11/05/2007

"ALLOCCO" CHI RISPETTA LE REGOLE IN UN MONDO DI FURBI?

"Ma noi -afferma l'assessore Sitta nella sua nota- stiamo dalla parte degli allocchi, di chi rispetta le regole e di chi le fa rispettare, in primo luogo la Polizia Municipale"
“Occupandomi per lavoro di politiche della mobilità, del traffico e della sosta, posso dire, senza mezzi termini, di provare un disagio profondo nel sentire esponenti politici e responsabili di associazioni, come nel caso del dott. Galli, dirigente del Codacons di Modena, fare affermazioni tanto gravi, quanto inaccettabili sul ruolo della Polizia Municipale.
La Polizia Municipale, come ha recentemente riaffermato anche il comandante Leonelli, ha il preciso mandato di sanzionare coloro che non rispettano le norme.
Solo chi vuole usare strumentalmente a fini politici il proprio ruolo, può preoccuparsi di salvaguardare chi passa col rosso invece di chi viene travolto all'incrocio, e ancora chi non rispetta i limiti di velocità, chi parcheggia dove è vietato (sulle ciclabili, davanti ai passi carrai, nei posti riservati ai disabili) invece di chi rispetta le regole della normale convivenza civile..
Questo interessato assecondare quanti non rispettano le forme minime di legalità, trasformando di fatto il cittadino corretto e rispettoso in un “allocco”, è espressione di una concezione della società arrogante e pericolosa, profondamente incivile, che non può essere condivisa: noi perciò stiamo dalla parte degli allocchi.
Chi passa con il rosso quasi mai è un criminale, di sbagliare capita a tutti, nessuno escluso, ma chi sbaglia deve pagare il suo errore ed in tal modo sarà magari indotto ad una maggiore attenzione, nell’interesse suo e degli altri utenti della strada.
La Polizia Municipale c’è anche per questo, per garantire regole uguali per tutti, per farle applicarle e per evitare che prevalga la “legge dei più furbi”, a meno che non si abbia in mente proprio quel modello di società, ma allora lo si dica chiaramente, senza ipocrisie.
Credo sia sbagliato mettere sul banco degli imputati chi fa il suo dovere, invece di chi non rispetta le regole. Un atteggiamento insopportabile, tanto più preoccupante se proposto da chi ricopre anche responsabilità politiche e associative”.

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