I risultati delle interviste a 963 anziani che frequentano i corsi comunali
Fanno attività fisica, si sentono meglio con sé stessi e con gli altri e consigliano ad amici e parenti di fare la stessa esperienza, che aiuta a migliorare la qualità della vita. E’ quanto emerge dalla ricerca effettuata su 963 anziani che nel 2006 hanno partecipato ai corsi di attività motoria promossi dall’assessorato alle Politiche sociali, presentata oggi nel corso di un convegno che si è tenuto al Baluardo della Cittadella.
La ricerca, effettuata dall’Ufficio Ricerche del Gabinetto del Sindaco in collaborazione con l’Ufficio Attività Promozionali ai Servizi sociali del Comune di Modena, ha puntato a rilevare il livello di soddisfazione dei corsi di acqua relax, ginnastica dolce, nuoto e altre attività motorie che l’assessorato organizza dal 1981, così da migliorare ulteriormente l’offerta, diversificarla e adattarla alle nuove esigenze della popolazione anziana.
I dati segnalano che a partecipare ai corsi sono soprattutto le donne (88,8%), e che nella maggior parte dei casi chi frequente i corsi è coniugato, ha un’età compresa tra i 66 e i 75 anni, con il titolo di licenza elementare o di media inferiore nell’80,7% dei casi. Il 47% dice di aver deciso di partecipare ai corsi perché “volevo muovermi un po’ e sentirmi in forma”, ma anche (39,4%) per “problemi di salute”. Le palestre e le piscine diventano veri e propri luoghi di socializzazione, tanto che nel 91% dei casi le persone intervistate dicono di aver fatto nuove amicizie. Ma i vantaggi di tipo fisico e relazionale non si fermano qui e sono confermati da altri dati, a cominciare dalla sensazione di un miglioramento fisico generale percepito dall’83,4% degli intervistati, oltre che dalla sensazione di sentirsi più rilassati (71%), “dare più importanza alla cura di me stesso” (62,6%), avere “più voglia di fare le cose” (59,9%), minor sensazione di noia (59%) e propensione a parlare di più con la gente (53%).
Tra le indicazioni di miglioramento che emergono dalla ricerca, inoltre, c’è quella relativa alla qualità degli ambienti in cui si svolgono i corsi, pur all’interno di una valutazione nel complesso soddisfacente. Il grado complessivo di soddisfazione, infine, è di 90,9 su 100: “I dati confermano la validità di queste attività, perché contribuiscono a mantenere uno stato di benessere fisico, mentale e sociale – commenta l’assessore alle Politiche sociali, Francesca Maletti – Proprio per questo motivo l’obiettivo è quello di continuare a stimolare uno stile di vita attivo per fare in modo che all’aumento della vita media corrisponda un aumento della qualità della vita stessa”.
La ricerca, effettuata dall’Ufficio Ricerche del Gabinetto del Sindaco in collaborazione con l’Ufficio Attività Promozionali ai Servizi sociali del Comune di Modena, ha puntato a rilevare il livello di soddisfazione dei corsi di acqua relax, ginnastica dolce, nuoto e altre attività motorie che l’assessorato organizza dal 1981, così da migliorare ulteriormente l’offerta, diversificarla e adattarla alle nuove esigenze della popolazione anziana.
I dati segnalano che a partecipare ai corsi sono soprattutto le donne (88,8%), e che nella maggior parte dei casi chi frequente i corsi è coniugato, ha un’età compresa tra i 66 e i 75 anni, con il titolo di licenza elementare o di media inferiore nell’80,7% dei casi. Il 47% dice di aver deciso di partecipare ai corsi perché “volevo muovermi un po’ e sentirmi in forma”, ma anche (39,4%) per “problemi di salute”. Le palestre e le piscine diventano veri e propri luoghi di socializzazione, tanto che nel 91% dei casi le persone intervistate dicono di aver fatto nuove amicizie. Ma i vantaggi di tipo fisico e relazionale non si fermano qui e sono confermati da altri dati, a cominciare dalla sensazione di un miglioramento fisico generale percepito dall’83,4% degli intervistati, oltre che dalla sensazione di sentirsi più rilassati (71%), “dare più importanza alla cura di me stesso” (62,6%), avere “più voglia di fare le cose” (59,9%), minor sensazione di noia (59%) e propensione a parlare di più con la gente (53%).
Tra le indicazioni di miglioramento che emergono dalla ricerca, inoltre, c’è quella relativa alla qualità degli ambienti in cui si svolgono i corsi, pur all’interno di una valutazione nel complesso soddisfacente. Il grado complessivo di soddisfazione, infine, è di 90,9 su 100: “I dati confermano la validità di queste attività, perché contribuiscono a mantenere uno stato di benessere fisico, mentale e sociale – commenta l’assessore alle Politiche sociali, Francesca Maletti – Proprio per questo motivo l’obiettivo è quello di continuare a stimolare uno stile di vita attivo per fare in modo che all’aumento della vita media corrisponda un aumento della qualità della vita stessa”.
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