09/06/2006

AIUTI ALLE FAMIGLIE, RESPINTA IN CONSIGLIO UNA MOZIONE DI AN

Contraria la maggioranza, astenuto Cottafavi (Margherita), favorevole l'opposizione
Il Consiglio comunale di Modena ha respinto con il voto contrario della maggioranza, l'astensione di Ennio Cottafavi (Margherita) e il voto favorevole dell'opposizione una mozione di Alleanza Nazionale presentata da Michele Barcaiuolo con cui si chiedevano una serie di provvedimenti destinati ai cittadini che fanno parte di nuclei familiari i cui componenti siano maggiori o uguali a sei. Nel dettaglio, Barcaiuolo chiedeva di porre il limite al numero di quattro componenti 'paganti' per il calcolo della tassa sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani, di abbattere al 2 per mille l'Ici sulla prima casa per le famiglie con quattro o più figli (o che comunque hanno all'interno del proprio stato di famiglia un numero di componenti maggiore o uguale a sei) senza l'adozione di fasce di reddito legate all'Isee. Nel documento, inoltre, si chiedeva di rendere gratuito il viaggio sui mezzi dell'Atcm per il trasporto urbano ai minori di dodici anni che viaggiano in compagnia di un genitore e di stabilire l'esenzione del pagamento della retta di frequenza alla scuola materna sia essa statale o parificata per il quarto figlio e successivi, senza l'adozione di fasce di reddito legate al'Isee. Infine, si richiedeva di abolire le rette relative ai servizi scolastici comunali di mensa e trasporto senza il limite delle fasce di redito legate al'Isee per le famiglie con quattro o più figli. In fase di dibattito l'assessore al Bilancio Francesco Raphael Frieri ha sottolineato la perplessità 'non riguardo allo spirito della mozione, ma sull'impostazione'. Secondo Frieri, infatti, il riferimento al numero di figli invece che a quelli dei componenti della famiglia 'non rientra tra i termini che si usano per costruire gli impianti del welfare, che ha carattere universalistico. Stiamo studiando nuove relazioni tra Isee e Ici ' ha annunciato - in modo da riscontrare se effettivamente ad un alto numero di figli corrisponda una difficile situazione economica. Ricordo ' ha aggiunto - che l'esenzione da alcune tariffe è già prevista in alcuni casi, ma non è pensabile di abolire le fasce, perché comporterebbe un aggravio dei costi relativi ai controlli che si renderebbero necessari'. L'assessore, infine, ha anche sottolineato che sono allo studio nuovi criteri di pesatura dei rifiuti proprio in relazione alle famiglie numerose. Molto critico l'intervento di Giorgio Prampolini (Ds), secondo cui 'la mozione è ripetitiva, strumentale e anche ipocrita, perché viene presentata da un esponente di un partito che fino a due mesi fa era al governo e che ci ha lasciato buchi pesanti sulla finanza che possono compromettere le politiche di welfare nazionale'. Gli ha fatto eco dante Mazzi (Forza Italia), che ha replicato ricordando che 'è inutile chiedere di risparmiare, Prodi poteva evitare di moltiplicare le poltrone'. Secondo Mazzi alcuni interventi sono possibili, in particolare lavorando sulle addizionali comunali relative a luce, acqua e gas: 'Provi la maggioranza a proporre qualche cosa ' ha concluso Mazzi ' perché l'obiettivo comune è dare maggiore possibilità alle famiglie, utilizzando strumenti per favorire le fasce più deboli'. Anche Ivo Esposito (Forza Italia) ha condiviso la mozione di Barcaiuolo, sottolineando che 'bisogna incentivare le persone a fare i figli e far capire a chi vuole avere più di un figlio che può essere incentivato', mentre Danilo Bassoli (Ds) ha criticato il documento dicendo che 'sentirci dire che qui a Modena non c'è attenzione alle famiglie è come bestemmiare in chiesa e non sono disponibile a sentirmi dire queste cose. In 60 anni di governo ' ha precisato Bassoli - abbiamo costruito consenso, contribuendo al benessere della città proprio attraverso un sistema di welfare comunale di assistenza e servizi che è guardato anche da fuori come esperienza di forte interesse. Aiutiamo le famiglie bisognose, ma non basta il numero. Ci sono politiche con servizi generalizzati, fino alla gratuità completa. Sono anni che ci raccontate che in spesa corrente dovremmo ridurre, e poi ci proponete di spendere