Daniele Sitta interviene in merito alle notizie riportate dalla stampa nei giorni scorsi
In merito alle notizie riportate dalla stampa relative alla situazione della zona Tempio-Stazione, si trasmette un intervento dell’assessore alla Programmazione e Gestione del territorio Daniele Sitta.
“Ho letto con attenzione l’intervento, certamente capace di considerazioni nuove e interessanti, di Andrea De Pietri che torna, a ragione, sul tema del risanamento del quartiere Tempio-Stazione. Voglio subito assicurare l’amico Andrea De Pietri, e con lui i residenti della zona, che come Comune non siamo sordi al suo grido d’allarme. Non si può e non si deve essere sordi quando i problemi sollevati sono reali. De Pietri conosce gli interventi avviati dall’Amministrazione in punti critici della zona che, seppur limitrofi all’area in oggetto, hanno una incidenza rilevante anche sulla situazione specifica della Stazione –Tempio.
Mi riferisco all’ Erre-Nord, oggetto di un intervento di riqualificazione che sta vedendo l’Amministrazione, in collaborazione con altri Enti, impegnata nell’acquisto di parte dello stabile al fine di un’opera di recupero edilizio dello stesso, ma soprattutto di inserire funzioni e tipologie di famiglie tali da modificare la situazione di degrado sociale che oggi lo caratterizza.
Altri importanti contenitori saranno oggetto, a breve, di interventi di recupero. Ricordo, in questo senso i prossimi cantieri dalla Manifattura Tabacchi che diventerà la porta di ingresso alla città storica dalla Stazione o, ancora, tutta l’area nord di Paolo Ferrari; interventi (Ex Acciaierie, Museo Casa Natale Enzo Ferrari, ecc.) che riqualificheranno l’intera zona.
In questa zona, come nell’area dei viali fino a piazzale Natale Bruni (come è avvenuto recentemente per le aree intorno alla Stazione) si sta procedendo con una corposa serie di interventi sulle strade, marciapiedi e parcheggi che porteranno ad un assetto certamente più ordinato e qualificato dell’intero sistema viario. Il tutto per assicurare maggiore ordine, più funzionalità e gradevolezza alle infrastrutture a raso, condizioni indispensabili per sostanziare nuove risposte alla giusta domandi di ordine e bellezza.
Tutto fatto, dunque? Assolutamente no.
Le cose denunciate da De Pietri ci sono tutte e pesano sulla zona come macigni.
Nei pressi del Tempio c’è una eccessiva concentrazione di alloggi in cattivo stato manutentivo, con la tendenza dei proprietari a non intervenire per la loro qualificazione. Appare evidente che per molti di essi la ragione primaria dell’investimento realizzato non è certo quello della riqualificazione, ma di far cassa, magari rivendendo senza riserve, o affittando edifici degradati a fasce sociali deboli, a cominciare dagli immigrati extracomunitari.
De Pietri sa benissimo che non è semplice intervenire sulle scelte e sui comportamenti dei privati nella gestione del loro patrimonio edilizio.
Valorizzare, come stiamo facendo, le aree di prossimità e più in generale l’ambiente urbano con cui relazionano, sono certo che coinvolgerà anche i privati nel comune obiettivo e interesse di procedere senza indugio in direzione di un complessivo progetto di recupero e qualificazione.
Credo anche che, dopo gli ottimi risultati conseguiti in Pomposa ai quali, ci auguriamo, di poter aggiungere al più presto anche quelli del piano di valorizzazione di via Saragozza, il terzo progetto debba essere quello della zona del Tempio.
Posso assicurare che lavoreremo fin da ora a questo obiettivo agendo in sinergia progettuale ed operativa con le categorie interessate, così come con i diversi settori dell’Amministrazione comunale, a cominciare dagli assessorati agli Interventi economici e al Centro storico. È poi bene ricordare che la Circoscrizione Centro storico è già da tempo particolarmente impegnata in una articolata azione di valorizzazione delle opportunità relazionali e dei luoghi di socializzazione, con un forte coinvolgimento dei cittadini della zona”.
