Palestra, albergo o parcheggio, ma la destinazione più gettonata è quella culturale.
“L’area dove sorge il cinema Principe ha, da Prg, una destinazione polifunzionale che quindi potrebbe prevedere abitazioni, uffici e servizi; inoltre l’attuale proprietario della storica sala cinematografica è un privato che quindi vorrà legittimamente ricavarne un profitto. Resta il fatto che si tratta di un contenitore di pregio, pertanto, come amministrazione, dimostreremo un’attenzione particolare affinché torni a riaprire i battenti contribuendo a rivitalizzare la zona”. E’ quanto ha detto l’assessore all’Urbanistica Daniele Sitta sul futuro dell’ex cinema Principe, argomento portato all’attenzione del Consiglio comunale dal consigliere William Garagnani (Ds). Garagnani, preoccupato per la chiusura delle grandi sale cinematografiche del ‘900 e ritenendo che esse siano, al pari dei teatri ottocenteschi, un patrimonio cittadino da salvaguardare, ritiene che “l’ex Cinema Principe potrebbe svolgere un importante funzione culturale come grande sala polifunzionale aperta a diversi usi: cinema, teatro, centro congressi, centro multiculturale di alto livello, Ufficio di Informazioni Turistiche, ecc.” L’assessore Sitta ha anche precisato che “sul Principe il Comune ha gia posto un vincolo e sicuramente la medesima cosa farà la Soprintendenza, quindi l’intervento riqualificativo sarà necessariamente complesso”; ha inoltre appoggiato l’ipotesi che la struttura possa continuare ad essere utilizzata per attività culturali.
L’interrogazione è stata trasformata in interpellanza. Enrico Artioli (Margherita) avanza l’ipotesi di “destinare l’immobile a palestra nel caso ci fossero difficoltà ad un utilizzo teatrale”, in ogni caso sottolinea l’auspicio che “la fruizione a questo, come ad altri contenitori da riqualificare nella stessa zona, possa avvenire nell’arco delle 24 ore”. Anche per Sergio Rusticali (Sdi) “la riqualificazione dell’ex cinema può aiutare a risanare una zona in forte degrado, ma la destinazione dovrebbe essere di tipo culturale”. Dello stesso parere è Ercole Toni (Ds) che ricorda la storica programmazione per bambini del cinema. “Lo spettacolo è sicuramente una delle vocazioni a cui meglio si presta la sala” anche per l’assessore alla Cultura Mario Lugli “soprattutto se abbinata all’attività teatrale, ma non si possono escludere anche altre destinazioni, basti ricordare che la chiusura degli alberghi Roma e Centrale ha creato problemi di ricettività per la nostra città”. Sulla stessa scia la consigliera Rosa Maria Fino (Società civile) auspica “l’unificazione della gestione del teatro Michelangelo e del cinema Principe, una situazione che favorirebbe la rivitalizzazione della zona, contribuendo a rispondere alla richiesta di sicurezza dei residenti”. Rassicurato di vedere accantonata l’idea di farci un centro multiculturale Mauro Manfredini (Lega Nord) saluta positivamente “ogni altra destinazione ipotizzata, anche quella di farci un parcheggio”. In sede di replica Garagnani ha precisato “di non aver mai pensato a un centro ad uso esclusivo degli stranieri quanto piuttosto a un centro polifunzionale dove potessero convivere attività culturali diverse e diverse culture” e si è augurato che possa nascere “un comitato per la difesa del cinema Principe e Olimpia”.
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