per chi non avesse bisogno. Non si regala a pioggia, si dà solo a chi ha bisogno' In fase di replica Barcaiuolo ha spiegato che sarebbe stato sufficiente che 'l'assessore Frieri fosse venuto qui con uno specchietto per vedere quanti soldi si dovrebbero impegnare su questi cinque punti specifici. Le assicuro ' ha detto rivolgendosi a Frieri - che sono poche decine di migliaia di euro. Per voi sono pochi, per le famiglie numerose sono un tesoro. Secondo me l'Isee non è un parametro che funziona. Non lo condivido, contesto che sia preso come la Bibbia. Qui non si vuole premiare nessuno. Il Comune di Brescia ha approvato queste cose non su proposte da parte di gruppi come i nostri, e le porta avanti. Siamo qui per fare proposte, non in maniera strumentale'. Anche Mara Masini (Ds) si è unita alle critiche sul documento, ricordando che 'è scorretto fare parti uguali fra i diseguali', citando il discorso con cui l'ex ministro del tesoro Tremonti aveva dichiarato che una forte pressione fiscale 'lede i diritti dei cittadini, si costringe un cittadino che ha soldi per fare le proprie spese autonomamente a subire vessazioni burocratiche e, per le classi meno abbienti, si riduce la scelta tra servizi privati e pubblici. Sulla base di questo ragionamento ' ha detto rivolta a Mazzi - le famiglie dovrebbero provvedere ai loro bisogni sulla base dei loro redditi, anche se io evidentemente rivendico il contrario'. In fase di dichiarazione di voto Rosa Maria Fino (Società Civile) ha dichiarato di trovare 'privo di buonsenso la mozione. Piuttosto ' ha aggiunto ' sarei propensa per un principio di denatalità visto che le risorse del pianeta sono in esaurimento'. Anche Sergio Rusticali (Sdi) ha criticato la mozione, definendola 'faziosa'. Rusticali si è detto 'fiero di amministrazioni decennali che hanno sviluppato politiche sociali in termini orizzontali a difesa di tutto il segmento, dall'infanzia agli anziani e a tutte le categorie deboli'. Secondo Alvaro Colombo (Prc) 'Modena è tra le punte in Italia per infanzia e anziani, con intervento strutturale al bisogno, non al numero. Il sistema del'Isee consente un chiaro riferimento anche al numero dei componenti, al reddito della famiglie. Si potrà forse raffinare. Rendicontare i patrimoni, ad esempio, potrebbe aggiungere elementi di equità fiscale, ma non è questo il tema in discussione oggi'. E' stata poi la volta di Enrico Artioli (Margherita) che ha dichiarato che 'la Margherita è sensibile al tema della famiglia. Si dice che l'Isee non sarebbe rappresentabile delle condizioni, però bisogna capire se è lo strumento o il principio che non funziona, cioè se chi è benestante debba essere sostenuto dalla fiscalità generale oppure no. Questo è il punto centrale e io penso di no. Non è quindi un problema di cifre, ma di principio'. Ad Artioli ha risposto Davide Torrini sottolineando come 'in un sistema politico maggioritario basato sulle alleanza il tema è come si sta nell'alleanza. Ormai la Margherita ci insegna non tanto come si sta, ma come ci si schiena di volta in volta in una maggioranza con cui non si condividono i principi e i valori. Trovo bizzarro difendere principi cristiani e cattolici come nel caso del crocifisso in aula consiliare e poi agire in modo diverso. Artioli si arrampica sugli specchi per votare contro un Ordine del Giorno sulla famiglia senza mai entrare nel merito. Non è una novità la debolezza politica della Margherita, che è all'ordine del giorno anche in tavoli più riservati rispetto a quelli del Consiglio comunale. E' vergognoso al di là di ogni più pessima previsione ' ha proseguito Torrini - Il contenuto di questa mozione è politico, non strumentale. Il tema del sostegno alla natalità è politico, un tema che la Margherita usa in campagna elettorale, ma che nella pratica trova ogni giustificazione per non fare. E' vergognoso l'intervento della Margherita perchè nega quello che dice di sostenere, cioè la parte politica della mozione. Così si butta via il bambino con l'acqua sporca, e la Margherita lo sa. A Brescia è stata proprio la Margherita a presentare questo tipo di proposta. Siamo addolorati che abbia voluto scansare questo problema'.

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