Approvata la delibera d'indirizzo per la ricollocazione di sette impianti comunali.
Il Consiglio comunale ha approvato, con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione dell’opposizione, la delibera d’indirizzo sulla “Ricognizione dei campi da calcio per i quali si prevede una nuova collocazione”.
“Si tratta di un piano strategico – ha spiegato l’assessore alle Politiche per lo Sport e Patrimonio Antonino Marino presentando la delibera – molto atteso dal mondo dello sport modenese, che nasce dalla necessità di riconvertire i vecchi campi da calcio comunali, in molti casi non più idonei alla pratica sportiva perché inadeguati per dimensioni o per ubicazione, e di realizzare strutture più ampie, moderne e in grado di rispondere alle attuali normative. E’ un’operazione importante anche dal punto di vista economico, un progetto da nove milioni di euro, che nel suo complesso scavalcherà questa legislatura e che permetterà di rivedere anche l’organizzazione di taluni spazi all’interno della città”. Nel dettaglio, sono 13 i campi da calcio comunali, nessuno di essi è gestito direttamente dal Comune bensì in convenzione, oltre a questi, in città ci sono altri numerosi campi da calcio parrocchiali e non. Per quanto riguarda i campi comunali si tratta di impianti costruiti parecchi anni fa, quando le normative erano diverse, che quindi in molti casi avrebbero bisogno di importanti interventi strutturali. Spesso si trovano in aree circondate da residenze dove è quindi impossibile pensare di trovare gli spazi necessari per allargarli e dove talvolta sorgono problemi di disturbo della quiete. Sono in particolare sette i campi che l’amministrazione pensa quindi di ricollocare in altre zone. L’assessore ha fatto notare che “la popolazione sportiva che frequenta questi sette campi è costante, se non in alcuni casi in aumento, e la ristrutturazione di queste strutture comporterebbe una notevole spesa ma non consentirebbe di ottenere un buon risultato in termini di dotazione tecnica degli impianti, poiché lo standard richiesto attualmente è che ogni impianto sia costituito da campo d’allenamento, campo principale, doppio spogliatoio e possibilità di ospitare il pubblico anche solo in misura ridotta con tribune mobili”.
I campi considerati sono:
1) il Campo Baroni di via Nonantolana, che non ha campo di allenamento, si trova accanto ad una strada molto trafficata e ha problemi di parcheggio, può essere spostato in via S. Caterina, in un’area del Comune dove è già previsto un campo da calcio;
2) il Campo Botti di via Cesare Costa, anch’esso in un’area insufficiente per realizzare il campo di allenamento, può essere ricollocato accanto alla scuola Anna Frank in via S. Anna, con cui condividerebbe aree e parcheggio;
3) il Campo Rognoni di via Amundsen, dotato di un campo di allenamento troppo piccolo e che si trova a ridosso di insediamenti residenziali, da spostare, come previsto dal Piano Particolareggiato, in una zona a sud della Polisportiva Madonnina in grado di ospitare anche un campo di calcio in più rispetto a quello previsto;
4) il Campo Guidi di via Viterbo, che si trova in un’area già destinata a Peep e può essere ricollocato in un’area in corso di acquisizione che il Piano Particolareggiato destina a campo di calcio;
5) il Campo Dugoni di via J. Da Porto a Baggiovara, ricavato in un’area della storica villa Montecuccoli già inserita nel piano di dismissione, può essere spostato in un’area del Comune al termine di via Guidelli;
6) il Campo Incerti di via S. Giovanni Bosco, ritagliato a ridosso di una zona produttiva, sprovvisto di campo di allenamento, può essere ricollocato in adiacenza della Piscina Pergolesi, in una zona in grado di accogliere due campi;
7) il Campo Canevazzi di Villanova, anch’esso privo di campo di allenamento, oltre che dotato di spogliatoi insufficienti, può essere spostato in una zona attigua alla Polisportiva Villanova, in un’area già destinata a servizi di interesse collettivo.
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