L'assessore alle Politiche giovanili interviene nel dibattito sul futuro dell'area: 'Più che a un museo, penso a uno spazio per nuovi progetti e professionalità'.
'Da qualche settimana si è aperto in città il dibattito sul futuro delle ex-fonderie Orsi e lunedì in Consiglio Comunale è stata condivisa da tutti la necessità di preservare l'edificio a testimonianza della nostra storia, fatta di lotte e di conquiste del lavoro. Non un semplice museo, ma un luogo di memoria attiva, capace di guardare al futuro e alle giovani generazioni. Si è parlato per esempio di un museo didattico per le scuole, in collaborazione con l'Università e l'industria meccanica locale': l'assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Modena, Elisa Romagnoli, riassume così il dibattito di questi giorni sulle ex-fonderie, e rilancia con una proposta che preveda il coinvolgimento attivo dei giovani modenesi. 'Più che a un museo, mi piacerebbe pensare a uno spazio davvero sperimentale, dove lo studio e la coltivazione della memoria si declinino immediatamente in un contenuto progettuale. Un contenitore sociale, quindi, in grado dare vita a una fabbrica di idee, capace di interpretare e arricchire le trame culturali della città. Credo che proprio in questo senso sia fondamentale riuscire ad accrescere le competenze e a incoraggiare la creatività giovanile, valorizzare le professionalità già presenti nel territorio e farle incontrare con il mondo economico e sociale, per trasformare la memoria del lavoro nel 'motore' del lavoro di domani. Spero che la voce dei giovani', conclude l'assessore, 'si inserisca nel dibattito in corso, quindi, perché diventi parte fondante di questa come di altre importanti scelte sul futuro di Modena. Durante il Forum Giovani, in programma ad aprile alla Tenda di viale Molza, sarà così istituito un apposito tavolo dedicato agli spazi urbani, e potrebbe essere quella la sede in cui cominciare ad allacciare un dialogo costruttivo tra le attese giovanili e gli strumenti della politica'.
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