05/12/2007

AGENZIA CASA, IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

Nessun voto contrario per la delibera presentata dall'assessore Maletti


Nessun voto contrario in Consiglio comunale per le modifiche al protocollo d’intesa sull’Agenzia casa del Comune di Modena. A favore della delibera, presentata dall’assessore alle Politiche sociali, per la casa e per l’integrazione Francesca Maletti, hanno votato i gruppi di maggioranza, il gruppo indipendente, Modena a colori e Udc. Astenuti An e Forza Italia, assente la Lega nord.
Nel dibattito, Baldo Flori di Modena a colori ha osservato: “do un giudizio positivo ma con alcune domande. Credo che questi due anni di attività siano stati un osservatorio importante anche sul tipo di domanda. In Commissione è stato detto che 321 domande erano in giacenza: c’è possibilità di incontro tra questa domanda e l’offerta? Anche il dato su stranieri e italiani fa nascere interrogativi, sul tipo di domanda che qualitativamente si esprime e su come mai i modenesi sono così pochi. Sappiamo che si rivolgono ai Peep o a volte cambiano zona e si spostano nella cintura. Forse sono i tipi di appartamenti che non corrispondono alle aspettative?”
Enrico Artioli, Margherita – L’Ulivo, ha commentato: “è ottimo lo strumento della concessione amministrativa perché contratti di tipo diverso, ad esempio a Carpi, non hanno dato risultati brillanti. La concessione garantisce tanto l’inquilino quanto il proprietario, e la manovra porta un risparmio di circa 140 mila euro per le famiglie, se si guarda ai prezzi di mercato. È sicuramente un esempio virtuoso di iniziativa positiva. La morosità zero o quasi degli inquilini beneficiari è una prova di questo. L’unico consiglio è di proseguire ulteriormente nella promozione di questa sperimentazione, per raggiungere una maggiore disponibilità da parte dei proprietari, constatata l’esperienza positiva di chi ha aderito”.
Achille Caropreso, indipendente, ha posto l’accento sul costo della vita per le famiglie modenesi e ha annunciato subito il proprio voto favorevole: “il tema dell’affitto è decisivo, accanto a quello della spesa alimentare e dei beni primari. Bisogna evitare che sempre più famiglie finiscano nell’indigenza, intervenendo proprio sulla fascia grigia delle famiglie che lavorano, ma fanno fatica a far quadrare il bilancio. Chi vive in regola e nel rispetto delle leggi ha spesso difficoltà economiche ed è nostro dovere intervenire. L’agenzia casa è un valido aiuto e speriamo si possa estendere la fascia dei beneficiari”.
Sergio Rusticali dello Sdi ha evidenziato “la difficoltà a trovare case in affitto a canoni calmierati, mentre in città c’è un’alta percentuale di alloggi sfitti. Il Comune si è posto come garante tra proprietà e inquilini, ma vorrei capire come mai tra i beneficiari due terzi sono extracomunitari. E gli italiani dove trovano risposta? Inoltre mi piacerebbe sapere come fare a recuperare ulteriori proprietari che desiderino affittare la propria casa all’Agenzia”.
Antonio Maienza dell’Udeur ha aggiunto: “reperire gli alloggi sfitti e rimetterli sul mercato dell’affitto calmierato è opera davvero meritoria. Ma va sottolineata l’insufficienza delle case assegnate rispetto alle domande. Non tutti sanno della bontà di questo protocollo, che va portato meglio a conoscenza dei cittadini. Sono sicuro che tante famiglie di italiani potrebbero conoscerlo e beneficiarne”.
Giorgio Prampolini di Sinistra democratica ha ribadito la positività dell’intervento: “anche l’investimento in edilizia popolare programmato dall’attuale governo dà il senso dell’importanza dell’intervento del pubblico in questo settore. A Modena ci sono molti cittadini o lavoratori che sono nei due o tre decili più bassi di reddito secondo le rilevazioni del gruppo di ricerca Capp della nostra Università. E tra povertà e non povertà la discriminante è spesso data dalla casa, disponibile o meno in proprietà o in affitto calmierato”.
