03/09/2005

TAVOLE IN PIAZZA PER SCOPRIRE I SAPORI EBRAICI

Domenica 4 settembre Giornata europea con degustazioni, danze, libri, iniziative per bambini e una mostra di Emanuele Luzzati in sinagoga sulle feste della tradizione
Tavole apparecchiate con specialità gastronomiche, degustazioni di dolci, ma anche presentazione di libri, conversazioni, danze e letture e laboratori per bambini sono gli ingredienti della sesta Giornata europea della cultura ebraica, che si celebra anche a Modena, in piazza Mazzini, domenica 4 settembre. L'iniziativa, promossa dalla Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e dall'assessorato alla Cultura del Comune, è dedicata quest'anno a 'Saperi e sapori: la cucina nella tradizione ebraica' e si svolge in contemporanea in 26 paesi europei e in oltre 40 località italiane. La manifestazione si avvale del sostegno della Banca popolare dell'Emilia Romagna, di Ras, di Ascom Confcommercio e della Famiglia artigiana modenese. Dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30 si può visitare in sinagoga la mostra 'Le feste ebraiche' con tavole di Emanuele Luzzati. Alle 10.30 viene presentato il volume 'Saperi e sapori: la cucina nella tradizione ebraica' con cinquanta ricette della tradizione e un'ampia introduzione di Luisa Modena sull'alimentazione e la cucina nella tradizione ebraica. Alle 11, sempre in sinagoga, Adolfo Lattes affronta il tema 'Alimentazione e medicina popolare nel Talmud'. Alle 10, in piazza Mazzini, vengono apparecchiate tavole per le feste di Shabbat (sabato), Rosh ha-shanà (capo d'anno) e Pesach (Pasqua), mentre dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 Micol Bemporad propone letture e animazioni per bambini. Alle 10.30 e, nel pomeriggio, a partire dalle 17 Terra di danza organizza un laboratorio di balli ebraici. Alle 16, sempre in piazza, si possono degustare dolci a cura dell'agriturismo Aggazzotti, mentre per l'intera giornata si può visitare la libreria allestita dalla Nuova Tarantola. 'Il cibo, nella nostra tradizione, riveste una grande importanza ' spiega Sandra Eckert, presidente della Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia - perché attraverso di esso le madri ebree tramandano gli usi familiari ai figli e quindi le ricette passano di generazione in generazione, arricchendo così il significato delle riunioni familiari in occasioni delle ricorrenze festive, primo fra tutte, lo Shabbat'. La presenza ebraica a Modena si fa risalire al secolo XI, anche se i primi documenti ufficiali sono del 1393, quando si stabilirono in città alcuni prestatori provenienti da Perugia, Rimini e Fermo. Con il trasferimento della corte estense da Ferrara a Modena, nel 1598, molti ebrei seguirono i duchi e la comunità raggiunse le mille persone. Nell'area di piazza Mazzini, dove nel 1638 fu istituito il ghetto, erano aperte tre sinagoghe ' una di rito italiano, una di rito tedesco e una di rito spagnolo ' e una famosa scuola di studi ebraici e cabalistici. Fu solo con l'annessione di Modena al Regno d'Italia, nel 1861, che per gli ebrei iniziò il periodo dell'emancipazione. In quell'anno la comunità contava ancora mille persone, che si ridussero a 474 nel 1931, a 185 nel 1945. Gli iscritti alla comunità modenese sono oggi 64.

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