Approvato in Consiglio comunale il piano particolareggiato
369 alloggi per una superficie utile di oltre 31mila metri quadrati, 520 metri quadrati destinati a funzioni produttive e 12mila metri quadrati di forestazione urbana. Sono queste le principali caratteristiche del Peep Salvo D’Acquisto Est, il cui piano particolareggiato è stato approvato nei giorni scorsi dal Consiglio comunale con il voto favorevole della maggioranza e del gruppo Indipendente e con l’astensione dell’opposizione.
Il Peep, che è situato a sud della città ed è delimitato a nord da viale Salvo D’Acquisto, a est da via Falcone, a sud da un territorio agricolo e ad ovest dal comparto di recente costruzione “Salvo D’Acquisto sud”, potrà contare – oltre che su 12mila metri quadrati di aree di urbanizzazione primaria quali strade e parcheggi, verde di viabilità, incroci con rallentatori e il capolinea del filobus – anche su 44mila metri quadrati di urbanizzazioni secondarie tra cui percorsi pedonali, piste ciclabili a servizio del comparto, aree pedonali pavimentate, aree gioco, una piccola zona collinare e parcheggi.
Dopo l’illustrazione del progetto da parte dell’assessore alle Politiche Abitative Daniele Sitta, il dibattito si è aperto con l’intervento di Dante Mazzi (Forza Italia) che ha ricordato che con l’intervento “in quella zona ci sarà un aumento di 1500 abitanti” che andranno ad insediarsi in un’area in cui “la viabilità è congestionata e su cui è prevista la realizzazione della nuova sede della Guardia di Finanza e di altre scuole”, chiedendo quindi di tenere conto dei problemi che potrebbero derivarne. Mazzi, inoltre, ha sollevato il tema del pericolo rappresentato dal bacino di laminazione presente nel Peep, soprattutto in relazione al recente episodio di Torino in cui due giovani calciatori della Juventus sono annegati non riuscendo a risalire dal laghetto artificiale in cui si erano tuffati per recuperare un pallone, auspicando quindi che siano garantite tutte le misure di sicurezza del caso. Analoga richiesta è arrivata anche da parte di Olga Vecchi (Forza Italia) e da Achille Caropreso (Indipendente), mentre Ubaldo Fraulini (Ds) ha sottolineato alcune criticità sulla viabilità esterna di rapido scorrimento oltre che sull’accesso al polo scolastico da parte dei mezzi pubblici e privati che “dovranno passare per le strade private”. Fraulini ha espresso perplessità sul nuovo collegamento di Stradello San Giuliano con la via Giardini, invitando anche ad una razionalizzazione della viabilità interna e di rapido scorrimento. Sulla stessa linea si è posto Adolfo Morandi (Forza Italia), rilevando “problemi di assetto viario” e preannunciando un’interrogazione relativa al collegamento tra stradello San Giuliano e la via Giardini “a ridosso di via dello Zodiaco, che provocherà un afflusso notevolissimo in una zona già adesso problematica”.
Enrico Artioli (Margherita) ha rilevato che “balza all’occhio l’entità dell’intervento, che di fatto darà vita ad una piccola frazione. E’ una risposta al problema della casa – ha sottolineato – con una ciclopedonalità adeguata, una scuola media e trasporto pubblico con una fermata. Rimane però il problema della viabilità intorno alla scuola e anche il cantiere forse darà problemi, oltre al fatto che ci sarà la concomitanza con altri interventi quali la realizzazione della nuova sede della Guardia di Finanza. Va perciò studiata una mobilità di cantiere che non impatti la viabilità già congestionata e devono essere migliorate anche le strutture di servizio, di socializzazione e commerciali”.
In fase di replica Sitta ha ricordato la lunga serie di interventi che hanno trasformato quella zona della città negli ultimi anni, sottolineando che con la progressiva urbanizzazione e l’aumento degli abitanti è cambiata anche la viabilità, in particolare via Panni che si è caratterizzata come by-pass per raggiungere la tangenziale “che impatta anche con il traffico passivo di semplice attraversamento. Bisogna quindi sgravare via Panni – ha ribadito – che è un punto critico del territorio, soprattutto in uscita verso via Giardini con punte di 1000 veicoli l’ora la mattina, poco meno di quelli che passano in viale Amendola, che però ha due carreggiate ed è quindi larga il doppio”.
L’assessore ha perciò ribadito che deve essere creata una variante a via Panni, che deve essere parallela, non ad eccessiva distanza e che garantirà la diminuzione di circa il 30% del traffico. Infine, rispetto ai rischi legati alla presenza della vasca di laminazione, Sitta ha assicurato che la struttura è diversa rispetto a quella di Torino: “In quel caso, infatti, si tratta di una vasca di irrigazione sempre piena e rivestita di plastica che rende difficile risalire in caso di caduta – ha spiegato - mentre la vasca di laminazione di Modena è sempre vuota e si riempie solo in caso di piogge eccezionali e per poche ore, il tempo per smaltire piogge. Ciò – ha concluso - non toglie evidentemente il tema della sicurezza, al quale presteremo massima attenzione”.
