L'assessore ai Lavori pubblici Guerzoni ha risposto a un'interpellanza di Celloni.
La Chiesa di san Biagio, che fa parte del patrimonio del Comune, è stata ed è oggetto di importanti lavori di restauro: i lavori di messa in sicurezza dopo il terremoto sono stati ultimati nel 2006, mentre si sta per concludere il rifacimento dell’impianto di riscaldamento, con il contributo della Fondazione Banco San Geminiano e San Prospero, dopo il quale si potrà passare al recupero delle facciate interne e al restauro del campanile. Il restauro della facciata è stato ultimato nel corso del 2006, e l’auspicio del Comune è che l’edificio possa essere restituito presto al culto e ai visitatori. Lo ha spiegato in Consiglio comunale l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Guerzoni rispondendo a un’interpellanza presentata dal consigliere Udc Sergio Celloni. “Vorrei sapere in che modo si intenda procedere per restaurare la facciata della chiesa di San Biagio e la parete che costeggia la via Emilia, e quali progetti di marketing cittadino sono stati portati avanti nei confronti di questa chiesa”, ha chiesto nell’istanza presentata il Consigliere Celloni.
Nel dibattito è intervenuto anche Dante Mazzi di Forza Italia, sottolineando come già diversi anni fa il consiglio di Circoscrizione avesse approvato una mozione per “attingere a fondi di privati o dell’Unione europea allo scopo di riparare i danni causati dal terremoto del 1996 a numerosi luoghi di culto. Purtroppo”, ha concluso Mazzi, “molti fondi messi a disposizione dalla Ue non vengono intercettati e utilizzati”. L’assessore Guerzoni ha spiegato inoltre che la chiesa è stata sottoposta nel tempo a numerosi interventi con il concorso di diversi enti: Comune, Sovrintendenza, Istituto per i beni artistici e culturali della Regione aziende e banche locali. In seguito al pesante terremoto del 1996 la chiesa ha poi richiesto alcuni interventi urgenti per la messa in sicurezza e altri per il consolidamento, per un costo di circa 1 milione di euro sostenuto per due terzi dall’Amministrazione, mentre gli interventi sulla facciata hanno avuto un costo complessivo di circa 1 milione 500 mila euro. I lavori ancora in atto o previsti costeranno circa 500 mila euro per il 2008 e 200 mila per il 2009. Il consigliere Celloni ha replicato che la somma necessaria a completare la sistemazione dell’intonaco esterno è certamente facile da trovare, mentre l’assessore Guerzoni ha concluso precisando che per il restauro l’Amministrazione ha attinto ai fondi stanziati a seguito del terremoto e ha beneficiato del sostegno parziale ma decisivo di finanziatori privati.
Nel dibattito è intervenuto anche Dante Mazzi di Forza Italia, sottolineando come già diversi anni fa il consiglio di Circoscrizione avesse approvato una mozione per “attingere a fondi di privati o dell’Unione europea allo scopo di riparare i danni causati dal terremoto del 1996 a numerosi luoghi di culto. Purtroppo”, ha concluso Mazzi, “molti fondi messi a disposizione dalla Ue non vengono intercettati e utilizzati”. L’assessore Guerzoni ha spiegato inoltre che la chiesa è stata sottoposta nel tempo a numerosi interventi con il concorso di diversi enti: Comune, Sovrintendenza, Istituto per i beni artistici e culturali della Regione aziende e banche locali. In seguito al pesante terremoto del 1996 la chiesa ha poi richiesto alcuni interventi urgenti per la messa in sicurezza e altri per il consolidamento, per un costo di circa 1 milione di euro sostenuto per due terzi dall’Amministrazione, mentre gli interventi sulla facciata hanno avuto un costo complessivo di circa 1 milione 500 mila euro. I lavori ancora in atto o previsti costeranno circa 500 mila euro per il 2008 e 200 mila per il 2009. Il consigliere Celloni ha replicato che la somma necessaria a completare la sistemazione dell’intonaco esterno è certamente facile da trovare, mentre l’assessore Guerzoni ha concluso precisando che per il restauro l’Amministrazione ha attinto ai fondi stanziati a seguito del terremoto e ha beneficiato del sostegno parziale ma decisivo di finanziatori privati.
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