I chiarimenti in risposta ad una interrogazione presentata da Mauro Manfredini.
La delegazione comunale inviata in Madagascar in occasione dell’inaugurazione dell’Ospedale Alfeo Corassori di Fianarantsoa era composta dal sindaco, dall’assessore Antonino Marino e da un addetto dell’ufficio stampa. La missione è durata sette giorni, compreso il lungo viaggio e, oltre all’inaugurazione ufficiale, che si è protratta per l’intera giornata del 5 novembre, ha previsto incontri con autorità civili e religiose del posto. Per il Comune la missione ha comportato una spesa complessiva di circa 5000 euro. Lo ha spiegato il sindaco Giorgio Pighi rispondendo all’interrogazione illustrata dal capogruppo della Lega Nord, Mauro Manfredini, nella seduta consiliare di lunedì 8 gennaio. Manfredini chiedeva di sapere i criteri con cui era stata formata la delegazione comunale, i costi della missione e “perché non si fosse riusciti ad inviare una delegazione consiliare comunale al convegno internazionale a sostegno del popolo Saharawi, costringendo una consigliera a recarvisi a titolo personale e a spese proprie”.
“La mia presenza in Madagascar – ha precisato il sindaco - era richiesta dalla natura dell’evento: all’inaugurazione hanno diversi ministro del Governo malgascio oltre a numerose altre autorità locali e missionari italiani attivi nella regione; l’ospedale pediatrico è interamente realizzato da modenesi, i reparti sono stati arredati con le strumentazioni e gli arredi dismessi dell’ex ospedale S. Agostino Estense e l’intero progetto, a cui ha partecipato anche il Comune, rappresenta la città di Modena in Madagascar. Inoltre, l’ospedale è intitolato al primo sindaco di Modena eletto dopo la liberazione”. Mentre per quanto riguarda il mancato invio di una delegazione consiliare al convegno per il Saharawi, il sindaco ha ricordato che in quell’occasione fu il Consiglio comunale a decidere. Manfredini si è detto soddisfatto per i chiarimenti avuti sulla missione in Madagscar, ma insoddisfatto per la risposta del sindaco che non ha spiegato i motivi per cui non si sono trovati anche i fondi per permettere ad una delegazione del Consiglio comunale di partecipare al convegno a sostegno del popolo Saharawi.
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