Il Peep, che è situato a sud della città ed è delimitato a nord da viale Salvo D’Acquisto, a est da via Falcone, a sud da un territorio agricolo e ad ovest dal comparto di recente costruzione “Salvo D’Acquisto sud”, potrà contare – oltre che su 12mila metri quadrati di aree di urbanizzazione primaria quali strade e parcheggi, verde di viabilità, incroci con rallentatori e il capolinea del filobus – anche su 44mila metri quadrati di urbanizzazioni secondarie tra cui percorsi pedonali, piste ciclabili a servizio del comparto, aree pedonali pavimentate, aree gioco, una piccola zona collinare e parcheggi.
Dopo l’illustrazione del progetto da parte dell’assessore alle Politiche Abitative Daniele Sitta, il dibattito si è aperto con l’intervento di Dante Mazzi (Forza Italia) che ha ricordato che con l’intervento “in quella zona ci sarà un aumento di 1500 abitanti” che andranno ad insediarsi in un’area in cui “la viabilità è congestionata e su cui è prevista la realizzazione della nuova sede della Guardia di Finanza e di altre scuole”, chiedendo quindi di tenere conto dei problemi che potrebbero derivarne. Mazzi, inoltre, ha sollevato il tema del pericolo rappresentato dal bacino di laminazione presente nel Peep, soprattutto in relazione al recente episodio di Torino in cui due giovani calciatori della Juventus sono annegati non riuscendo a risalire dal laghetto artificiale in cui si erano tuffati per recuperare un pallone, auspicando quindi che siano garantite tutte le misure di sicurezza del caso. Analoga richiesta è arrivata anche da parte di Olga Vecchi (Forza Italia) e da Achille Caropreso (Indipendente), mentre Ubaldo Fraulini (Ds) ha sottolineato alcune criticità sulla viabilità esterna di rapido scorrimento oltre che sull’accesso al polo scolastico da parte dei mezzi pubblici e privati che “dovranno passare per le strade private”. Fraulini ha espresso perplessità sul nuovo collegamento di Stradello San Giuliano con la via Giardini, invitando anche ad una razionalizzazione della viabilità interna e di rapido scorrimento. Sulla stessa linea si è posto Adolfo Morandi (Forza Italia), rilevando “problemi di assetto viario” e preannunciando un’interrogazione relativa al collegamento tra stradello San Giuliano e la via Giardini “a ridosso di via dello Zodiaco, che provocherà un afflusso notevolissimo in una zona già adesso problematica”.
Enrico Artioli (Margherita) ha rilevato che “balza all’occhio l’entità dell’intervento, che di fatto darà vita ad una piccola frazione. E’ una risposta al problema della casa – ha sottolineato – con una ciclopedonalità adeguata, una scuola media e trasporto pubblico con una fermata. Rimane però il problema della viabilità intorno alla scuola e anche il cantiere forse darà problemi, oltre al fatto che ci sarà la concomitanza con altri interventi quali la realizzazione della nuova sede della Guardia di Finanza. Va perciò studiata una mobilità di cantiere che non impatti la viabilità già congestionata e devono essere migliorate anche le strutture di servizio, di socializzazione e commerciali”.
In fase di replica Sitta ha ricordato la lunga serie di interventi che hanno trasformato quella zona della città negli ultimi anni, sottolineando che con la progressiva urbanizzazione e l’aumento degli abitanti è cambiata anche la viabilità, in particolare via Panni che si è caratterizzata come by-pass per raggiungere la tangenziale “che impatta anche con il traffico passivo di semplice attraversamento. Bisogna quindi sgravare via Panni – ha ribadito – che è un punto critico del territorio, soprattutto in uscita verso via Giardini con punte di 1000 veicoli l’ora la mattina, poco meno di quelli che passano in viale Amendola, che però ha due carreggiate ed è quindi larga il doppio”.
L’assessore ha perciò ribadito che deve essere creata una variante a via Panni, che deve essere parallela, non ad eccessiva distanza e che garantirà la diminuzione di circa il 30% del traffico. Infine, rispetto ai rischi legati alla presenza della vasca di laminazione, Sitta ha assicurato che la struttura è diversa rispetto a quella di Torino: “In quel caso, infatti, si tratta di una vasca di irrigazione sempre piena e rivestita di plastica che rende difficile risalire in caso di caduta – ha spiegato - mentre la vasca di laminazione di Modena è sempre vuota e si riempie solo in caso di piogge eccezionali e per poche ore, il tempo per smaltire piogge. Ciò – ha concluso - non toglie evidentemente il tema della sicurezza, al quale presteremo massima attenzione”.
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