18/10/2006

"CONSIGLIO NEI PRESSI DELLA MOSCHEA, LAICITÀ RISPETTATA"

Simona Arletti risponde in Consiglio ad un'interrogazione di Flori (Modena a Colori)
“Non ravviso alcun episodio di laicità tradita, perché il Consiglio della Circoscrizione 4 si è svolto all'’interno di un locale attiguo alla moschea e non all’interno della moschea stessa. Solo i consiglieri che hanno voluto hanno potuto prima del Consiglio visitare il luogo di culto. Il Consiglio non si è quindi svolto in un luogo di culto. Si è svolto nelle vicinanze di un luogo di culto, nel pieno rispetto dei principi di laicità, di approfondimento della conoscenza di realtà diverse, di sviluppo della partecipazione, che hanno indotto il Consiglio della Circoscrizione 4 a sedute itineranti – approfittando in modo originale dell’inagibilità del Centro Civico dovuto a lavori di ristrutturazione: basti ricordare la seduta alla Comunità La Barca, quella nelle Fonderie, quella dell’aula didattica di Marzaglia”.
L’assessore al Decentramento Simona Arletti ha risposto così all’interrogazione con cui Baldo Flori (Modena a Colori) chiedeva, in riferimento alla convocazione del Consiglio della Circoscrizione 4 in un locale attiguo alla Moschea di Baggiovara, “se la convocazione di un Consiglio di Circoscrizione in un luogo di culto è compatibile con la linea di laicità delle Istituzioni sostenuta fino ad un recente passato dalla Giunta comunale di Modena”.
Flori ha rinunciato ad illustrare l’interrogazione e a replicare all’assessore, sottolineando che “in questo modo l’amministrazione ha tutto il tempo di veicolare il pensiero unico senza ostacoli e riesco a dare spazio alla presidenza del Consiglio comunale per risparmiare tempo e mettere in discussione più interrogazioni”.
Nel documento Flori dichiarava di essere “interessato a capire se a partire da questa vicenda ci troviamo di fronte ad un cambiamento di linea rispetto alla tradizionale posizione di laicità della Amministrazione comunale di Modena”, sottolineando che “la convocazione di un Consiglio di Circoscrizione all’interno di una Moschea sembra ribaltare questa linea sempre riaffermata, in quanto , ancora una volta in ossequio ad un nuovo pluralismo religioso derivante da una società multiculturale, si costringono addirittura gli stessi Consiglieri ad esercitare le loro funzioni in una sede caratterizzata solo dall’esercizio di un determinato credo religioso, nel caso specifico dalla religione musulmana”.
Simona Arletti ha proseguito ricordando che “d’altronde, nessuno si è mai lamentato delle diverse assemblee circoscrizionali, legate al progetto di Bilancio Partecipativo, svoltesi in locali attigui ad alcune parrocchie. E’ vero che non si trattava di Consigli, ma erano sempre incontri convocati dalla Circoscrizione e con la presenza del Presidente e di Assessori dell’Amministrazione. Nel caso delle parrocchie, così come in quello della moschea, le sedute si sono sempre svolte in locali attigui ai luoghi di culto, nel pieno rispetto dei principi di laicità su cui si basano tutti i livelli istituzionali dell’Amministrazione e si ispirano alla nostra Costituzione (in particolare art.3,7)”.

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