03/04/2006

SEDE NEGATA AD UGL, ATCM RICORRE CONTRO FAISA-CISAL

L'annuncio di Pighi nel corso della risposta a Galli (An) in Consiglio comunale
'Il 10 maggio è fissata in tribunale l'udienza in cui sarà trattato il ricorso con cui Atcm chiede di accertare e dichiarare l'illegittimità del rifiuto di Faisa Cisal di consentire ad Atcm stessa di dare libero accesso ad altre rappresentanze sindacali nel locale che l'azienda di trasporti ha messo a disposizione dei sindacati'. Lo ha annunciato nel corso del Consiglio comunale il Sindaco di Modena Giorgio Pighi, rispondendo ad un'interrogazione con cui Andrea Galli (An) chiedeva se corrispondesse al vero che 'ad un sindacato di rilevanza nazionale, l'Unione del Lavoro Ugl, sia stata negata fin'ora, con motivazioni temiamo perniciose, una sede presso Atcm dove svolgere la propria attività e dove incontrare i lavoratori per cui sia necessaria l'attività sindacale e di patronato'. Galli ha ricordato che 'almeno dal 18° secolo il diritto dei lavoratori di associarsi è riconosciuto in tutti i Paesi occidentali' e che 'questo diritto si realizza innanzitutto con la possibilità e necessità da parte dei lavoratori di riunirsi sul posto di lavoro', chiedendo quindi all'Amministrazione comunale 'se non ritenga opportuno intervenire nei tempi più rapidi possibili per far cessare quello che può apparire come comportamento antisindacale ingiustificato'. Il sindaco, citando una lettera del direttore di Atcm Laura Tosi, ha messo in evidenza che Atcm, in osservanza dello Statuto dei lavoratori, ha da tempo messo a disposizione delle rappresentanze sindacali in azienda due locali, di cui uno per Cgil, Cisl e Uil e uno per Faisa Cisal: 'Nel gennaio 2003 ' ha ricordato Pighi ' ad Atcm è stata comunicata la costituzione di una nuova rappresentanza sindacale aziendale dell'Ugl. Non avendo altri locali liberi, Atcm ha proposto ad Ugl e a Faisa Cisal la suddivisione del locale attualmente in uso a Faisa in due locali di uguali dimensioni, proposta accolta da Ugl, ma avversata da Faisa Cisal, anche a mezzo del proprio legale. Di qui, quindi, il ricorso presentato presso la Sezione Lavoro del Tribunale di Modena, che su questo dovrà pronunciarsi'. Galli ha definito 'corposa e compiuta' la spiegazione del sindaco, sottolineando però che 'Atmc è stata colpevole di inerzia. Mi chiedo quindi se lei, come azionista di maggioranza di Atcm, potesse fare pressione per trovare un locale per Ugl visto che i tempi del processo potrebbero essere lunghi. Esprimiamo estrema preoccupazione sul fatto che un sindacato dopo tre anni venga ancora osteggiato dal sindacato concorrente e da Atcm che non si è ancora mossa in tal senso'. Pighi ha replicato ribadendo che 'il fatto che Cgil, Cisl e Uil condividano un unico locale dimostra che c'è stato un accordo alla base. Faccio presente quindi che sotto questo profilo, di fronte a disponibilità all'azienda, è chiaro che se si cedesse, ogni organizzazione avrebbe il proprio locale e, sotto il profilo organizzativo, sarebbe di grande difficoltà. Bisogna quindi fare in modo di trovare una composizione e l'aumento dei locali a disposizione non è l'unica soluzione possibile'. E' quindi intervenuto Ivo Esposito (Forza Italia), ex segretario provinciale di Faisa Cisal, sottolineando che Atcm 'aveva proposto un locale senza bagno che, per legge, non è idoneo. In seconda battuta ha proposto uno spazio da dividere: ma uno spazio estremamente ridotto non è uno spazio idoneo per le attività sindacali'.

Azioni sul documento