Lo ha chiesto il consigliere indipendente Achille Caropreso. Il Sindaco: "la responsabilità generale è dell'assessore Romagnoli, poi vi sono i progetti specifici".
“Chi è il referente per le problematiche inerenti i tempi ed orari della città: l’assessore con specifica delega, l’assessore alla salute e pari opportunità o il Centro documentazione donna?” La domanda è stata posta dal consigliere indipendente Achille Caropreso in relazione al convegno “Tempo permettendo”, promosso dal Centro documentazione donna nel settembre scorso, con il sostegno dell’assessorato alle pari opportunità del Comune di Modena.
Nella sua interrogazione, il consigliere Caropreso si dice sorpreso del mancato coinvolgimento dell’assessore che ha delega specifica al problema dell’armonizzazione dei tempi e degli orari della città, e chiede al Sindaco quale sia il referente della giunta per queste problematiche.
La risposta, in accordo col consigliere, è stata fornita direttamente dal Sindaco nel corso della seduta di ieri della Commissione servizi presieduta da Giorgio Prampolini.
Il Sindaco ha ribadito che la delega relativa a “tempi ed orari della città” è dell’assessore Elisa Romagnoli, che ha il compito di promuovere iniziative e politiche sulla materia generale, ma anche di coordinare l’azione di altri assessorati che in momenti specifici possono a loro volta occuparsi del tema. “L’organizzazione dei tempi e degli orari della città -ha detto il Sindaco- è infatti materia trasversale a quasi tutti gli assessorati del Comune, e non è nemmeno l’unico caso, basti pensare alla sicurezza stradale (che riguarda sicuramente almeno tre deleghe: la mobilità, la polizia municipale e la salute), ma si potrebbe proseguire anche con le opere pubbliche, piuttosto che i trasporti o le attività commerciali.
Nel caso specifico del convegno, si parlava di tempi ed orari in una lettura di genere e perciò in funzione soprattutto del ruolo delle donne. Di conseguenza -ha concluso il Sindaco- si è ritenuto che l’interesse prevalente fosse quello dell’assessorato alle pari opportunità, che ha poi seguito e sostenuto i lavori del convegno”.
“Avevo capito che la scelta era dettata da motivazioni organizzative -ha affermato in sede di replica il consigliere Caropreso- ma per evitare confusioni e per probabili interventi futuri nel merito di un tema che considero di grande importanza, volevo che venisse confermato ufficialmente il ruolo dell’assessorato ai “tempi ed orari” della città. Il Sindaco ha fugato molti dubbi e quindi mi ritengo soddisfatto della risposta”.
Con la risposta all’interrogazione del consigliere Caropreso, si è di fatto dato corso ad una possibilità prevista dal regolamento sulle attività del Consiglio Comunale: l’eventualità, appunto, di rispondere alle interrogazioni nel corso delle riunioni di commissione. “Potrebbe essere un contributo importante allo snellimento dei lavori del Consiglio -ha sottolineato Giorgio Prampolini, Presidente della commissione servizi- garantendo al contempo risposte più celeri e puntuali alle istanze dei consiglieri”.
Nella sua interrogazione, il consigliere Caropreso si dice sorpreso del mancato coinvolgimento dell’assessore che ha delega specifica al problema dell’armonizzazione dei tempi e degli orari della città, e chiede al Sindaco quale sia il referente della giunta per queste problematiche.
La risposta, in accordo col consigliere, è stata fornita direttamente dal Sindaco nel corso della seduta di ieri della Commissione servizi presieduta da Giorgio Prampolini.
Il Sindaco ha ribadito che la delega relativa a “tempi ed orari della città” è dell’assessore Elisa Romagnoli, che ha il compito di promuovere iniziative e politiche sulla materia generale, ma anche di coordinare l’azione di altri assessorati che in momenti specifici possono a loro volta occuparsi del tema. “L’organizzazione dei tempi e degli orari della città -ha detto il Sindaco- è infatti materia trasversale a quasi tutti gli assessorati del Comune, e non è nemmeno l’unico caso, basti pensare alla sicurezza stradale (che riguarda sicuramente almeno tre deleghe: la mobilità, la polizia municipale e la salute), ma si potrebbe proseguire anche con le opere pubbliche, piuttosto che i trasporti o le attività commerciali.
Nel caso specifico del convegno, si parlava di tempi ed orari in una lettura di genere e perciò in funzione soprattutto del ruolo delle donne. Di conseguenza -ha concluso il Sindaco- si è ritenuto che l’interesse prevalente fosse quello dell’assessorato alle pari opportunità, che ha poi seguito e sostenuto i lavori del convegno”.
“Avevo capito che la scelta era dettata da motivazioni organizzative -ha affermato in sede di replica il consigliere Caropreso- ma per evitare confusioni e per probabili interventi futuri nel merito di un tema che considero di grande importanza, volevo che venisse confermato ufficialmente il ruolo dell’assessorato ai “tempi ed orari” della città. Il Sindaco ha fugato molti dubbi e quindi mi ritengo soddisfatto della risposta”.
Con la risposta all’interrogazione del consigliere Caropreso, si è di fatto dato corso ad una possibilità prevista dal regolamento sulle attività del Consiglio Comunale: l’eventualità, appunto, di rispondere alle interrogazioni nel corso delle riunioni di commissione. “Potrebbe essere un contributo importante allo snellimento dei lavori del Consiglio -ha sottolineato Giorgio Prampolini, Presidente della commissione servizi- garantendo al contempo risposte più celeri e puntuali alle istanze dei consiglieri”.
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