Monticelli risponde a Tesauro (Verdi) sui fatti del 1 maggio a Cognento
'L'apposizione di mezzi coercitivi alla persona che lo scorso 1 maggio era stata individuata mentre effettuava volantinaggio a Cognento nel corso di una funzione religiosa si è resa necessaria in seguito ad una colluttazione durante la fase di identificazione'. Lo ha ricordato nel corso del Consiglio comunale l'assessore alla Polizia Municipale Gualtiero Monticelli, rispondendo ad una interrogazione di Mauro Tesauro (Verdi) in cui si chiedeva se la prassi fosse 'coerente con le norme vigenti' e se fosse ritenuta 'consona con le tradizioni di civiltà di questa città'. L'assessore, ricostruendo i fatti, ha ricordato che due operatori di Polizia Municipale a Cognento avevano scorto una persona 'mentre effettuava un volantinaggio sulle auto in sosta per pubblicizzare la sua attività di orologiaio'. Dopo aver fatto presente che 'l'attività non era consentita ai sensi dell'art. 15 comma 2 del regolamento per la pubblicità', la persona 'ha mandato a quel paese gli operatori di Polizia Municipale'. Monticelli ha aggiunto che in seguito al rifiuto di declinare la generalità era necessario accompagnare la persona in ufficio per l'identificazione: 'ha opposto resistenza e si è arrivati ad una colluttazione, in conseguenza della quale sono stati applicati mezzi coercitivi per impedire la fuga, in attesa che sopraggiungesse un veicolo di servizio idoneo per il suo trasporto al Comando. Una volta proceduto all'identificazione, la persona è stata immediatamente rilasciata'. L'assessore ha sottolineato che 'la tradizione di civiltà comporta che le persone a cui vengono semplicemente richieste le generalità da parte degli operatori di Polizia, le forniscano senza indugio, evitando di assumere comportamenti inutilmente ostruzionistici e lesivi della dignità e del decoro della Polizia Municipale, oltre che della Amministrazione Comunale di appartenenza'. Monticelli ha aggiunto che in seguito all'episodio è scattata la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, nonché una denuncia di parte per calunnia da uno degli agenti coinvolti: 'la denuncia di parte potrebbe essere ritirata ' ha dichiarato Monticelli - nel caso in cui la persona riconosca pubblicamente il proprio errore'. Infine, l'assessore ha sottolineato come 'nell'ultimo anno si siano registrati 15 casi di atteggiamenti di resistenza a pubblico ufficiale nei confronti di agenti di Polizia Municipale, in alcuni casi con danni fisici, fortunatamente lievi. Mi domando - ha concluso ' perché, nonostante questi episodi, nessuno si chieda che cosa sia possibile fare per difendere gli agenti che sono chiamati a tutelare la cittadinanza'.
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