L'assessore Prampolini: impegno costante per agevolare la convivenza. Provvedimento già sospeso in precedenza e riattivato solo dopo nuove violazioni.
“Il bar Fusion -premette l’assesssore Stefano Prampolini- ha rappresentato e rappresenta una novità importante per la città, ne è testimonianza il grande afflusso di avventori: ne siamo consapevoli e anche soddisfatti. Il problema nato agli inizi della scorsa estate, quindi nei primi mesi d’apertura, ha però portato a numerosi esposti da parte dei residenti.
Il lavoro svolto per cercare di verificare la situazione è stato meticoloso: decine di incontri con i cittadini e gli stessi titolari del Fusion, controlli costanti della Polizia Municipale (monitoraggio della situazione, non accanimento), proposte discusse e sottoscritte, ma poi mai attuate.
E’ stato un susseguirsi di infrazioni ripetute e costanti sugli orari, sulla musica dal vivo, sulla maggiore occupazione di suolo pubblico, ecc. Infrazioni per le quali scatta automaticamente l’avvio del procedimento che può anche portare alla chiusura temporanea dell’attività.
Nonostante ciò, il provvedimento in luglio è stato sospeso a seguito di un accordo sottoscritto con il gestore, che si impegnava a rispettare gli orari e ad attuare misure volte a contenere l’impatto dell’attività. Tale accordo, comunicato anche ai cittadini, avrebbe potuto porre le basi per garantire la compatibilità tra pubblico esercizio e residenza, almeno andava in questa direzione. Nulla è avvenuto, anzi ancora sanzioni e nessun riscontro da parte dei titolari del Fusion. A questo punto si è dovuto applicare il provvedimento di sospensione.
Un parallelo con via Gallucci risulta poi per lo meno improprio. E non solo perchè ogni contesto ha proprie peculiarità, ma anche perchè i gestori di Via Gallucci hanno mostrato un grado di collaborazione importante e, in ogni caso, non hanno mai violato le disposizione sugli orari di chiusura (comunque ridotti nel tempo) e le prescrizioni adottate.
Non abbiamo cambiato politica -conclude l’assessore- puntiamo sempre ad avere attività commerciali vivaci in centro storico, ma rimanendo nelle regole e soprattutto cercando di valorizzare la disponibilità e lo spirito di collaborazione tra i diversi soggetti interessati”.
Il lavoro svolto per cercare di verificare la situazione è stato meticoloso: decine di incontri con i cittadini e gli stessi titolari del Fusion, controlli costanti della Polizia Municipale (monitoraggio della situazione, non accanimento), proposte discusse e sottoscritte, ma poi mai attuate.
E’ stato un susseguirsi di infrazioni ripetute e costanti sugli orari, sulla musica dal vivo, sulla maggiore occupazione di suolo pubblico, ecc. Infrazioni per le quali scatta automaticamente l’avvio del procedimento che può anche portare alla chiusura temporanea dell’attività.
Nonostante ciò, il provvedimento in luglio è stato sospeso a seguito di un accordo sottoscritto con il gestore, che si impegnava a rispettare gli orari e ad attuare misure volte a contenere l’impatto dell’attività. Tale accordo, comunicato anche ai cittadini, avrebbe potuto porre le basi per garantire la compatibilità tra pubblico esercizio e residenza, almeno andava in questa direzione. Nulla è avvenuto, anzi ancora sanzioni e nessun riscontro da parte dei titolari del Fusion. A questo punto si è dovuto applicare il provvedimento di sospensione.
Un parallelo con via Gallucci risulta poi per lo meno improprio. E non solo perchè ogni contesto ha proprie peculiarità, ma anche perchè i gestori di Via Gallucci hanno mostrato un grado di collaborazione importante e, in ogni caso, non hanno mai violato le disposizione sugli orari di chiusura (comunque ridotti nel tempo) e le prescrizioni adottate.
Non abbiamo cambiato politica -conclude l’assessore- puntiamo sempre ad avere attività commerciali vivaci in centro storico, ma rimanendo nelle regole e soprattutto cercando di valorizzare la disponibilità e lo spirito di collaborazione tra i diversi soggetti interessati”.
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