Premetto che rimando ad un successivo intervento una riflessione più ampia e non affrettata sulle questioni che riguardano lo sviluppo di una realtà economica avanzata e di qualità come quella di Modena. Anche perché il contributo portato dal Presidente di Confindustria, mi pare volesse sollecitare un confronto con queste caratteristiche e quindi sulla necessità di un ulteriore sforzo nell’innovazione e nella capacità competitiva. Per ora mi voglio limitare ad esprimere una opinione sul punto della qualificazione degli enti di promozione e nello specifico su PROMO.<br />L’obiettivo di semplificare ed unificare è giusto e condivisibile, ma non si può generalizzare rispetto ad organismi ed enti che hanno compiti completamente diversi fra di loro: ad esempio, un ente di formazione non fa la promozione del turismo o dei pacchetti commerciali. <br />In ogni caso, sempre per stare all’esempio, ben vengano sia una semplificazione nel campo della formazione (anche perché come si sa l’Unione europea non ci darà più molte risorse), sia la proposta di un unico centro per l’offerta e la promozione turistica. Quindi pieno accordo anche perché Democenter, dopo il lavoro di unificazione con l’ex-Sipe, sia il centro unico per l’innovazione tecnologica e il suo trasferimento. <br />Così come ci vuole uno strumento di sostegno per la presenza all’estero delle imprese, che ne promuova l’internazionalizzazione e l’attività di ingresso e presenza nei nuovi e vecchi mercati. Se c’è PROMEC che svolge questa funzione, è necessario confermarla e qualificarla ulteriormente.<br />Tutto questo, però, non può significare che PROMO sia superata e che non serva più. Questo giudizio non corrisponde all’ottimo lavoro che sta svolgendo e all’apprezzamento che hanno le sue iniziative e le sue attività, ma soprattutto Modena e la sua economia hanno bisogno di una Agenzia per la promozione dello sviluppo delle imprese sul territorio, come strumento di intervento in cui le Istituzioni locali (cui spetta il ruolo di indirizzo e di programmazione delle scelte generali per le comunità), la Camera di Commercio (ente con specifiche funzioni previste dalla legge ed espressione del mondo economico) e le associazioni di categoria condividano non solo le strategie e le scelte ma anche la loro traduzione operativa. Il tema è caso mai come rilanciare ed aggiornare questo ruolo di PROMO, potenziandone la funzione di fronte ai cambiamenti in atto, e su questo Comune, Provincia e Camera di Commercio, insieme a tutte le organizzazioni economiche e sindacali, possono allargare il confronto e cercare nuove convergenze.<br /><br />Roberto Guerzoni <br />assessore all’innovazione e promozione del sistema locale
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