09/12/2006

MODENA PRESTA A ROMA DUE TACCUINI DI PIRANESI

Esposti per la prima volta al Museo del Corso fino al 25 febbraio. Dono di Giuseppe Campori e proprietà del Comune, sono conservati in deposito alla Biblioteca Estense.
Due preziosi taccuini dell’architetto Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), donati da Giuseppe Campori al Comune di Modena e in deposito alla Biblioteca Estense, sono usciti per la prima volta dal Palazzo dei musei per essere esposti nella mostra “La Roma di Piranesi: la città del Settecento nelle Grandi Vedute”, aperta al Museo del Corso di Roma fino al 25 febbraio.
Il primo dei due taccuini presenta alcuni schizzi preparatori per le vedute di Roma, risalenti forse agli anni 1740-1750, mentre il secondo propone, tra l’altro, studi di figure realizzati da Francesco, uno dei figli dell’architetto.
Dopo un primo periodo di studio a Venezia, Giovanni Battista Piranesi si trasferì nel 1740 a Roma, dove rimase fino alla morte, salvo occasionali soggiorni di pochi mesi a Napoli, Venezia, Pompei, Ercolano e Paestum. L’interesse per la topografia e il mondo antico costituirono lo stimolo maggiore alla creazione della sua ricchissima opera grafica. Con la celebrazione dell’arte romana, Piranesi svolse un ruolo di grande rilievo per l’evoluzione del neoclassicismo e il suo tipo di veduta, ricca di effetti pittoreschi, rimase a lungo ineguagliata.


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