Leoni e Mazzi chiedevano una deroga per i pendolari.
Il Consiglio comunale ha respinto la mozione presentata dai consiglieri di FI Dante Mazzi e Andrea Leoni relativa al provvedimento di divieto di circolazione delle auto. “La mozione – ha spiegato Mazzi – è stata presentata il 12 gennaio scorso, ma ritorna di forte attualità visti gli attuali divieti e intende favorire, attraverso una deroga, i pendolari, fasce cioè più deboli che non possono cambiare l’auto e che già si devono servire del treno per gli spostamenti quotidiani”. La mozione ha ottenuto il voto favorevole delle minoranze, astenuto il gruppo Indipendente, contraria la maggioranza ad eccezione di Ubaldo Fraulini che si è astenuto.
Sergio Celloni (Udc) si è detto d’accordo con la mozione e ha sollecitato l’amministrazione “a superare il blocco del traffico per mettere in cantiere quei progetti che soli serviranno a risolvere il problema dell’inquinamento dovuto allo smog delle auto”. Per Achille Caropreso (Indipendente) “la manovra antismog non basterà a risolvere il problema ma è un modo per ridurre il danno che non si può ignorare; molte alte grandi città si stanno attrezzando in modo ben diverso, applicando addirittura un pedaggio alle auto che entrano in città”. Mauro Tesauro (Verdi) ha ricordato che “le deroghe per i lavoratori in turno in orari in cui non funzionano i mezzi pubblici già ci sono, inoltre l’intervento, per quanto sia solo un palliativo, intende andare a modificare un sistema di vita; senza contare che esiste un’emergenza che va affrontata”. Anche l’assessore all’Ambiente Giovanni Franco Orlando fa notare che la manovra antismog già si muove tra innumerevoli deroghe ma “se ci soffermiamo a ragionare solo sulle singole deroghe rischiamo di non capire interamente il problema. Le limitazioni al traffico si inseriscono in un contesto più ampio determinato dalle azioni messe in atto negli ultimi anni in accordo con Regione e Comuni, dalle agevolazioni per i veicoli non inquinanti, dagli interventi strutturali, dallo sforzo per incentivare il trasporto pubblico e la mobilità ecocompatibile. D’altra parte, l’alternativa per cui ci stiamo battendo che vogliamo dare attraverso i filtri antiparticolato per gli Euro 2 diesel va nella direzione di limitare il disagio inutile, rispettando il valore della manovra antismog”.
Secondo Michele Barcaiuolo (An) è invece “giunto il momento di affrontare il problema in modo più serio e meno ideologico che non attraverso le limitazioni al traffico”.E Baldo Flori (Modena a Colori) esprime la sensazione “che i cittadini vedano le limitazioni come un balzello che sono costretti a subire senza vederne positivi risultati”.
“Sul nostro territorio il 90 per cento degli impianti di riscaldamento sono a metano quindi la maggior parte dell’inquinamento è determinato dallo smog veicolare – afferma l’assessore alla Mobilità Daniele Sitta - e in particolare da quello dei diesel. Nel 2006 sono aumentati di 2000 unità i mezzi circolanti e molto sono aumentati i diesel, i mezzi più inquinanti – euro 0 e euro 1 – sono invece diminuiti del 40 per cento. Su questi elementi abbiamo focalizzato il problema, anche se abbiamo cercato di mitigare i problemi che andavamo a causare a chi veniva più colpito dai provvedimenti”. Per Ubaldo Fraulini (Ds) “il tema principale rimane quello di individuare l’insieme delle misure efficaci per ridurre l’inquinamento in un’ottica di lungo periodo” e secondo William Garagnani (Ds) “l’operazione antismog deve arrivare a coinvolgere più realtà possibili”. Isabella N’Sala Massamba (Sinistra Democratica) ritiene che “le limitazioni al traffico non sarebbero sentite come oppressive dalla cittadinanza se perdessero il carattere occasionale in modo da contribuire a sviluppare una cultura diversa, in questa direzione dovrebbero andare tutti i provvedimenti presi dall’Amministrazione”.
Andrea Leoni (Forza Italia) puntualizza invece che: “l’odg invitava ad inserire una deroga che, attraverso l’esibizione di una tessera ferroviaria, permettesse ai pendolari di raggiungere l’abitazione o il luogo di lavoro con la propria auto; questo per andare incontro alle esigenze di coloro che solitamente sono anche le persone maggiormente in difficoltà e che quindi vanno più aiutate. Ma da parte di questa Amministrazione non c’è la minima volontà di aiutare la gente in difficoltà”. Per Antonio Maienza (Udeur) “al di là delle divisioni politiche, si dovrebbe fare uno sforzo per favorire la gente che lavora”.
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