07/02/2006

ALTA VELOCITÀ, INTERRATO L'ELETTRODOTTO A SAN DAMASO

La linea correrà sotto terra nel tratto compreso tra il Panaro e la frazione modenese
L'elettrodotto a 132 kv di alimentazione al servizio della linea ferroviaria ad Alta Velocità sarà interrato nel tratto compreso tra il fiume Panaro e la sottostazione di San Damaso, per migliorare la qualità paesaggistico-ambientale del luogo, già gravato da altri elettrodotti esistenti. Lo prevede una delibera di adeguamento del tracciato dell'elettrodotto, presentata in Consiglio comunale dall'assessore alle Infrastrutture Daniele Sitta e approvata con il voto favorevole della maggioranza, il voto contrario di Udc, Modena a Colori e Lega Nord e con l'astensione di Forza Italia, An e di Isabella Massamba 'n Siala (Ds): 'Sull'elettrodotto a servizio della nuova linea di Alta Velocità c'è stata una lunga e proficua discussione in sede di commissione consiliare ' ha sottolineato Sitta ' In particolare, si è valutato che la nuova linea consentirà l'eliminazione dell'attuale elettrodotto già esistente a servizio della linea storica con beneficio per importanti parti della città. Si è anche valutato positivamente il posizionamento del nuovo elettrodotto a fianco di un altro elettrodotto già esistente per non sottoporre ulteriori parti del territorio a vincoli di rispetto. E infine si è anche valutato ' ha concluso Sitta ' che per la particolare e delicata situazione all'uscita della centrale di San Damaso (una delle più importanti del nostro territorio), che vede una particolare concentrazione di linee in partenza, pur non esistendo a norma di legge pericoli per il borgo adiacente, si è prescritto a Cepav di realizzare il tratto più delicato con interramento della linea'. In fase di dibattito Davide Torrini (Udc) ha dichiarato che 'c'e un evidente vantaggio ambientale nell'interrare la linea, però mi chiedo: in questa città ci sono cittadini di serie A e serie B, per i quali le linee degli elettrodotti si interrano oppure non si interrano' In città ce ne sono tanti di elettrodotti. Quando fa comodo si dice che certi interventi non si possono fare perché costano troppo, però pare che non valga per tutti. Vale per certi tratti della linea. Per qualcuno si interra, per altri no. In questo caso i costi non si contano perché Tav, di fronte ad una prescrizione, deve seguire le norme. Però siamo chiaramente nel caso in cui qualcuno si sa fare ascoltare più di qualcun altro. Evidenzio quindi tutta la pericolosità dell'operazione che stiamo facendo, in modo che tutti sappiamo con chiarezza cosa stiamo facendo. In secondo luogo, visto che si parla di San Damaso ' ha aggiunto Torrini - ricordo che mentre si interra, c'è sempre aperto il tema delle imprese che devono rinaturalizzare le aree ed è un po' di tempo che non lo fanno. Non è possibile quindi che a San Damaso ci siano cittadini ancor più impattati, cittadini di serie C'. Michele Andreana (Ds) ha ricordato che 'dell'argomento se ne è discusso due volte in Commissione Seta, con richiesta di valutare possibilità di variazione al tracciato della linea o, in subordine l'ipotesi di interramento di una parte della linea. Le motivazioni furono condivise. Nella seconda commissione, dove è stata presentata l'idea dell'interramento della linea, mi sembra - pur condividendo la preoccupazione che nelle scelte ci orienti un filo logico e non l'idea di cittadini di serie A o B ' che questa condizione rispondesse a ciò che veniva considerato unanimemente una condizione eccezionale, tenuto conto della particolarità dell'abitato di San Damaso. O si assume la concezione che quell'area è particolarmente difficile, oppure si cade nello sbaglio di considerare cittadini di serie A e B. Condividendo quindi la preoccupazione, non ci sono preoccupazioni sulla scelta'. Achille Caropreso (Forza Italia), pur sottolineando che 'Tav può dare un accelerazione alla nostra economia', ha stigmatizzato la