Lo ha annunciato l'assessore Sitta rispondendo all'interrogazione di Leoni (FI).
“Il Car Sharing non è una risposta di massa al problema del traffico, si rivolge alle esigenze di un certo numero di famiglie che utilizzano limitatamente l’auto e che possono trarre notevoli vantaggi dal servizio. Ammontano complessivamente a 546mila euro gli stanziamenti assegnati dal Governo a Modena per il progetto ICS (Iniziativa Car Sharing) gestito nella nostra città da Atcm; 17 le auto della flotta, a cui presto si aggiungerà una Toyota Prius ibrida; 200mila i chilometri percorsi nel 2007. Un numero non eclatante ma in aumento, che fa sì che Modena, pur partita un anno dopo, non sia fanalino di coda tra le città che hanno avviato il progetto. Mentre sono 10mila gli utenti del Progetto ICS a livello nazionale”. Sono i dati forniti dall’assessore alla Mobilità Daniele Sitta in risposta all’interrogazione consiliare presentata, nella seduta di ieri, dal capogruppo di Forza Italia. Andrea Leoni, anche portando all’attenzione dell’assemblea dati che attesterebbero a 4000 gli utenti del Car Sharing in Italia e a 250 quelli modenesi, parlava di “fallimento dell’iniziativa soprattutto in rapporto agli obiettivi di riduzione dell’inquinamento atmosferico e agli investimenti previsti”. Inoltre, il consigliere chiedeva “le cause di un così poco incoraggiante risultato e i motivi per rilanciare l’iniziativa con una nuova campagna di marketing”.
“Il car sharing non dà risultati straordinari in termini di grandi numeri, ma la sua sospensione non porterebbe alcun vantaggio - secondo il consigliere Michele Andreana (Ds-L’Ulivo), che ha chiesto di trasformare l’interrogazione in interpellanza - difatti tutte le città di dimensioni medie e medio-grandi, che comunque non possono dotarsi di una rete sotterranea, devono ricorrere a una serie di provvedimenti in cui rientrano sforzi di diverso tipo ma che costano ingenti risorse”. William Garagnani (Ds-L’Ulivo) porta la testimonianza di fruitore del servizio sottolineando “l’utilità ma anche alcune difficoltà: come il pagamento che si effettua attraverso carta di credito e soprattutto la macchinosità dell’iscrizione da farsi presso gli uffici dell’Atcm di via S. Anna”. A sua volta, Dante Mazzi (Forza Italia) invita ad “individuare soluzioni alternative a livello nazionale che coinvolgano anche le case automobilistiche”. In conclusione di dibattito Leoni insiste: “Il servizio è poco usato e continuerà ad esserlo, quindi è evidente che non funziona. Ma ci si intestardisce a fare qualcosa che non serve”. Per l’assessore Sitta, invece “l’iniziativa è nuova e innovativa, richiede tempo e anche un cambiamento culturale ma non è fallimentare, siamo anzi in una fase ascendente di utilizzo del servizio in tutte le città e anche nella nostra”.
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