15/02/2006

80 MILIONI DI COSTI SOCIALI L'ANNO PER GLI INCIDENTI STRADALI

Respinto in Consiglio un Ordine del Giorno di Forza Italia relativo agli autovelox
'La Prefettura già da tempo ha indicato una serie di strade in cui c'è l'autorizzazione ad installare nuovi autovelox, ma non riteniamo opportuno installarli per una serie di ragioni, a partire dal fatto che i tratti di strada individuati non sono tra quelli più pericolosi. Rimane però confermato il principio che gli autovelox saranno sempre più usati per garantire rispetto delle regole del Codice della Strada. Sarebbe ovviamente molto meglio non fare controlli e che tutti rispettassero le regole, anche perché vorrei ricordare che Modena nel 2004 ha contabilizzato 80 milioni di euro di costi sociali per l'incidentalità'. Lo ha ricordato nel corso del Consiglio comunale l'assessore alla Polizia Municipale Gualtiero Monticelli, intervenendo nel corso del dibattito relativo ad un Ordine del Giorno di forza Italia, respinto con il voto contrario della maggioranza e il voto favorevole dell'opposizione. Nel documento si citavano una serie di strade, tra cui Nonantolana, Vignolese, strada Albareto, viale Italia, Canaletto e altre, in cui ' secondo i firmatari ' 'si vocifera che a breve saranno installati diversi autovelox fissi', chiedendo di 'riconsiderare l'opportunità di una scelta così rigida, che porterà sicuramente ad un forte incremento delle entrate per sanzioni al Codice della Strada perché, oltre ai comportamenti pericolosi che vanno condannati e sanzionati, vi sono e vi saranno situazioni in cui è difficilissimo attenersi ai limiti imposti, dove la conformazione della struttura viaria (larga e a doppia corsia) porta naturalmente ad un aumento della velocità e al superamento dei limiti, vedi complanari e tangenziali'. Secondo Morandi, primo firmatario del documento, 'occorre riconsiderare ed eventualmente modificare, aumentandoli in certe situazioni, i limiti di velocità imposti. Inoltre, alternativamente, propongono l'intervento di un poliziotto amico, dotato di una maggiore comprensione ed elasticità rispetto all'occhio elettronico. Tale intervento sarebbe auspicabile e ben apprezzato, soprattutto da chi quotidianamente si sposta per lavoro lungo le strade della città'. Monticelli ha ricordato di 'non condividere l'ispirazione di fondo dell'Ordine del Giorno, come se le sanzioni non fossero uno strumento utile per insegnare, ma solo strumenti per fare cassa. Se le facessi vedere i bilanci della Polizia Municipale ' ha detto Monticelli rivolto a Morandi - un commercialista direbbe di chiudere subito, perché l'autovelox è costo netto, però c'è il risultato per la collettività'. William Garagnani (Ds) ha dichiarato che 'Non è questione di fare cassa, ma di far sì che il Codice della strada sia osservato e che non sia una cosa da osservare in base ai propri tempi e alle proprie esigenze. È quindi un tema di ordine morale oltre che legato alla funzionalità della città'. Dello stesso parere Enrico Artioli (Margherita), che ha ribadito che è 'fondamentale educare al rispetto del Codice della Strada. Possiamo comunque essere disponibili a studiare una diversificazione dei limiti di velocità. Meglio avere limite certo piuttosto che valutazione soggettiva di qualche poliziotto che debba essere tollerante o generoso con chi si dimostra pentito, altrimenti si aprirebbero dei contenziosi. Credo infine che sarebbe opportuno accompagnare la presenza di autovelox con appositi dispositivi'. Secondo Ivo Esposito (Forza Italia) 'è utile mettere segnali, perché non è corretto usare le auto civetta. Ben vengano dei controlli, ma fatti in maniera conforme, con gente in divisa e macchine con effige del Comune, altrimenti non si fa educazione, si fa cassa'. Diverso il parere di Maurizio Dori (Ds) secondo il quale 'sono necessarie le auto civetta. Non mi pare che non vedere la divisa sia sinonimo di illegalità. La legge lo prevede e alcune sentenze lo motivano. Quanto al poliziotto amico che si rende troppo amico, c'è il codice penale che prevede l'omissione di auto d'ufficio'. In fase di replica Morandi ha dichiarato: 'non dico che le regole non devono essere rispettate. Io constato solo alcuni atteggiamenti: i 50 all'ora non li fa nessuno. Bisognerebbe quindi rivedere alcune situazioni relative ai limiti attuali'.

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