Il consesso civico approva un ordine del giorno urgentissimo.
Il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di lunedì 1 ottobre, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno urgentissimo di condanna del regime birmano. L’OdG, firmato da tutti i capogruppo consiliari, esprime “ferma condanna al brutale regime di Myanmar e il rispetto della volontà democratica del paese espressa nelle libere elezioni del 1990”, oltre che “fortissima preoccupazione per la caccia a reporter e giornalisti stranieri”. Dispone quindi di inviare un messaggio di solidarietà del Consiglio alla Democratic Voice of Burma, unica voce non ancora oscurata della Birmania, e tramite essa ai rappresentanti della NDL e delle minoranze etniche, e chiede di avviare una campagna di sensibilizzazione in città.
Nel documento, presentato al consesso civico dalla consigliera Eugenia Rossi (Ds), si chiede di sollecitare le agenzie di viaggi - considerato che il turismo internazionale fornisce moneta a sostegno del regime, che l’NDL e il suo leader Aung Sau Suu Kyi hanno chiesto alla Comunità di sollecitare le agenzie di viaggio a boicottare i viaggi in Birmania - a informare i propri clienti sulla situazione politica della Birmania. Infine, l’odg esprime decisa opposizione alla posizione assunta da Cina e Russia nel Consiglio ONU e intende sostenere “l’attivazione dell’Italia presso l’Onu a sostegno del popolo birmano con ogni mezzo a disposizione”.
Unanimi le posizioni dei consiglieri intervenuti al dibattito. In particolare, Ivo Esposito (FI) condanna le relazioni commerciali con il regime militare birmano e auspica un ruolo più determinante dell’Unione Europea nel condannare i paesi antidemocratici. Mauro Tesauro (Verdi) ricorda le repressioni, le persecuzioni, la pulizia etnica nei confronti delle minoranze praticata sistematicamente in Birmania negli ultimi 50 anni e parla di una comunità internazionale “ostinatamente indifferente” a tutto ciò. Mauro Manfredini (Lega Nord) esprime pieno sostegno a un odg che porta in Consiglio un grave evento di attualità. Per Baldo Flori (Modena a Colori) “finalmente su un tema di questa portata abbiamo trovato l’unanimità ampia dell’intero consiglio comunale”. Sergio Celloni (Udc) si chiede “come hanno fatto le democrazie dei paesi occidentali a non vedere quanto sta accadendo da anni” e ritiene che alla base ci siano gli interessi legati al gas. Per Alberto Caldana “in un mondo diviso non più dalla guerra fredda ma da blocchi di interesse, la Birmania si trova in mezzo agli interessi che ruotano intorno alle risorse energetiche, ma la protesta pacifista dei monaci è un insegnamento estremamente importante”.
Azioni sul documento