02/03/2007

NASCE A MODENA IL CAMPUS UNIVERSITARIO

Cinquecento alloggi per studenti, nuovi edifici, un parcheggio multipiano e percorsi ciclo pedonali nel villaggio che prenderà forma tra via Araldi e via Campi.
Prende forma a Modena, nella zona universitaria tra via Campi e via Araldi, un vero campus universitario, un villaggio vale a dire ad appannaggio di studenti, docenti e personale universitario. Il Piano Particolareggiato d’Iniziativa Pubblica “Campus universitario via Campi-via Araldi”, frutto di un accordo tra l’Amministrazione comunale e l’Università di Modena, è stato approvato dal Consiglio comunale con i voti favorevoli della maggioranza, di Modena a Colori e della consigliera Olga Vecchi (FI), astenuto il resto dell’opposizione.
“La ridefinizione del Piano Particolareggiato è stata l’occasione per ripensare l’intera a zona insieme all’Università e ad Arestud – ha detto l’assessore all’Urbanistica Daniele Sitta nel presentare la delibera – in modo di dar vita ad un campus universitario che meglio rispondesse alle esigenze della didattica e degli studenti”.
Il villaggio universitario conterà circa 500 nuovi posti letto, oltre ai 150 già esistenti nella residenza universitaria. Inoltre si procederà alla riorganizzazione completa dei posti auto grazie alla costruzione di un parcheggio multipiano e alla razionalizzazione dei percorsi interni, affinché i vari dipartimenti siano collegati esclusivamente attraverso piste ciclo pedonali. Sarà costruito un nuovo fabbricato destinato a divenire sede dei Dipartimenti di Chimica, Scienze Farmaceutiche e Scienze della Terra; mentre il vecchio edificio che attualmente ospita il Dipartimento di Chimica sarà demolito e al suo posto sorgerà una nuova volumetria di dimensioni più ridotte per far fronte ad esigenze future. “Si tratta di un intervento significativo da più punti di vista – ha rilevato Sitta – che va a ridisegnare un’area importante e vitale della città, per altro anche molto ben servita in termini di trasporto pubblico, e che permetterà di offrire alloggi a costi contenuti agli studenti. Infatti per consentire alla nostra Università di essere competitiva e attrarre studenti da fuori, occorre anche riuscire a dare risposte in termini di servizi”.
Favorevoli i pareri espressi dai consiglieri intervenuti al dibattito che ha preceduto la votazione della delibera. Ha aperto il dibattito Olga Vecchi (FI): “Sono favorevole ad una tale riqualificazione del dipartimento universitario. Trovo soprattutto importante creare alloggi per gli studenti, con la nuova residenza si arriverà ad un migliaio di posti letto: una scelta importante e indispensabile rispetto a quello che fu l’errore commesso in passato di collocare una residenza universitaria in via Costellazioni. Non ho però sentito accennare al problema della viabilità che è già problematica nella zona”.
Secondo Ubaldo Fraulini (Ds) “E’ questo un primo passo verso la razionalizzazione tra richieste degli studenti e l’offerta dell’Università. Una tipologia d’offerta di residenza che sarebbe necessaria anche in centro storico dove sarebbe altamente riqualificante anche per la città”. Per quanto riguarda la viabilità, anche Fraulini evidenzia la necessità “di razionalizzare in modo funzionale il traffico di breve e lungo raggio, magari eliminando i semafori”.
“Siamo a favore della delibera che nasce da un accordo tra Comune e Università e che quindi ha già in questo un valore positivo – ha affermato Baldo Flori (Modena a Colori) - come riteniamo positiva l’ambizione di rilanciare l’area uscendo da una ‘logica di aggiunzioni’ successive che si sono accumulate nel tempo. Positiva è pure la scelta di guardare anche alle esigenze future, anche se la soglia di residenze per universitari che si andrà a raggiungere non risolve il problema. Rimangono ombre nel disegno complessivo della struttura del campus che appare incastrata nel territorio più che integrata”.
Anche per Enrico Artioli (Margherita) “la collaborazione tra ente locale e Università è positiva”, inoltre secondo il consigliere “è questa anche una sfida per migliorare il sistema complessivo della nostra città; potrebbe essere, infine, l’occasione per dare una visione unitaria e complessiva al comparto tanto da farlo diventare un pezzo di città significativo per i contenuti, ma anche per i contenitori”.
L’assessore Daniele Sitta ha ricordato che gli studenti fuori sede a Modena sono 3.500 e attualmente Arestud riesce a dare una risposta in termini di posti letto a 460 ragazzi, gli altri sono costretti a rivolgersi al privato con alti costi. Sul fronte residenziale l’assessore ha anche ricordato l’impegno che Arestud sta portando avanti con la ristrutturazione della residenza Allegretti e del San Filippo Neri. “Inoltre, come amministrazione – ha fatto sapere l’assessore - abbiamo anche suggerito alla Fondazione la possibilità di utilizzare il S. Agostino per rispondere all’alta richiesta di posti letto per universitari nella zona del centro storico, una proposta che la Fondazione non ha escluso”.

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