L'assessore Orlando risponde in Consiglio ad Achille Caropreso (Indipendente)
“Ato ha comminato ad Hera una sanzione di 253mila euro per la mancata pulizia di parte delle caditoie a Modena nel 2005. La somma sarà destinata alla costituzione di un fondo per servizi da effettuarsi da Hera in occasione di emergenze di natura idrica - ad esempio per le carenze idriche - o di natura idraulica, ad esempio per interventi straordinari in caso di eventi meteorici di particolare intensità”.
Lo ha dichiarato nel corso del Consiglio comunale l’assessore alle Politiche ambientali Giovanni Franco Orlando, rispondendo ad un’interrogazione – poi trasformata in interpellanza – con cui Achille Caropreso (Indipendente) chiedeva se fosse stata quantificata la sanzione comminata da Ato ad Hera “per la mancata pulizia dei tombini fognari”, ricordando al contempo che la stessa Ato aveva individuato nella mancata pulizia delle caditoie la causa delle esondazioni, con i conseguenti danni a carico dei cittadini.
Orlando ha confermato che il 2 agosto 2006 si è concluso l’iter di Ato nei confronti di Hera, con cui si è stabilito di “applicare ad Hera una penale per inadempimento contrattuale relativo al Sistema Idrico Integrato dell’anno 2005. Ricordo che nel disciplinare tecnico provvisorio che regola la Convenzione tra il Gestore e Ato tra le diverse prestazioni relative al servizio di fognatura si richiede “il lavaggio, la pulizia, l’espurgo e l’eventuale sanificazione, con frequenza mediamente di due turni su base annua delle caditoie stradali e dei relativi fognoli”. La Convenzione – ha proseguito Orlando – stabilisce inoltre che al Gestore verranno applicate le penali in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi strutturali entro i tempi e nei modi prescritti, senza adeguate giustificazioni e motivazioni. Dalla rendicontazione presentata da Hera per il 2005 su 120.816 pulizie da effettuare, a seguito di ricognizione (156.666 erano inizialmente previste dal piano) ne sono state effettuate 77.205. Pertanto tra quanto calcolato per la pulizia delle caditoie (616.162 euro) e il costo dei lavori effettivamente eseguiti (336.018 euro) è stata riscontrata una differenza di 280.144 euro. Tale somma, ridotta di 26.700 euro che sono stati documentati dal Gestore per interventi di pulizia ed espurgo di tratti fognari conseguenti a fenomeni meteorici eccezionali nel territorio del Comune di Modena, ha portato a decidere una penale di 253.444 euro. La somma, come detto, andrà a costituire un fondo destinato a servizi da effettuarsi da Hera in occasione di emergenze di natura idrica o idraulica”.
Mauro Manfredini (Lega Nord) ha dichiarato che “tutte le volte che un cittadino ha un danno si fa un po’ di rumore sulla stampa e si dice che si pagheranno i danni, però a me risulta che questi cittadini non siano stati pagati. Siamo bravi ad esternare, ma poi si accantona tutto e questo non è corretto. Vorrei che queste cose non succedessero e che, quando di prende un impegno, lo si rispetti”. Critico anche Dante Mazzi di fronte all’ipotesi che il fondo sia utilizzabile solo per emergenze future: “Sento dire che questa cifra non può essere retroattiva, ma se la causa dei danni è la mancanza di pulizia delle caditoie, è chiaro che la cifra deve essere stornata a chi ha avuto danni da questa causa”. Lo stesso Caropreso, in fase di replica, ha ricordato che da tempo si parlava della possibilità di procedere a rimborso di danni subite, sottolineando anche che “la cifra è importante, se comparata alle 35-40 domande interessate. Penso che il fine sia risarcire in primis chi ha subito il danno. In seguito la somma potrà essere destinata a creare un fondo per il futuro, ma il senso è di far sì che i cittadini già danneggiati possano avere la possibilità di risarcimento”.
Lo ha dichiarato nel corso del Consiglio comunale l’assessore alle Politiche ambientali Giovanni Franco Orlando, rispondendo ad un’interrogazione – poi trasformata in interpellanza – con cui Achille Caropreso (Indipendente) chiedeva se fosse stata quantificata la sanzione comminata da Ato ad Hera “per la mancata pulizia dei tombini fognari”, ricordando al contempo che la stessa Ato aveva individuato nella mancata pulizia delle caditoie la causa delle esondazioni, con i conseguenti danni a carico dei cittadini.
Orlando ha confermato che il 2 agosto 2006 si è concluso l’iter di Ato nei confronti di Hera, con cui si è stabilito di “applicare ad Hera una penale per inadempimento contrattuale relativo al Sistema Idrico Integrato dell’anno 2005. Ricordo che nel disciplinare tecnico provvisorio che regola la Convenzione tra il Gestore e Ato tra le diverse prestazioni relative al servizio di fognatura si richiede “il lavaggio, la pulizia, l’espurgo e l’eventuale sanificazione, con frequenza mediamente di due turni su base annua delle caditoie stradali e dei relativi fognoli”. La Convenzione – ha proseguito Orlando – stabilisce inoltre che al Gestore verranno applicate le penali in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi strutturali entro i tempi e nei modi prescritti, senza adeguate giustificazioni e motivazioni. Dalla rendicontazione presentata da Hera per il 2005 su 120.816 pulizie da effettuare, a seguito di ricognizione (156.666 erano inizialmente previste dal piano) ne sono state effettuate 77.205. Pertanto tra quanto calcolato per la pulizia delle caditoie (616.162 euro) e il costo dei lavori effettivamente eseguiti (336.018 euro) è stata riscontrata una differenza di 280.144 euro. Tale somma, ridotta di 26.700 euro che sono stati documentati dal Gestore per interventi di pulizia ed espurgo di tratti fognari conseguenti a fenomeni meteorici eccezionali nel territorio del Comune di Modena, ha portato a decidere una penale di 253.444 euro. La somma, come detto, andrà a costituire un fondo destinato a servizi da effettuarsi da Hera in occasione di emergenze di natura idrica o idraulica”.
Mauro Manfredini (Lega Nord) ha dichiarato che “tutte le volte che un cittadino ha un danno si fa un po’ di rumore sulla stampa e si dice che si pagheranno i danni, però a me risulta che questi cittadini non siano stati pagati. Siamo bravi ad esternare, ma poi si accantona tutto e questo non è corretto. Vorrei che queste cose non succedessero e che, quando di prende un impegno, lo si rispetti”. Critico anche Dante Mazzi di fronte all’ipotesi che il fondo sia utilizzabile solo per emergenze future: “Sento dire che questa cifra non può essere retroattiva, ma se la causa dei danni è la mancanza di pulizia delle caditoie, è chiaro che la cifra deve essere stornata a chi ha avuto danni da questa causa”. Lo stesso Caropreso, in fase di replica, ha ricordato che da tempo si parlava della possibilità di procedere a rimborso di danni subite, sottolineando anche che “la cifra è importante, se comparata alle 35-40 domande interessate. Penso che il fine sia risarcire in primis chi ha subito il danno. In seguito la somma potrà essere destinata a creare un fondo per il futuro, ma il senso è di far sì che i cittadini già danneggiati possano avere la possibilità di risarcimento”.
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