06/06/2006

SUL CINEMA OLYMPIA INTERROGAZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE

L'assessore Sitta ha risposto all'istanza firmata da Tesauro e presentata da Maienza.
'Le accusa di scarsa sensibilità verso il patrimonio architettonico locale sono infondate: il Comune di Modena tutela il proprio patrimonio con importanti investimenti e con un costante lavoro di censimento e tutela degli immobili di maggior pregio. Sono oltre 15 mila edifici censiti dagli anni '80 e 4.500 sono stati sottoposti a vincoli nel piano regolatore. Le valutazioni da parte di commissioni indipendenti di esperti non hanno ritenuto il cinema Olympia meritevole di tutela'. Lo ha detto in Consiglio comunale l'assessore all'Urbanistica del Comune di Modena Daniele Sitta, rispondendo a un'interrogazione sul cinema Olympia, firmata dal consigliere verde Mauro Tesauro e presentata in aula da Antonio Maienza dell'Udeur. 'La demolizione del cinema è iniziata senza autorizzazione, e con essa rischia di scomparire uno degli edifici più significativi dell'architettura razionalista modenese', ha detto Antonio Maienza nel presentare l'interrogazione, 'insieme ai preziosi mosaici che hanno fatto sognare migliaia di modenesi. Credo che i marmi del cinema Olympia vadano ripristinati, anche se questo significa ammettere un errore commesso'. L'assessore Sitta ha risposto ripercorrendo la vicenda del cinema Olympia: 'Il lavoro di tutela svolto dai tecnici del Comune non si è mai fermato e anche recentemente sono stati vincolati 31 edifici di architettura moderna, tra i quali figura il cinema Principe, ma non il cinema Olympia. La stessa Soprintendenza, nel novembre del 2004, ha ritenuto che questo non fosse meritevole di tutela. I privati proprietari del cinema Olympia hanno presentato nel maggio 2005 la dichiarazione di inizio attività per effettuare le demolizioni di alcune parti ornamentali dell'edificio, ritenute pericolanti. In seguito alla lettera inviata da Italia Nostra alla soprintendenza il 6 agosto 2005, ho scritto alla proprietà del cinema chiedendo di salvaguardare il mosaico interno, per il quale era prevista l'installazione nella nuova sala d'essai che si costruirà nell'area ex Amcm', ha spiegato Sitta. 'Non potendo riaprire un procedimento già chiuso, la Soprintendenza ha aperto un nuovo procedimento in base alla legge sul diritto d'autore, in data 16 agosto 2005, che ha costretto il Comune a sospendere l'autorizzazione. I termini previsti dal nuovo procedimento, 150 giorni, sono stati lasciati scadere dalla Soprintendenza e lo scorso 7 aprile l'azienda ha legittimamente ripreso i lavori. Il 4 maggio è arrivato il nuovo decreto di vincolo e il Comune ha nuovamente sospeso i lavori. È triste', ha continuato l'assessore, 'constatare che le perizie di esperti, il piano regolatore e le decisioni del Consiglio comunale non contano nulla. Pare improprio utilizzare la normativa sul diritto d'autore nel campo dell'edilizia, con il rischio di demandare agli eredi dei progettisti la potestà di autorizzare interventi sulle opere. I vincoli dovrebbero garantire parità di trattamento ai cittadini, anziché salvaguardare indiscriminatamente le opere di alcuni autori a prescindere dal reale valore architettonico degli edifici. A questo punto', ha concluso l'assessore, 'il risultato è che partirà una controversia legale in cui è coinvolto anche il Comune, accusato di avere causato un danno economico alla proprietà, e tutto rimarrà fermo per almeno un decennio. Ci tengo a sottolineare che, se ci fosse pervenuta una proposta di recupero dell'ex cinema Olympia con finalità di carattere pubblico, avremmo fatto di tutto per perorarla, ma non è mai arrivata nessuna proposta'. Il consigliere Maienza ha replicato facendo appello al buon senso e alla competenza dell'assessore 'affinché si possano trovare per questo edificio le soluzioni che la città e noi firmatari dell'interrogazione auspichiamo e attendiamo'.

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