11/12/2007

IL CONSIGLIO A FAVORE DELLA VALORIZZAZIONE DI VILLA SORRA

Sull'argomento il consigliere Garagnani (Ds-L'Ulivo) interroga l'assessore Lugli.


Conservare e valorizzare un bene di straordinario valore come il complesso di Villa Sorra che comprende tra l’altro un bell’esempio di giardino romantico e il Museo della Civiltà contadina è quanto si prefigge la convenzione tra i Comuni di Castelfranco Emilia, Modena, Nonantola e San Cesario sul Panaro, illustrata nella seduta consiliare di ieri dall’assessore alla Cultura Mario Lugli. La delibera di approvazione della convenzione per la salvaguardia e la valorizzazione del complesso è stata approvata dal Consiglio comunale con i voti a favore di Ds-L’Ulivo, Margherita-L’Ulivo, Società Civile, Sdi, Indipendente e Udc; si sono astenuti Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica, Verdi, Forza Italia.
“La convenzione tra i quattro comuni proprietari (Modena per il 31%) ha spiegato l’assessore - ha durata decennale e prevede il concorso alle spese dei diversi Comuni con Castelfranco gestore contabile. Tra le novità anche la possibilità per le Polizie Municipali dei quattro Comuni di accertare le infrazioni, sebbene il servizio di sorveglianza sia garantito dagli agenti di Castelfranco E. Ma la cosa più rilevante è che la storia di Villa Sorra è oggi ad una svolta, dopo gli interventi realizzati con i contributi concessi nel 2003 e l’individuazione della sua vocazione eno-gastronomica da parte del FAI” ha sottolineato Lugli che sull’argomento ha anche risposto a William Garagnani (Ds-L’Ulivo). In un’interrogazione il consigliere chiedeva “di precisare la posizione del Comune in merito alla realizzazione di un complesso residenziale di lusso di fronte all’ingresso nord del Parco di Villa Sorra e quali le azioni che intende condurre il Comune di Modena per la tutela dell’integrità del contesto paesaggistico di tipo agrario di Villa Sorra”. L’assessore Lugli ha fatto presente che l’intervento edilizio a cui fa riferimento il consigliere rientra nel territorio di Castelfranco E., ciononostante ha garantito “di farsi portavoce di ogni istanza di salvaguardia del patrimonio di Villa Sorra”.
Nel corso del dibattito Baldo Flori (Modena a Colori) ha a sua volta rimarcato gli elementi di novità della delibera “per il modo in cui accanto alla conservazione si individua l’importanza della valorizzazione, affinché il complesso possa essere fruito dalla cittadinanza”. Per Achille Caropreso (Indipendente) “l’esistenza del Museo della Civiltà contadina all’interno della Villa dovrebbe avere un peso importante nella valorizzazione del complesso e nello sviluppo della sua vocazione”; il consigliere ha anche avanzato l’ipotesi di realizzarvi anche “un laboratorio per animali da cortile in via di estinzione”. Anche Sergio Celloni (Udc) si è detto è d’accordo sul valore del complesso di Villa Sorra e sulla convenzione a cui spetta il compito di salvaguardarla. Mentre Mario Tamburi (FI) ha auspicato una strategia che sia maggiormente in grado di incentivare le visite puntando sugli aspetti eno-gastronimici.
Nella fase finale del dibattito, a Garagnani che si è dichiarato non soddisfatto della risposta: “poiché il nuovo complesso residenziale rappresenta uno sfregio al paesaggio agricolo, uno sfregio frutto di una concessione offerta in cambio del passaggio dell’Alta velocità, con il risultato di un doppio scempio per il territorio: il passaggio dell’Alta velocità e la costruzione di un complesso residenziale”, l’assessore Lugli ha ribadito la propria “determinazione a far rispettare il sito, pur nella legittima autonomia dell’amministrazione comunale di pertinenza che in una situazione complessa ha preso decisioni approvate anche dalla Soprintendenza”. Infine, in sede di dichiarazioni di voto Mauro Tesauro ha sottolineato di condividere l’esigenza di valorizzare il complesso di Villa Sorra senza giustificare la mercificazione che se ne potrebbe fare”.

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