18/01/2007

95 MILIONI DI SPESA SOCIALE E 78 MILIONI DI INVESTIMENTI

In più 34 milioni per ambiente e sicurezza e 14 milioni per la cultura. Il bilancio 2007 del Comune di Modena punta a garantire i servizi e la crescita del territorio.
Privilegiare i servizi e gli investimenti per tutelare i diritti dei cittadini e contribuire allo sviluppo complessivo della realtà modenese. In termini di bilancio 2007, per il Comune di Modena questi obiettivi si traducono in 95 milioni di euro di spesa sociale (anziani, bambini, soggetti deboli e disabili), 34 milioni per ambiente e sicurezza, 14 per la cultura, 4 milioni per lo sport e le politiche giovanili, quasi 3 milioni e mezzo per le manutenzioni, oltre 3 milioni per le attività economiche.
Alla spesa corrente si debbono poi aggiungere 78 milioni di euro destinati agli investimenti, 214 nel triennio 2007/09.
Complessivamente si va consolidando la spesa per i servizi educativi, per i servizi sociali e per l’ambiente, mentre tutte le altri voci di spesa corrente sono sostanzialmente in calo.
Un bilancio non facile perché quest’anno si sommano diversi elementi negativi, sia sul fronte delle entrate che su quello delle uscite. Per le entrate, ad esempio, il Comune di Modena sconta una contrazione consistente di alcune voci importanti come l’Ici e gli oneri di urbanizzazione, mentre sul fronte delle uscite hanno pesato l’inflazione, il forte aumento del costo dell’energia, così come i maggiori costi derivanti dall’applicazione del contratto nazionale di lavoro per i dipendenti.
A questa situazione, che ha determinato un fabbisogno di circa 12 milioni di euro, il Comune ha risposto in primo luogo con una forte manovra di razionalizzazione delle spese, oltre 3 milioni di euro, quindi con l’avvio di una riduzione strutturale del personale che produrrà un risparmio di 700mila euro nell’anno in corso, ma che avrà effetti ancora più importanti nei prossimi anni. La manovra sul personale non prevede solo tagli, anzi l’altro aspetto importante è quello della stabilizzazione di numerosi rapporti di lavoro fino ad oggi precari.
Un esempio di razionalizzazione riguarda gli asili nido comunali, dove un accordo col personale consente di avere più posti nelle stesse strutture ed a costi quasi invariati. Sempre sul fronte sociale, stanno funzionando strumenti nuovi come l’Agenzia per la casa che in un anno ha portato diverse decine di famiglie ad avere un alloggio sicuro ed allo stesso tempo ha fornito le necessarie garanzie ai proprietari.
Prosegue l’opera di riduzione delle consulenze: siamo a circa un milione di euro (lo 0,5 della spesa totale), si tratta sostanzialmente dello stretto necessario per lo svolgimento della normale attività dell’ente.
Scontate le razionalizzazioni e per garantire il mantenimento e la naturale espansione dei servizi (naturale in una realtà dove nascono più bambini e si vive più a lungo) il Comune di Modena ha deciso di applicare un aumento dello 0,3% dell’addizionale irpef, strumento previsto dalla legge finanziaria proprio per consentire ai comuni di corrispondere alle richieste dei cittadini. In pratica tutto l’aumento dell’addizionale va a coprire i maggiori costi dei servizi, compresi quelli che entreranno in funzione in corso d’anno. Non sono previsti incrementi dell’Ici e rette e tariffe comunali verranno ritoccate in misura molto modesta, mentre si accentueranno ulteriormente i controlli per la lotta all’evasione, anche con la collaborazione dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di finanza
In questa situazione e malgrado i problemi e le difficoltà, l’obiettivo dell’amministrazione è rimasto quello di rispettare le linee strategiche alla base degli impegni coi modenesi: i servizi, quale elemento di garanzia dei diritti dei cittadini e quale strumento di redistribuzione della ricchezza; gli investimenti, per favorire la crescita dell’economia modenese e per dare alla città opere attese da anni; una forte caratterizzazione del bilancio sui temi ambientali; l’attenzione forte per la coesione sociale.
Le scelte di bilancio, inoltre, evidenziano la necessità dei comuni di trovare nel Governo un interlocutore più attento: si sottolinea la necessità di una politica per la non autosufficienza, per la primissima infanzia, per il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile. Nella finanziaria 2007 si sono visti i primi segnali: è importante, ma non basta, soprattutto se a tutto ciò si aggiunge che il Comune di Modena vanta un credito di circa 16 milioni di euro nei confronti dello stato, in pratica il valore di due manovre come quella di quest’anno.
Basterebbe che lo Stato riconoscesse almeno la copertura della espansione dei servizi dettati non da scelte arbitrarie, ma semplicemente dall’andamento demografico realtà modenese.
Sul piano della progettualità, il 2007 saranno un anno particolarmente intenso: sono previsti gli stati generali della cultura, gli accordi di programma su ambiente e sicurezza, si svolgeranno Consigli comunali tematici su Economia e Sport. Proseguiranno le esperienze di Città Media Felix e del bilancio partecipativo, si svilupperà il nuovo processo di partecipazione legato al futuro delle ex Fonderie.
Su questo bilancio l’amministrazione andrà ad un confronto serrato con la città, con le associazioni che la rappresentano a tutti i livelli: sindacati, associazioni imprenditoriali, volontariato, cooperazione. L’approvazione è prevista per la seconda metà del mese di febbraio.

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