Dal 12 al 20 maggio si visitano i Musei civici di Modena, la Gipsoteca Graziosi e il parco di Montale. Iniziative di archeologia sperimentale il 13 e il 20
Da sabato 12 a domenica 20 maggio musei, monumenti e siti archeologici saranno aperti gratuitamente al pubblico in occasione della Settimana della Cultura, che si svolge in tutta Italia per iniziativa del ministero per i Beni e le attività culturali.
I Musei civici di Modena restano aperti ad ingresso gratuito da martedì a venerdì dalle 9 alle 12, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Nelle sale dell’Archeologico e al piano terra del Palazzo dei Musei si può ammirare la sezione “I precursori” della mostra “Modena-Addis Abeba andata e ritorno”, dedicata agli italiani nel Corno d’Africa, mentre la sezione “Storie del Novecento” è aperta al Fotomuseo Giuseppe Panini da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 17, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00. Al Museo civico d’arte prosegue invece la mostra “Ghigno e sorriso: caricature del Novecento a Modena”; mentre sabato 12 maggio alle ore 18 inaugura la mostra “Nei ranghi di corte: armi e divise Austro-Estensi (1814-1859)”. Sempre al Palazzo dei Musei, la Gipsoteca Giuseppe Graziosi è aperta al pubblico su richiesta da martedì a venerdì dalle 9 alle 12, mentre sabato 12, domenica 13, sabato 19 e domenica 20 maggio resta aperta dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Il Parco archeologico e Museo all’aperto della Terramara di Montale è aperto ad ingresso gratuito domenica 13 e domenica 20 maggio dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19 (ultimo ingresso alle 18).
Domenica 13 maggio la prevista dimostrazione di scheggiatura della pietra viene sostituita con l’attività di intreccio di rami di salice con Elena Righi e Marika Minghetti. Il ritrovamento di un fondo di cesto in salice in una terramara della zona ha permesso di ricostruirne l’intreccio e di riprodurlo sperimentalmente per la realizzazione di contenitori che si affiancavano, probabilmente con utilizzi diversi, a quelli in ceramica e legno.
Domenica 20 maggio il Parco di Montale propone invece una dimostrazione di archeologia sperimentale sulla produzione dei vasi nell’età del bronzo. Il ceramista Ives Brodà, affiancato da Sara Levi del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia, mostrerà al pubblico le fasi della lavorazione della ceramica, dall’impasto con “chamotte” alla modellazione, dalla decorazione con i tipici motivi delle terramare fino alla cottura nelle fornaci ricostruite nel Museo all’aperto. Per i piccoli visitatori del Parco è previsto un laboratorio, a cura di Nicola Bruni e Anna Riva, per imparare a realizzare vasi sul modello di quelli in uso 3 mila 500 anni fa (non è richiesta la prenotazione).
I Musei civici di Modena restano aperti ad ingresso gratuito da martedì a venerdì dalle 9 alle 12, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Nelle sale dell’Archeologico e al piano terra del Palazzo dei Musei si può ammirare la sezione “I precursori” della mostra “Modena-Addis Abeba andata e ritorno”, dedicata agli italiani nel Corno d’Africa, mentre la sezione “Storie del Novecento” è aperta al Fotomuseo Giuseppe Panini da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 17, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00. Al Museo civico d’arte prosegue invece la mostra “Ghigno e sorriso: caricature del Novecento a Modena”; mentre sabato 12 maggio alle ore 18 inaugura la mostra “Nei ranghi di corte: armi e divise Austro-Estensi (1814-1859)”. Sempre al Palazzo dei Musei, la Gipsoteca Giuseppe Graziosi è aperta al pubblico su richiesta da martedì a venerdì dalle 9 alle 12, mentre sabato 12, domenica 13, sabato 19 e domenica 20 maggio resta aperta dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Il Parco archeologico e Museo all’aperto della Terramara di Montale è aperto ad ingresso gratuito domenica 13 e domenica 20 maggio dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19 (ultimo ingresso alle 18).
Domenica 13 maggio la prevista dimostrazione di scheggiatura della pietra viene sostituita con l’attività di intreccio di rami di salice con Elena Righi e Marika Minghetti. Il ritrovamento di un fondo di cesto in salice in una terramara della zona ha permesso di ricostruirne l’intreccio e di riprodurlo sperimentalmente per la realizzazione di contenitori che si affiancavano, probabilmente con utilizzi diversi, a quelli in ceramica e legno.
Domenica 20 maggio il Parco di Montale propone invece una dimostrazione di archeologia sperimentale sulla produzione dei vasi nell’età del bronzo. Il ceramista Ives Brodà, affiancato da Sara Levi del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia, mostrerà al pubblico le fasi della lavorazione della ceramica, dall’impasto con “chamotte” alla modellazione, dalla decorazione con i tipici motivi delle terramare fino alla cottura nelle fornaci ricostruite nel Museo all’aperto. Per i piccoli visitatori del Parco è previsto un laboratorio, a cura di Nicola Bruni e Anna Riva, per imparare a realizzare vasi sul modello di quelli in uso 3 mila 500 anni fa (non è richiesta la prenotazione).
Azioni sul documento