L'assessore Arletti commenta le dichiarazioni del ministro Santagata.
“Temi chiave per le nostre città, come integrazione, vivibilità e sicurezza, devono essere affrontati con la partecipazione democratica dei cittadini, per la quale le circoscrizioni sono uno strumento prezioso e non solamente un costo o un peso”: è il commento di Simona Arletti, assessora al Decentramento del Comune di Modena, alle dichiarazioni apparse sulla stampa del ministro per l’Attuazione del programma Giulio Santagata, secondo il quale l’abolizione delle circoscrizioni nelle città sotto i 250 mila abitanti potrebbe essere uno dei primi passi per la riduzione dei costi della politica. “Modena ha quasi 180 mila abitanti, ma si è organizzata in 4 circoscrizioni che hanno dimensioni medie pari a città importanti della provincia”, spiega Simona Arletti: “e recentemente abbiamo organizzato un convegno nazionale con altre 25 città italiane su Decentramento e partecipazione, per riflettere su un’esperienza che a Modena ha da poco compiuto 40 anni. È emerso che la presenza dell’Amministrazione nei quartieri consente di essere più vicini ai bisogni concreti delle persone e dà ai cittadini maggiori possibilità di partecipazione, un nodo fondamentale in un’epoca in cui il distacco dei cittadini dalle istituzioni è un problema sempre più sentito. È giusto che la politica si interroghi sulla sostenibilità e utilità dei suoi costi, come fa il ministro Santagata, ma è inutile fare di ogni erba un fascio e condannare le circoscrizioni come un inutile e costoso orpello”, continua l’assessora: “bisogna intervenire in concreto sulle regole di istituzione, di comportamento ed eliminare i casi di uso personale della politica, ad esempio riducendo gettoni o indennità di funzione in quelle città ove hanno raggiunto cifre troppo elevate. Ma allo stesso tempo bisogna riconoscere che le circoscrizioni, per il rapporto di corresponsabilità che istaurano con i cittadini, sono importanti anche nelle città medie, per riprogettare i territori, confrontarsi con nuovi cittadini da integrare, anziani da non lasciare soli, servizi socio-sanitari da ripensare. Le circoscrizioni sono state e possono continuare a essere una palestra di democrazia, come ricordato dalla prima assessora al Decentramento del Comune di Modena, e soprattutto luogo concreto di buona politica, per formare amministratori locali attenti ai bisogni della città e al bene comune”.
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