requisiti, potranno partecipare a nuovi concorsi pubblici; di quanti, infine, attendevano nuovi concorsi per accedere al pubblico impiego.
Solo per citare alcuni dei concorsi di maggior interesse pubblico, entro il 2007 saranno banditi quelli per agente di Polizia Municipale, per addetto di sezione amministrativo e per educatore d'infanzia, mentre nel 2008 verranno banditi quelli di insegnante di scuola di infanzia, geometra ed addetto all'assistenza di base.
“Persone che vengono formate e preparate a spese della collettività -conclude l’assessore al personale Gualtiero Monticelli- e che quindi vanno il più possibile integrate nelle strutture organizzative dei settori e dei servizi comunali, cosa molto difficile se si parla di personale precario, più agevole quando il rapporto di lavoro è a tempo indeterminato.”
Partendo da queste necessità trasformate in azione politica e scelte amministrative, e utilizzando a pieno l’opportunità offerta dalla finanziaria del governo Prodi, nei giorni scorsi si è conclusa positivamente la trattativa tra il Comune di Modena e le Organizzazioni sindacali (CGIL-CISL-UIL di categoria, CSA, DICCAP e le r.s.u. interne) sui criteri delle politiche occupazionali dell'Amministrazione per il triennio 2007-2009.
Il primo obiettivo centrato dall’intesa è quello di riportare il precariato entro limiti fisiologici, al minimo delle necessità di una macchina complessa come il Comune di Modena. Secondo risultato, non meno importante e comunque conseguenza della scelta politica della stabilizzazione dei rapporti, è l’assunzione in tempi rapidi di 160 lavoratori, unità aggiuntive al normale turn over. Terzo elemento, in realtà il primo nella cronologia delle decisioni dell’amministrazione, la razionalizzazione della spesa di personale a parità di servizi resi ai cittadini: un taglio di 750.000 euro nel 2007 che salirà a 1.100.000 euro nel 2008.
Le linee di intervento definite nella concertazione tra Comune e Sindacati, proprio perchè si sviluppano lungo tre anni, consentono di rispondere in modo equilibrato ad aspettative differenti: di quanti sono nelle graduatorie di concorso ancora valide che verranno finalmente chiamati in servizio; di quanti hanno maturato i requisiti dei tre anni di servizio necessari per la stabilizzazione; di quanti, pur non avendo maturato interamente tali requisiti, potranno partecipare a nuovi concorsi pubblici; di quanti, infine, attendevano nuovi concorsi per accedere al pubblico impiego.
Solo per citare alcuni dei concorsi di maggior interesse pubblico, entro il 2007 saranno banditi quelli per agente di Polizia Municipale, per addetto di sezione amministrativo e per educatore d'infanzia, mentre nel 2008 verranno banditi quelli di insegnante di scuola di infanzia, geometra ed addetto all'assistenza di base.
“Persone che vengono formate e preparate a spese della collettività -conclude l’assessore al personale Gualtiero Monticelli- e che quindi vanno il più possibile integrate nelle strutture organizzative dei settori e dei servizi comunali, cosa molto difficile se si parla di personale precario, più agevole quando il rapporto di lavoro è a tempo indeterminato.”
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