02/06/2005

L'OSPEDALE DEL FUTURO RICCO DI TECNOLOGIA E UMANITA'

Sintesi dell'intervento del Sindaco Giorgio Pighi alla cerimonia inaugurale del nuovo ospedale civile S. Agostino-Estense.
Eccoci finalmente' eccoci pronti ad inaugurare una di quelle opere che caratterizzano la vita di una comunità per i decenni a seguire. Siamo pronti ad inaugurare, ma soprattutto siamo pronti ad aprire: nei prossimi giorni si trasferiranno i primi reparti e l'ospedale del futuro inizierà la propria attività. L'ospedale del futuro perché ricco di tecnologia, perché dotato delle attrezzature più moderne, ma soprattutto perché dovrà essere capace (e per questo è stato progettato e realizzato) di affrontare la malattia e la cura nella completezza della persona umana: curare e restituire benessere, tecnica ed umanità, massima capacità di intervenire nell'emergenza e lungimiranza nel programmare la prevenzione. La struttura c'è. Vedrete, è molto bella e funzionale. Ora, però, tocca alle donne ed agli uomini riempirla di contenuti veri. Tocca agli amministratori, ai medici, agli infermieri, al personale tutto far si che possa proseguire la storia tutta modenese ed emiliano romagnola di una sanità efficiente, efficace, ma soprattutto amica, vicina alle persone. Anche per questo non sono stati forzati i tempi dell'inaugurazione: non avevamo bisogno di farci belli'ma abbiamo ben presente, invece, la necessità di consegnare alla città ed alla provincia una struttura di eccellenza già pienamente funzionante, in grado di interagire con il resto della rete sanitaria, in grado di fornire risposte concrete ai bisogni concreti dei cittadini. ' la stessa scelta di inaugurarlo proprio oggi, Festa Nazionale della Repubblica, non è casuale e devo dire di aver anche insistito perché fosse questa la giornata della consegna del nuovo ospedale alla cittadinanza. Oggi è il giorno della Repubblica, della Costituzione, dei diritti, ed uno dei diritti fondamentali che debbono essere garantiti è quello alla salute, nell'ambito del servizio pubblico, in una prospettiva di universalità dell'offerta. Il nuovo Ospedale di Modena è stato fortemente voluto dalle istituzioni locali e in primo luogo dalla città di Modena. Ricordo infatti come l'atto che diede l'avvio alla progettazione sia stato proprio una delibera del Consiglio Comunale di Modena nell'ormai lontano 1989. Atto che vide un'ampia convergenza delle forze politiche della città: venne votato all'unanimità e impegnò l'Amministrazione Comunale a concorrere al finanziamento. 'è' stato progettato e realizzato per subentrare a due edifici di grande interesse e pregio notevole dal punto di vista storico-artistico, ma ormai inidonei, sul piano strutturale e logistico, a consentire adeguati livelli di comfort per i degenti e qualità lavorativa per il personale. Inoltre, sarebbe risultato impossibile un ulteriore sviluppo delle tecnologie, condizione che invece si ritiene ormai indispensabile per garantire una buona sanità: buona perché efficace, ma anche perché poco invasiva, perché si esprime nei tempi giusti, riducendo al minimo i disagi per i degenti e chi li deve assistere. Sottolineo che l'inadeguatezza era solo strutturale ed in aperta contraddizione da un lato con la grande tradizione della scuola medica del S.Agostino, e dall'altro con la sicura professionalità degli operatori. Medici, infermieri e tecnici sui quali i modenesi potranno comunque ancora contare, ma in una struttura finalmente moderna ed efficiente, all'altezza delle aspettative della nostra collettività. Una nuova, grande struttura ospedaliera in grado di offrire le più aggiornate opportunità di cura ai cittadini di una vasta area territoriale, ben al di là dei confini provinciali, in ciò giovandosi della forte integrazione funzionale con l'altra eccellenza della città, l'ospedale Policlinico dell'Azienda ospedaliero-universitaria, e della collaborazione didattica e scientifica della stessa Università di Modena e Reggio attraverso la nostra prestigiosa facoltà di medicina. Chiudo con un doveroso e particolarmente sentito ringraziamento a tutti color che in questi lunghi anni si sono adoperati per raggiungere questo importante risultato: ai sindaci Rinaldi, Bastico, Barbolini e al compianto Beccaria. Ancora, ai presidenti della regione e agli assessori regionali alla sanità, a tutto il management dell'azienda Usl succedutosi negli anni, ed in particolar modo agli attuali direttore generale, direttore sanitario e direttore di presidio, qui presenti. Un particolare ringraziamento va poi a tutto il personale sanitario e tecnico che nei prossimi giorni dovrà attuare il vero lavoro di trasferimento delle attività e dei pazienti, nonché a tutte le imprese, ai lavoratori, ai tecnici e ai progettisti che si sono adoperati per la realizzazione. Modena vi è riconoscente.

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