Il Sindaco Pighi presenterà una denuncia formale a nome della città: "di fronte al dolore della famiglia ed alla gravità del gesto, credo si debba procedere con severità.
La presentazione di una denuncia contro ignoti per “apologia di delitto e danneggiamento aggravato”, è quanto si appresta a fare il Sindaco di Modena, Giorgio Pighi, in relazione alla scritta comparsa nei giorni scorsi sui muri della chiesa di S. Giovanni, in piazza Matteotti: si trattava di parole dure, gravemente offensive della memoria di Lorenzo D’Auria.
La scritta è stata subito cancellata dai volontari di “Vivere Sicuri” e non ne è stato fatto cenno fino ad oggi per non interferire con la celebrazione delle esequie solenni del giovane militare ucciso in missione.
“Di fronte al dolore dei genitori e dei famigliari, con l’immagine scolpita della giovane vedova con in braccio il bambino di pochi mesi e col pensiero degli altri due figli ancora in tenera età rimasti senza padre -dichiara il Sindaco Pighi- credo non si possa tollerare un gesto di tale vigliaccheria. Per questo intendo sporgere denuncia per apologia di delitto e per danneggiamento aggravato. Sono reati perseguibili d’ufficio, ma ritengo che la Città, attraverso chi l’amministra, abbia anche il dovere di testimoniare, non solo a parole, la partecipazione al dolore della famiglia D’Auria e l’indignazione per un’offesa che colpisce duramente le coscienze dei modenesi. Credo che si debba fare il possibile per individuare i responsabili e quindi procedere con decisione e severità.”
La scritta è stata subito cancellata dai volontari di “Vivere Sicuri” e non ne è stato fatto cenno fino ad oggi per non interferire con la celebrazione delle esequie solenni del giovane militare ucciso in missione.
“Di fronte al dolore dei genitori e dei famigliari, con l’immagine scolpita della giovane vedova con in braccio il bambino di pochi mesi e col pensiero degli altri due figli ancora in tenera età rimasti senza padre -dichiara il Sindaco Pighi- credo non si possa tollerare un gesto di tale vigliaccheria. Per questo intendo sporgere denuncia per apologia di delitto e per danneggiamento aggravato. Sono reati perseguibili d’ufficio, ma ritengo che la Città, attraverso chi l’amministra, abbia anche il dovere di testimoniare, non solo a parole, la partecipazione al dolore della famiglia D’Auria e l’indignazione per un’offesa che colpisce duramente le coscienze dei modenesi. Credo che si debba fare il possibile per individuare i responsabili e quindi procedere con decisione e severità.”
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