11/09/2006

IN CONSIGLIO LA COMMEMORAZIONE DELL'11 SETTEMBRE

Il sindaco ricorda la tragedia delle Torri gemelle e dell'attacco al Pentagono
Il sindaco di Modena Giorgio Pighi ha ricordato oggi nel corso del Consiglio comunale il quinto anniversario dell’11 settembre, dichiarando che “è con grande commozione che oggi ricordiamo una data che resterà drammaticamente scolpita nella storia, per la gravità delle sue conseguenze, per le migliaia di vittime civili che ha provocato, per la ferita profonda inferta alle coscienze e ai valori fondamentali del vivere civile, in primo luogo il valore supremo della vita umana, per lo sgomento che ha lasciato in tutti noi”.
Il sindaco, riferendosi al monumento dedicato alle vittime dell’11 settembre di piazza Manzoni, ha sottolineato l’importanza di ricordare in modo permanente la data, evidenziando poi la necessità che “questa occasione debba suggerire una riflessione critica sulle tante, troppe ingiustizie del mondo contemporaneo, che costano la vita a tanti, troppi innocenti, non solo a causa di guerre e terrorismo, ma anche e soprattutto a causa di inique condizioni di vita, di miseria, di carenza delle più elementari risorse, di negazione dell’accesso ai beni essenziali per la vita – acqua, cibo – a gran parte dell’umanità, di sfruttamento dei paesi ricchi a danno dei paesi poveri, del primato di interessi economici a discapito del rispetto della vita umana. Sono le ragioni per cui, purtroppo, per milioni di esseri umani ogni giorno è un 11 settembre”.
Secondo Pighi questo va ricordato “per onestà morale ed intellettuale e per onorare le vittime innocenti di tutti i crimini contro l’umanità e delle troppe ingiustizie che rendono urgente e necessario cambiare il mondo in cui viviamo per renderlo più equilibrato e responsabile”.
Il sindaco di Modena ha auspicato il superamento dello squilibrio e delle ingiustizie nei rapporti internazionali, ribadendo la volontà di agire “contro ogni forma di terrorismo, anche spegnendo i focolai di tensione che rappresentano un costante pericolo per la pace. In una violenza come quella usata contro il popolo americano e contro tanti cittadini inermi non può stare la risposta a nessuna causa, né a nessun ideale. Questa è solo una strada che porta alla barbarie, che mina nelle fondamenta la convivenza civile e pacifica tra i popoli”.
Inoltre, Pighi ha sottolineato la necessità che si riaffermi il primato della diplomazia internazionale, “moltiplicando l’impegno e gli sforzi per garantire la pace e la convivenza tra i popoli, con l’obiettivo di spazzare la spirale di terribile violenza che sta avvolgendo il mondo. Rispondere con la violenza alla violenza non risolve i problemi e il conflitto israelo-palestinese ne è prova tragicamente eloquente. Dal Libano – ha concluso Pighi – cogliamo il segnale di un cambiamento possibile, nelle relazioni internazionali, nella nuova responsabilità ed autorevolezza che può essere esercitata dalla comunità internazionale, sotto l’egida dell’Onu, per facilitare la ricerca di soluzioni negoziate alle situazioni di grave crisi”.

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