16/10/2007

UNIVERSITA', OK A BIBLIOTECHE ALLOGGI E SERVIZI SANITARI

Una fotografia dell'Ateneo, che sarà discussa il 19 ottobre agli Stati generali della cultura, suggerisce di migliorare postazioni informatiche, aule, borse e ristorazione
Biblioteche, alloggi e servizi sanitari sono i punti di forza, mentre sarebbero da migliorare la dotazione di postazioni informatiche, le aule, le borse di studio, la ristorazione e i servizi ricreativi.
E’ la fotografia dell’Università di Modena e Reggio Emilia – 12 facoltà, oltre 18 mila iscritti di cui quasi 4 mila da fuori regione e 869 dall’estero - secondo un’indagine del Consorzio interuniversitario AlmaLaurea che sarà presa in esame, assieme ad altri sondaggi e valutazioni, da un tavolo di discussione degli Stati generali della cultura in programma il 19 ottobre alle 14.30 nella Sala dei pittori del Teatro Comunale. Parteciperanno il vice sindaco e assessore alla Cultura Mario Lugli, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Andrea Landi, il rettore Giancarlo Pellacani, otto presidi di Facoltà e 19 docenti. Una domanda, in particolare, sarà al centro della riflessione: come e quanto l’Università, la ricerca e l’alta formazione concorrono alla capacità attrattiva di Modena e alla sua crescita sociale ed economica?
“Le indagini dimostrano che gli studenti non scelgono solo un’università, ma anche una città e prestano attenzione all’offerta didattica e alla vicinanza dell’ateneo rispetto alla propria abitazione”, spiega l’assessore alla Cultura Mario Lugli. “Anche per questo ogni vivace città universitaria coltiva particolari vocazioni”. Bologna, per esempio, è un punto di riferimento per la vitalità della città e la qualità della vita; Padova offre un’alta qualità dei servizi, in particolare del tutoraggio, e un Centro universitario sportivo attrezzatissimo; Siena punta su un rapporto molto stretto tra professori e iscritti, un servizio biblioteche aperto sino a tarda notte e l’informatica; Pavia offre ricerca di buon livello, uno stretto contatto tra Università, enti e aziende sia pubbliche che private, buoni servizi di accoglienza per i fuori sede; Urbino cerca di tenersi sempre al passo con i tempi, lanciando ad esempio l’Urbino Wireless Campus, rete wi-fi aperta a studenti cittadini e turisti che permette di accedere a vari servizi come VoIP, chat e messaging; Trento vince per servizi, strutture di ricerca, didattica e apertura internazionale”.
E Modena? L’Università si piazza mediamente su buone e a volte ottime posizioni rispetto ad altri atenei e dal 2002 registra una crescita costante del numero di studenti, oggi 18 mila, e offre lauree di primo e secondo livello ben ancorate al mercato del lavoro, come testimonia il basso tasso di disoccupati a un anno dal conseguimento del diploma. Inoltre, secondo un’indagine del quotidiano economico “Il Sole 24 ore”, un punto di forza dell’Università di Modena e Reggio Emilia riguarda i risultati conseguiti sul piano della ricerca, sul quale l’Ateneo è particolarmente impegnato.

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