“Ho letto con attenzione l’intervento, certamente capace di considerazioni nuove e interessanti, di Andrea De Pietri che torna, a ragione, sul tema del risanamento del quartiere Tempio-Stazione. Voglio subito assicurare l’amico Andrea De Pietri, e con lui i residenti della zona, che come Comune non siamo sordi al suo grido d’allarme. Non si può e non si deve essere sordi quando i problemi sollevati sono reali. De Pietri conosce gli interventi avviati dall’Amministrazione in punti critici della zona che, seppur limitrofi all’area in oggetto, hanno una incidenza rilevante anche sulla situazione specifica della Stazione –Tempio.
Mi riferisco all’ Erre-Nord, oggetto di un intervento di riqualificazione che sta vedendo l’Amministrazione, in collaborazione con altri Enti, impegnata nell’acquisto di parte dello stabile al fine di un’opera di recupero edilizio dello stesso, ma soprattutto di inserire funzioni e tipologie di famiglie tali da modificare la situazione di degrado sociale che oggi lo caratterizza.
Altri importanti contenitori saranno oggetto, a breve, di interventi di recupero. Ricordo, in questo senso i prossimi cantieri dalla Manifattura Tabacchi che diventerà la porta di ingresso alla città storica dalla Stazione o, ancora, tutta l’area nord di Paolo Ferrari; interventi (Ex Acciaierie, Museo Casa Natale Enzo Ferrari, ecc.) che riqualificheranno l’intera zona.
In questa zona, come nell’area dei viali fino a piazzale Natale Bruni (come è avvenuto recentemente per le aree intorno alla Stazione) si sta procedendo con una corposa serie di interventi sulle strade, marciapiedi e parcheggi che porteranno ad un assetto certamente più ordinato e qualificato dell’intero sistema viario. Il tutto per assicurare maggiore ordine, più funzionalità e gradevolezza alle infrastrutture a raso, condizioni indispensabili per sostanziare nuove risposte alla giusta domandi di ordine e bellezza.
Tutto fatto, dunque? Assolutamente no.
Le cose denunciate da De Pietri ci sono tutte e pesano sulla zona come macigni.
Nei pressi del Tempio c’è una eccessiva concentrazione di alloggi in cattivo stato manutentivo, con la tendenza dei proprietari a non intervenire per la loro qualificazione. Appare evidente che per molti di essi la ragione primaria dell’investimento realizzato non è certo quello della riqualificazione, ma di far cassa, magari rivendendo senza riserve, o affittando edifici degradati a fasce sociali deboli, a cominciare dagli immigrati extracomunitari.
De Pietri sa benissimo che non è semplice intervenire sulle scelte e sui comportamenti dei privati nella gestione del loro patrimonio edilizio.
Valorizzare, come stiamo facendo, le aree di prossimità e più in generale l’ambiente urbano con cui relazionano, sono certo che coinvolgerà anche i privati nel comune obiettivo e interesse di procedere senza indugio in direzione di un complessivo progetto di recupero e qualificazione.
Credo anche che, dopo gli ottimi risultati conseguiti in Pomposa ai quali, ci auguriamo, di poter aggiungere al più presto anche quelli del piano di valorizzazione di via Saragozza, il terzo progetto debba essere quello della zona del Tempio.
Posso assicurare che lavoreremo fin da ora a questo obiettivo agendo in sinergia progettuale ed operativa con le categorie interessate, così come con i diversi settori dell’Amministrazione comunale, a cominciare dagli assessorati agli Interventi economici e al Centro storico. È poi bene ricordare che la Circoscrizione Centro storico è già da tempo particolarmente impegnata in una articolata azione di valorizzazione delle opportunità relazionali e dei luoghi di socializzazione, con un forte coinvolgimento dei cittadini della zona”.
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