situazione emiliana delle ferrovie emiliane, 'davvero poco brillante in termini di gestione da parte di Trenitalia'. Mauro Manfredini (Lega Nord) ha aggiunto che 'su questa delibera votiamo contro perché, nonostante la Tav abbia raggiunto gli accordi con la proprietà, rimaniamo dell'idea che la Tav ha devastato il territorio. L'elettrodotto, in prossimità anche di abitazioni, non garantisce sufficiente garanzie sui campi elettromagnetici. Noi, come territorio, non abbiamo avuto nessun vantaggio dalla Tav'. In fase di replica Sitta ha spiegato che 'dal punto di vista dell'elettrodotto, le normative sul territorio sono più rigorose di quelle utilizzate sul territorio nazionale. Per quanto riguarda il perché non si è fatto un affiancamento delle linea della ferrovia, la spiegazione è questa: la linea lo è per quasi tutto il tracciato e poi c'è un punto in cui si distacca per forza, cioè alla centrale di San Damaso, per poi ripartire a riprendere la linea all'altezza di Castelfranco. Condivido le preoccupazioni di Torrini. Abbiamo discusso lungamente, eravamo preoccupati, volevamo criteri equanimi verso i cittadini e per questo c'è stata la volontà di approfondire il passaggio così delicato e per verificare se effettivamente c'erano condizioni oggettivamente diverse rispetto alle altre parti del tracciato. Abbiamo perciò chiesto l'interramento della linea e auspichiamo che Cepav accolga la prescrizione, rispetto alla quale Cepav stessa ha diverse opzioni; accettare, oppure fermare i lavori e discutere altre soluzioni che mettano in minoranza il Comune di Modena'. Davide Torrini ha quindi ribadito che 'non nego che sulla delibera c'è stato un serio percorso di analisi, però - per come funzionano le commissioni ' si è trattato sostanzialmente di approfondimenti tecnici. Non vorrei che Andreana, che dice che si era condiviso il tema ' pensasse al merito della questione. Io ho sempre pensato al metodo, non al merito'. Danilo Bassoli (Ds) ha motivato il voto favorevole del gruppo spiegando che 'si parla di un nuovo tracciato e di una nuova linea, a 40 anni dalla realizzazione della sottostazione di San Damaso. Ci sono state tante modiche in tema di rispetto ambientale. Poi c'è anche il tema dell'impatto visivo. Lì c'è un situazione che oggi è molto pesante e insostenibile, di cui bisogna tenere conto quando si costruisce qualcosa di nuovo'. Baldo Flori (Modena a Colori) ha invece definito la delibera 'una soluzione pasticciata, anche se riconosciamo che la situazione di riferimento è complessa. E' evidente che su questi problemi c'è un dibattito aperto. Proprio perchè la linea era nuova, valeva la pena di muoversi nell'idea dell'innovazione, con la proposta dell'interramento completo. Questa soluzione lascia l'amaro in bocca, dà l'impressione di disparità di trattamento'. Mauro Tesauro (Verdi) ha quindi aggiunto che 'non ci sono serie A e B. Valuteremo caso per caso, cercando di mitigare l'impatto dell'Alta Velocità. L'opera non è ancora soddisfacente sul tema dell'impatto visivo. In questo caso, ma solo in questo, siamo favorevoli perché c'è l'interramento di un segmento, abbattendo radicalmente l'impatto dal punto di vista della residenza. Per il futuro valuteremo di volta in volta le condizioni'. Isabella Massamba (Ds) ha invece motivato la propria astensione spiegando che 'la possibilità che Cepav possa non seguire la prescrizione, non mi permette di esprimere voto positivo'. Infine, Alvaro Colombo (Prc) ha dichiarato che 'votiamo a favore perché la delibera introduce un elemento migliorativo interrando l'elettrodotto, con miglioramento ambientale e anche sulla salute dei cittadini. Detto questo, ciò non toglie la lettura di dieci anni, fa quando ci battemmo contro l'Alta Velocità, indipendentemente dai tracciati, poiché ne criticammo la filosofia di base perché non rispondeva a esigenze trasportistiche del paese'.

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