La risposta dell'assessore Arletti all'interrogazione di Rosa Maria Fino (Società Civile)
'La cosiddetta pillola del giorno a Modena viene regolarmente prescritta presso i due consultori familiari aperti anche il sabato mattina, negli ambulatori dei medici di medicina generale, nell'ambulatorio dei codici bianchi a piano terra del Policlinico, che è aperto anche sabato e domenica, e ovviamente presso il pronto soccorso ginecologico dal medico di guardia dell'ostetricia, aperto 24 ore al giorno'. Lo ha ricordato l'assessore alle Politiche per la Salute Simona Arletti, rispondendo ad un'interrogazione con cui Rosa Maria Fino (Società Civile) chiedeva quale fosse 'la situazione a Modena rispetto all'accessibilità di questi farmaci all'interno della rete dei servizi, ed in particolare nei giorni di chiusura dei consultori'. Rosa Maria Fino nell'interrogazione ricordava che 'la pillola del giorno dopo è un contraccettivo d'emergenza utilizzato per aiutare in particolare i giovanissimi' e sottolineava che 'nel nostro Paese anche questa materia è purtroppo oggetto di disputa ideologica ed il Comitato nazionale di bioetica autorizza i medici all'obiezione di coscienza, cosicché non sempre è chiaro il sistema di prescrizione e potrebbe accadere che alcuni pronto soccorso ospedalieri rifiutino di somministrare la pillola, dirottando le pazienti al consultorio, rendendone impossibile l'assunzione durante il fine settimana, quando invece per i giovani le emergenze sono più frequenti'. La consigliera di Società Civile, inoltre, ricordava anche che 'la ricerca curata dall'Aied (Associazione Italiana Educazione Demografica) nel 2002, l'ultima effettuata sulla pillola del giorno dopo, che rileva, tra l'altro, come motivo principale della richiesta (61,5%) sia l'errato utilizzo del profilattico maschile'. L'assessore ha aginto che 'si tratta di un farmaco non abortivo, in quanto il Levonorgestrel agisce spostando in avanti l'ovulazione (motivo per cui non garantisce sicurezza totale), per il quale è possibile comunque che alcuni medici optino per l'obiezione di coscienza appellandosi non alla L.194, ma alla possibilità garantita dal codice deontologico di non prescrivere farmaci che modificano la fertilità naturale, garantita anche dal pronunciamento del Comitato etico nazionale. I medici obiettori devono comunicarla all'Azienda ed inoltre essi hanno il dovere di dare adeguate informazioni all'utente per ottenere il farmaco in tempo utile, cioè entro 72 ore dal rapporto a rischio (si ha la massima efficacia nelle 24 ore)'. Simona Arletti ha anche ricordato che 'diversi studi internazionali indicano che la contraccezione d'emergenza è efficace nel ridurre le gravidanze indesiderate, occorre inoltre precisare che nel panorama internazionale in altri paesi la pillola del giorno dopo non è richiesta prescrizione medica. Al fine di abbreviare i tempi intercorsi tra rapporto non protetto e assunzione farmaco l'Azienda sanitaria ha predisposto un piano di implementazione e nell'anno in corso costituirà un apposito gruppo di lavoro. Si è garantito che il farmaco sia presente in tutte le farmacie, che l'utenza sia informata dei punti di erogazione della contraccezione d'emergenza ' ha concluso - ma è chiaro che nel rendere la pillola del giorno dopo più facilmente disponibile si deve prestare la dovuta attenzione a che non si disincentivino forme più stabili di contraccezione, quindi una maggiore assunzione di responsabilità nei confronti della procreazione da parte dei entrambe: uomo e donna'. Rosa Maria Fino si è dichiarata soddisfatta della risposta, sottolineando però che 'rimane il problema dell'informazione sessuale che, per la fascia giovanile, dovrebbe essere fatta nelle scuole. Il problema non è quello di arrivare alle 72 ore necessarie perché aprano i consultori, ma è un problema anche di tipo psicologico per le ragazze, che si trovano in una situazione molto fragile. Questo farmaco ' ha concluso ' viene di fatto utilizzato specialmente dalla fasce più giovani e più inesperte di profilattici e altri metodi di contraccezione e, pertanto, più a rischio di gravidanze indesiderate. Non a caso questo farmaco è detto anche ' la pillola del week-end''.
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