Ubaldo Fraulini dei Ds – L’Ulivo ha dichiarato: “le priorità stabilite vanno bene, ma serve uno scatto di orgoglio per fare crescere l’offerta. Se il numero di alloggi rimane basso le domande non cresceranno, perché la gente sa che non c’è speranza. Gli aspetti critici certamente riguardano le nuove coppie e gli anziani con pensioni basse. Per quanto riguarda l’impasse dei proprietari credo che lo strumento debba essere creare un rapporto di fiducia, con un’informazione e un confronto il più ampi possibile”.
Ivo Esposito di Forza Italia ha invece rimarcato “l’incapacità di risolvere il problema di gente che lavora e si trova le porte chiuse. C’è un’ampia fascia grigia di chi non è povero ma non vive bene, che ho sperimentato anche personalmente da meridionale immigrato. Solo 95 affitti su tante domande non sono una risposta adeguata. Giovani e anziani devono essere aiutati ad avere una vita serena. Le famiglie devono poter avere figli e crescerli decentemente. L’idea è buona, ma va calibrata meglio e resa più consona al territorio, più adatta alle giovani coppie con figli e agli anziani”.
Eugenia Rossi dei Ds – L’Ulivo ha commentato: “vorrei mettere in evidenza gli aspetti positivi, questa è una sperimentazione e come tale va salutata, proprio per questo il primo protocollo di intesa è stato modificato. È una dimostrazione di creatività e di coraggio di cambiare, anche se io stessa ho avuto dei dubbi soprattutto sui criteri di priorità. Vorremmo poter dare diritti universali e garanzie per tutti, ma sicuramente non siamo in questa condizione. Il Comune di Modena si pone proprio come garante sia per gli inquilini sia per i proprietari. Il grande merito di questa delibera è che incentiva legittimità, equità ed emersione nel mercato degli affitti”.
Michele Barcaiuolo di An ha annunciato l’astensione del proprio gruppo perché “quella che è un’emergenza assoluta in Italia, e anche a Modena, si affronta solo in parte. L’aumento in Finanziaria del fondo per gli affitti secondo me è una direzione molto sbagliata. Io credo che la soluzione sia soltanto farsi carico di garantire il diritto alla proprietà della casa. Nel breve termine non vogliamo ostacolare questi progetti, ma si deve arrivare a parlare a 360 gradi di diritto alla proprietà. Si devono agevolare davvero alcuni tipi di nuclei familiari. Questo intervento non fa che mettere una pezza, noi dobbiamo cercare di guardare più lontano”.
Davide Torrini dell’Udc ha osservato che “95 contratti in due anni sono pochi rispetto a 6000 alloggi sfitti e rispetto ai tanti contratti irregolari che esistono nella nostra città, ma sono pur sempre 95 situazioni che hanno trovato una risposta. Perciò dovremmo partire da questo dato positivo. Inoltre, rispetto ad altre soluzioni, questo intervento ha pesato pochissimo sui soldi della collettività. Io credo che le politiche dei prossimi decenni debbano essere sempre ispirate a tentativi come questo e avere un costo basso per la collettività. Perché la domanda di servizi crescerà, ma non saremo in grado di sostenerla per sempre. Serve però più coraggio: insistiamo sulle opportunità e coinvolgiamo la città. Daremo un voto positivo auspicando che le nostre osservazioni siano colte positivamente”.
Giuseppe Campana dei Ds – L’Ulivo ha aggiunto: “questo meccanismo ha la caratteristica di essere elastico e ben congegnato, suscettibile di aggiustamenti e di variazioni in modo agile, tenendo monitorata la situazione. Trovo sia molto saggio estendere questa opportunità a chi non ha un lavoro dipendente tradizionale, significa avere consapevolezza che oramai le vie del lavoro sono infinite. Per dare il polso di come sono cambiate la cose, ricordo che quando mi sono sposato guadagnavo cento mila lire, la mia compagna altrettanto, e di affitto pagavamo 35 mila lire”.
