La risposta dell'assessore Prampolini all'interrogazione di Rusticali (Sdi)
“In riferimento alla chiusura del bar della stazione di Modena, il Comune ha provveduto a effettuare verifiche, per comprendere le motivazioni della chiusura e soprattutto identificare le condizioni e i tempi per la riattivazione del servizio. Il locale è stato acquisito dalla società Centostazioni, che abbiamo cercato di contattare telefonicamente senza successo. Abbiamo così inviato una lettera ufficiale per avere risposta sui tempi di riapertura del bar, vista l’importanza di questo servizio”. Così l’assessore alle Politiche economiche Stefano Prampolini ha risposto in Consiglio comunale all’interrogazione presentata dai consiglieri Sergio Rusticali (Sdi) e Rosa Maria Fino (Società civile).
“La chiusura del bar della stazione comporta un disagio e una penalizzazione per i viaggiatori, che certo non si può pensare di risolvere con i distributori automatici installati ai binari”, ha detto Rusticali nel presentare l’interrogazione.
“I locali del bar”, ha precisato Prampolini, “non sono di proprietà dell’Amministrazione, ma delle Ferrovie dello stato, che hanno venduto alcuni immobili alla società Centostazioni. Centostazioni, che ha come obiettivo il recupero economico, urbano e sociale di 103 stazioni storiche, tra cui anche quella di Modena, è costituita dal Gruppo Ferrovie dello Stato e dalla cordata privata Archimede 1, ed è impegnata dall'aprile 2002 nella valorizzazione e gestione di questi immobili. Abbiamo contattato ripetutamente Centostazioni per verificare le motivazioni dell’attuale chiusura, che pare si debba alla risoluzione del contratto di affitto con il precedente gestore del bar. La risposta ricevuta è stata che il responsabile sviluppo di Centostazioni, attualmente a casa in malattia, richiamerà l’Amministrazione al suo rientro. Visto il perdurare dell’assenza”, ha concluso l’assessore, “è stata trasmessa oggi una lettera ufficiale di richiesta di spiegazioni sulle motivazioni della chiusura e sopratutto sui tempi di riattivazione”
Nel dibattito, Antonio Maienza, Udeur, ha osservato che “molti viaggiatori e pendolari avvertono il disagio di una ristorazione fugace ma, diciamo, anche gradevole e utile. Speriamo che l’assessore ci faccia sapere quando il bar sarà restituito alla città”. Secondo William Garagnani, Ds – L’Ulivo, il problema è davvero quello dei tempi. La società deve farsi carico della riapertura temporanea del servizio. Una stazione senza bar è un pessimo biglietto da visita e serve una riapertura almeno temporanea”. Rusticali ha ribadito che “l’interrogazione ha evidenziato una situazione importante, uno stato di precarietà. Le Ferrovie sono socie di Centostazioni e hanno ancora una responsabilità della situazione. Ringrazio comunque l’assessore delle informazioni utili che ha fornito. Speriamo che questo responsabile sviluppo guarisca presto perché questa precarietà è inammissibile. Gli utenti di trenitalia hanno già abbastanza disagi”. L’assessore Prampolini ha concluso ricordando che “il bar esistente non era all’altezza della nostra città. Centostazioni dovrà fare dei lavori di manutenzione che certamente richiederanno il loro tempo, terrò comunque pressata la società. Ho già inviato una lettera ufficiale e confermo l’impegno a tenere sotto controllo la situazione”.
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