14/06/2005

MODENA RICORDA ALLEGRETTI, AVVOCATO CHE AMAVA LA POESIA

Sabato 18 giugno rievocazione e mostra su uno dei personaggi più noti della vita cittadina del secondo dopoguerra. In internet la sua biblioteca di 6 mila volumi
Avvocato e poeta, antifascista e uomo politico, Franco Allegretti è stato tra i fondatori dell'Associazione amici dell'arte e uno dei personaggi più importanti della vita culturale cittadina del secondo dopoguerra. A 25 anni dalla morte, avvenuta a Modena nel 1980 all'età di 65 anni, la sua figura sarà ricordata sabato 18 giugno alle 16.30, nella Sala dell'oratorio del Palazzo dei Musei, dal Comune, dall'Associazione Amici dell'arte e dalla biblioteca Poletti. L'incontro, introdotto da Meris Bellei, direttrice del Servizio biblioteche del Comune, e da Aldo Mariani, presidente dell'Associazione amici dell'arte Franco Allegretti, prevede interventi del sindaco di Modena Giorgio Pighi, del docente di Estetica Emilio Mattioli e della Soprintendente ai beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna Rosaria Campioni. Interverranno inoltre la bibliotecaria Carla Barbieri, il critico d'arte e archivista Mario Bertoni e il collaboratore della Poletti Stefano Bulgarelli, curatore della mostra 'Carissimo avvocato: documenti dell'archivio della Saletta del Caffè Nazionale (1947-1977)', che sarà inaugurata al termine dell'incontro al Caffè dell'orologio, in piazzetta delle Ova, dove resterà aperta fino al 15 luglio (chiuso il martedì). Appassionato di letteratura (nel 1939 pubblicò da Guanda la raccolta di poesie 'Avevo scoperto il fuoco'), Allegretti svolse anche un'intesa attività politica. Partecipò ai gruppi clandestini dell'antifascismo democratico alla vigilia della seconda guerra mondiale aderendo al Partito d'azione assieme al fratello Mario, che venne ucciso il 10 aprile 1945 nella battaglia per la difesa del Monte Santa Giulia. L'attività politica dell'avvocato proseguì nel primo dopoguerra con la militanza nel Partito d'azione e, in seguito, con l'adesione al Partito socialdemocratico, nelle cui liste venne eletto consigliere comunale a Modena nel 1956. Alla morte di Allegretti i 6 mila volumi della sua biblioteca vennero donati al Comune di Modena e suddivisi tra le biblioteche Poletti e Delfini. Ora, sul sito www.comune.modena./biblioteche/allegretti, l'elenco dei volumi si può consultare assieme alle lettere scritte da artisti e critici di fama internazionale, a lui pervenute come presidente dell'Associazione degli amici dell'arte. L'Associazione, che dalla sala al piano superiore del Caffè Nazionale, in cui svolse la prima mostra nel dicembre del 1947, sarebbe stata poi sempre ricordata come la Saletta degli amici dell'arte, svolse un ruolo fondamentale nel rendere fruibile a Modena l'arte italiana contemporanea. L'Associazione, che alcuni mesi dopo la morte di Franco Allegretti prese il suo nome, continua ancora la sua attività di promozione culturale, pur avendo da decenni cessato le attività espositive.

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