Il presidente Ennio Cottafavi è infine intervenuto affermando: “dobbiamo impegnarci perché tutti possano avere una casa a prezzo contenuto. La creazione dell’Agenzia mette insieme tanti soggetti per dare questa risposta. Propongo che si prenda in considerazione la possibilità di destinare una parte anche piccola del patrimonio dei piani Peep dei prossimi anni alla gestione da parte dell’Agenzia casa. So che potrebbe essere complicato, ma propongo anche che coloro che affittano gli appartamenti a prezzi convenzionati nei Peep possano beneficiare della riduzione Ici. Sarebbe un elemento sollecitatorio che incrementerebbe sensibilmente la disponibilità di patrimonio immobiliare per l’affitto, nella scia della tradizione sociale di questa Amministrazione”.
Francesca Maletti ha poi replicato agli interventi dei consiglieri: “nel 2005, quando passammo in rassegna le altre Agenzie per la casa dislocate nel territorio con esiti abbastanza deludenti, decidemmo di costruire un’agenzia diversa. Il Comune non è solo garante di un patto tra due privati ma prende direttamente in locazione. Le previsioni fatte nel 2005 furono di affittare 20 alloggi all’anno. Oggi invece ne abbiamo 95 e domani firmeremo per altri 17 appartamenti che entreranno a disposizione dell’Agenzia dal primo di gennaio. Per limitare il gap tra domanda e offerta serve una campagna molto mirata. Inoltre, all’inizio decidemmo volutamente di non prendere gli alloggi del patrimonio di grossi enti come la Curia, che già applicano affitti calmierati, perché non dobbiamo mettere un bollino di qualità, ma intervenire realmente sul mercato. Stiamo inoltre ragionando con l’assessore Sitta per verificare se nei nuovi bandi Peep alcuni degli alloggi destinati alla locazione possono passare dall’Agenzia casa. Per quanto riguarda le domande da parte di stranieri, ricordo che l’80% dei modenesi, specie anziani, ha la casa di proprietà. Modena è la seconda città italiana per compravendita di alloggi da parte di stranieri, ma sono sempre pochi. Gli italiani hanno più possibilità di avere il mutuo, hanno una famiglia alle spalle che garantisce. Esistono stranieri che guadagnano bene ma non sono riusciti a trovare case in affitto, ad esempio dopo la nascita di uno o due figli. A chi ha rimproverato poca attenzione per le famiglie vorrei ricordar che nel bilancio dei servizi sociali circa 20 milioni di euro vanno a sostegno delle famiglie con figli. Non chiediamo il certificato di matrimonio, guardiamo lo stato di famiglia o le intenzioni di costituire una nuova famiglia da parte di due giovani che ancora vivono con i genitori. Infine, condivido la necessità di una maggiore informazione, con una campagna pubblicitaria ad hoc”.
Alvaro Colombo ha poi annunciato il voto favorevole di Rifondazione Comunista ma anche di Verdi e Sinistra Democratica: “la premessa molto condivisibile per noi è la criticità sui temi della casa e dell’affitto, anche per le fasce intermedie della popolazione. Tutti sanno la discrepanza tra offerta e domanda nell’edilizia popolare, conseguenza di ritardi soprattutto nazionali che l’ultima finanziaria sta cercando di correggere. Certo forse servirebbero norme più incisive per ridurre il numero di appartamenti sfitti in città”. Ivo Esposito ha annunciato l’astensione di Forza Italia: “l’idea è buona ma il risultato è raggiunto solo in parte. Non è un intervento di welfare ma un tentativo di entrare nel mercato. Ci sembra doveroso aumentare il numero di appartamenti, pubblicizzare meglio l’iniziativa, salvaguardare l’etica della famiglia e dei figli”. La delibera è stata approvata con 28 voti favorevoli, 3 astensioni e nessun voto contrario.







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