10/05/2006

ENTRO L'ANNO PRONTO IL PALAZZO PER LAVORATORI IN MOBILITÀ

Sitta risponde ad un'interrogazione di Andrea Galli (An) sull'edificio di via Artigianato
'L'edificio di via dell'Artigianato destinato ai lavoratori in mobilità, affidato per la realizzazione alle nostra società P.I., è vicino al suo completamento, che avverrà sicuramente entro l'anno in corso. Il settore Servizi sociali del Comune di Modena provvederà nel frattempo a definire criteri e modalità di assegnazione e di gestione, oltre che i relativi canoni di affitto, garantendo anche una consultazione adeguata delle categorie sociali e dei cittadini della zona'. Lo ha dichiarato nel corso del Consiglio comunale l'assessore all'Urbanistica Daniele Sitta, rispondendo ad un'interrogazione con cui Andrea Galli (An) chiedeva a che punto fosse 'il progetto di costruzione del primo edificio casa-alloggio per lavoratori extracomunitari originariamente previsto in via dell'Artigianato. Interi Quartieri tre anni fa si erano sollevati contro il progetto ' ha sottolineato Galli - sapendo che quegli edifici, costruiti e gestiti con modalità discutibilissime, si sarebbero trasformati in ghetti, fonti di tali e tanti problemi che, nelle città dove sono stati creati, si cercano di abbattere. L'Amministrazione comunale non ritiene che con queste costruzioni si possano ripetere le condizioni che hanno portato a Modena il 'palazzaccio' di via Attiraglio e a Sassuolo il quartiere-ghetto di Braida con tutto quello che tristemente è connesso a questi 'prodigi'urbanistici'' Nel documento il consigliere di An rilevava che dal 2002, anno di presentazione del progetto, 'molti dibattiti sono avvenuti sia a livello di forze politiche che di opinione pubblica e che è da molti condivisa l'opinione che costruire edifici in cui parti importanti come il bagno e la cucina sono comuni è fonte di ovvia dequalificazione non solo dell'edificio, ma di qualunque standard abitativo che non sia quello dell'Europa dell'Est negli anni '50'. Sitta ha fornito al consigliere di An una lunga risposta, ricordando che 'Galli conosce benissimo la storia e lo stato dell'arte essendo stato all'epoca tra i fomentatori di una auspicata intolleranza e sollevazione dei cittadini contro la costruzione di case per i lavoratori in mobilità. Lo fece allora come fa nell'interrogazione di oggi con argomenti e toni che dovremmo evitare. Cercare di esasperare le situazioni con argomenti seri, delicati e complicati utilizzando poi argomentazioni palesemente non veritiere al fine di accentuare le tensioni non è un bell'agire'. Rivolto a Galli, Sitta ha continuato ricordando che 'lei parla di edifici che verranno costruiti e gestiti con una metodologia tale da ricreare le stesse condizioni di via Attiraglio o Braida e che porteranno ad un degrado urbanistico e sociale tale da richiedere un risarcimento economico per chi vive nella zona e subirà un deprezzamento della proprietà immobiliare a causa della presenza della palazzina. In quello che lei afferma di vero non vi è nulla'. L'assessore ha spiegato che 'gli alloggi non sono destinati a lavoratori extracomunitari come lei tenta di affermare con intento dispregiativo, ma a lavoratori in mobilità (che ci sia anche qualche straniero comunitario od extracomunitario, se in regola, non è criterio discriminatorio). E' noto come si faccia fatica a mantenere sul territorio lavoratori addetti a funzioni importantissime, che vengono da fuori e a volte rinunciano agli incarichi perché non riescono a trovare soluzioni abitative provvisorie compatibili con la retribuzione, come nel caso degli infermieri o autisti Atcm. In secondo luogo ' ha proseguito Sitta - la qualità costruttiva, sia per i criteri di edilizia, sia dal punto di vista architettonico è tutt'altro che disprezzabile. Si tratta di un solo edificio in via dell'Artigianato con 36 camere singole con balcone, suddivise in moduli da due con bagno e spazi comuni per lavanderia, cucina, soggiorno, deposito bici. La dotazione di parcheggi è di 37 posti auto. Dal punto di vista architettonico l'edificio è assolutamente dignitoso, anzi gradevole'. Sitta ha anche aggiunto che 'si tratta di alloggi che devono ospitare i lavoratori in mobilità per un arco di tempo congruo a trovare una soluzione abitativa definitiva e, per questo motivo, non hanno e non devono avere caratteristiche da prefigurare una permanenza di famiglie, ma devono dare una risposta esclusivamente al singolo lavoratore. Infine, il layout interno è tale da consentire una facile trasformazione nel caso questa necessità di destinazione ai lavoratori in mobilità dovesse cessare. I criteri costruttivi sono tali, infatti, da poter ospitare studenti, anziani o persone con problemi motori'. Galli ha replicato dicendosi 'stupito' della risposta di Sitta: 'Non mi sento un fomentatore, sono un consigliere che esprime preoccupazioni su un intervento e i miei toni riflettono preoccupazioni che la sua risposta non ha saputo sedare. Molte famiglie della zona esprimono disagio. Noi come primo obiettivo abbiamo la dignità dei lavoratori, lo abbiamo affermato già nel 2002. Lei parla di aspetto dell'immobile, ma non ci interessa, ci interessano i bagni e le cucine. Sappiamo che gli extracomunitari sono di religione diversa, non nascondiamoci dietro l'ipocrisia. Dare casa alloggio a lavoratori in mobilità è una buona scelta, ma sono i criteri che sono sbagliati. Molti provengono da realtà diverse dalla nostra. Oggi gli extracomunitari sono il 10%, domani saranno di più. Per chi ha una religione diversa, la sistemazione dei frigoriferi non va bene. La contaminazione delle carni, ad esempio, non è possibile. Non avete trovato una soluzione e questo sarà fonte di litigi e risse. Avere un bagno in comune, inoltre. è normale tra persone che hanno le stesse parentele, ma è quando lo si fa con persone che non si conoscono che diventa inaccettabile. Lungi da me la volontà di sollevare il quartiere ' ha proseguito Galli - ma se in quattro anni non avete trovato una soluzione, non vado certo fuori dal seminato. Non vogliamo titillare gli istinti peggiori, ma le case saranno un problema per la città. Si dice che si potranno utilizzare per diversi usi, ma è chiaro che i lavoratori in mobilità, purtroppo, non diminuiranno, ma aumenteranno'.

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