09/02/2007

"ASSISTENZA DOMICILIARE, RECUPERI ISPIRATI ALL'EQUITÁ"

Lo ha detto l'assessore Maletti rispondendo a un'interrogazione di Modena a colori.




“Quali criteri di recupero economico applica l’Amministrazione a carico dei cittadini bisognosi quando fornisce loro servizi di assistenza domiciliare?” ha chiesto il consigliere Baldo Flori attraverso un’interrogazione illustrata durante la seduta del Consiglio comunale di ieri 8 febbraio, la prima ad essersi svolta nella sala di Rappresentanza dove il Consiglio si è trasferito per permettere i lavori di ristrutturazione della Sala consiliare. Nell’interrogazione presentata da Modena a colori si diceva in particolare che: “in qualche caso la logica ‘esasperata’ della ricerca di una presunta efficienza e del recupero dei costi, indipendentemente dalle condizioni sociali dell’interessato, finisce per assomigliare a una ‘vessazione’ individuale che oltretutto non presenta vantaggi economici per l’amministrazione” e si segnalava l’esempio di una signora che fruisce del servizio di assistenza domiciliare di accompagnamento per effettuare la spesa, chiamata a contribuire con una trattenuta di 5,23 euro al mese.
L’assessore alle Politiche sociali, Francesca Maletti, ha risposto spiegando che non esistono limiti di reddito per usufruire del servizio ispirato a un principio universalistico. “Con la nuova Carta dei Servizi – ha detto - è stata eliminata la franchigia ed è previsto un costo orario per il servizio secondo una logica di equità. Il risultato è che, non solo gli anziani in gravi condizioni che usufruiscono d’interventi consistenti compartecipano al costo, bensì tutti, anche chi si avvale dell’assistenza domiciliare per poche ore la settimana. Va infine ricordato che la copertura dei costi a carico di chi fruisce del servizio e dei familiari arriva al 4,74%. E’ vero che nella fase iniziale del nuovo procedimento sono state inviati bollettini anche d’importo molto basso, ma ora il sistema è entrato a regime, per cui non ne vengono più emessi per importi inferiori ai 20 euro e il bollettino viene inviato a cadenza bimensile o trimestrale”. “Oggi risulta molto più onerosa per l’amministrazione la procedura di esonero parziale o totale che l’emissione di bollettini di pagamento che rispondono per tutti ad una logica di equità” ha affermato l’assessore in merito al secondo punto dell’interrogazione in cui si chiedeva “quale efficienza c’è in una operazione i cui costi amministrativi e burocratici sono senz’altro superiori ai vantaggi di introito da parte del Comune”. L’assessore ha, infine, fatto sapere che intende tenere monitorati gli elementi di criticità evidenziati dall’utenza e che "quando avremo i dati sui risultati di gestione del 2006 relativi ai costi e all'utenza, li porteremo al vaglio della Commissione".
Flori si è dichiarato insoddisfatto della risposta, sottolineando che: “Ci deve essere un rapporto di congruità tra le reali condizioni del cittadino in stato di bisogno e il contributo che gli si richiede. C’è da chiedersi se non ci sia spazio per una no tax area”. Inoltre, per quanto riguarda l’utenza ha affermato che: “si tratta di un’utenza più condizionabile di altre per la situazione di debolezza in cui si trova”.

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