Il primo cittadino risponde all'interrogazione di Modena a Colori.
“Dopo un primo momento difficile segnato da molte fughe, l’attività del CPT di Modena si è gradualmente normalizzata; anche se si tratta evidentemente di una realtà complessa, con luci e ombre. Ritengo che occorra affrettarsi a dare seguito alla sentenza della Corte costituzionale laddove ha sentenziato che la clandestinità non è condizione sufficiente per prevedere l’internamento nel CPT: quindi solo le persone che rappresentano un pericolo per la nostra comunità devono essere trattenute”. E’ quanto ha detto il sindaco Giorgio Pighi rispondendo, durante il consiglio comunale di lunedì scorso, a un’interrogazione del gruppo Modena a Colori in merito alla gestione del CPT. L’interrogazione è stata poi trasformata in interpellanza su richiesta del consigliere Achille Caropreso (Gruppo Indipendente). Il consigliere Baldo Flori nell’illustrare l’interrogazione, ha ricordato che era stata presentata tre mesi addietro, in seguito alle minacce contro la direttrice del CPT di Bologna e come “la Misericordia si fosse lamentata di sentirsi isolata di fronte alle critiche sulla gestione. Successivamente il clima è cambiato, ma è comunque vero – ha continuato Flori – che la discussione sull’esistenza del CPT e sulle sue ragioni d’essere ha ancora un valore”.
“Quell’episodio fu assolutamente da condannare – ha dichiarato Pighi - e mi auguro che la Magistratura stia procedendo nelle indagini; sul fatto mi sono immediatamente sentito con il sindaco Cofferati perché la questione interessava entrambi”. Poi il sindaco ha ricordato gli eventi successivi: il bando di gara a cui la Misericordia ha comunque partecipato, la decisione della Prefettura di sospendere il primo bando per una carenza nella documentazione presentata e infine l’aggiudicazione finale da parte dell’altra ditta partecipante (Albatros). “Ho avuto ripetuti contatti con il presidente della Misericordia Daniele Giovanardi – conclude - e la rassicurazione che l’accordo raggiunto con la Prefettura prevede quasi una consegna chiavi in mano del CPT ad Albatros da parte della Misericordia”.
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