L'assessore alla Cultura Mario Lugli: "Acquisiremo 2600 metri quadrati dall'ex Ospedale Estense per raccontare l'evoluzione della città dalle origini al '900
“I Musei civici di Modena raddoppieranno gli spazi e acquisiranno dall’ex Ospedale Estense 2 mila 600 metri quadrati in più. L’ampliamento delle collezioni comunali non è quindi in discussione”.
Lo precisa l’assessore alla Cultura Mario Lugli in seguito ad interventi apparsi oggi sulla stampa.
I Musei civici, composti dal Museo archeologico-etnologico e dal Museo d’arte, si sviluppano attualmente su 1363 metri quadrati, uno spazio al quale vanno aggiunti il Lapidario romano, la Gipsoteca Graziosi e il Museo del Risorgimento, attualmente in riordino, che si trovano al piano terra del Palazzo di largo sant’Agostino.
“Nel quadro della ridefinizione dell’intero complesso sant’Agostino-Estense, pensiamo ad un museo della città per la città – prosegue Lugli - secondo un progetto di Ilaria Pulini e Francesca Piccinini, che rilancia e approfondisce l’idea originaria di Andrea Cardarelli ed Enrica Pagella. In altri termini, gli attuali Musei civici continueranno a raccontare la città così come la si raccontava nell’800, mentre gli spazi nuovi saranno dedicati all’evoluzione di Modena dalle origini al ‘900 utilizzando oggetti, video e strumenti multimediali capaci di stabilire un dialogo e una comunicazione moderni con i visitatori”.
Lo precisa l’assessore alla Cultura Mario Lugli in seguito ad interventi apparsi oggi sulla stampa.
I Musei civici, composti dal Museo archeologico-etnologico e dal Museo d’arte, si sviluppano attualmente su 1363 metri quadrati, uno spazio al quale vanno aggiunti il Lapidario romano, la Gipsoteca Graziosi e il Museo del Risorgimento, attualmente in riordino, che si trovano al piano terra del Palazzo di largo sant’Agostino.
“Nel quadro della ridefinizione dell’intero complesso sant’Agostino-Estense, pensiamo ad un museo della città per la città – prosegue Lugli - secondo un progetto di Ilaria Pulini e Francesca Piccinini, che rilancia e approfondisce l’idea originaria di Andrea Cardarelli ed Enrica Pagella. In altri termini, gli attuali Musei civici continueranno a raccontare la città così come la si raccontava nell’800, mentre gli spazi nuovi saranno dedicati all’evoluzione di Modena dalle origini al ‘900 utilizzando oggetti, video e strumenti multimediali capaci di stabilire un dialogo e una comunicazione moderni con i visitatori”.
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