""SOLUZIONE SBAGLIATA PER UN PROBLEMA REALE""

'Ovviamente non conosco le situazioni specifiche delle persone e delle famiglie coinvolte in questa vicenda e di conseguenza non posso in alcun modo esprimere valutazioni sulla loro condizione abitativa. La prima impressione è che non si siano mai nemmeno rivolte ai servizi sociali del Comune di Modena, quindi neanche in via ipotetica si può tentare di valutare se abbiano o meno i requisiti per presentare domanda di assistenza sul piano abitativo. Data la delicatezza della situazione, non vorrei aggiungere altro nello specifico in attesa di poter disporre di maggiori informazioni. In generale, ricordo comunque che le politiche sociali e per la casa del Comune di Modena rispondo a regole ben definite: contributi ed eventuali assegnazioni di alloggi avvengono sulla base di criteri improntati alla trasparenza ed a fattori di valutazione che non lasciano spazio ad alcun tipo di pressione o di corsie preferenziali. Non è quindi con gli atti di forza che si può pensare di attenere risultati concreti in tal senso. Il Comune di Modena è impegnato da sempre sul fronte dell'emergenza abitativa, garantendo da un lato tempestività di intervento nelle situazioni più critiche e dall'altro programmi di sviluppo in grado di fornire risposte a media e lunga scadenza. Sappiamo anche della necessità di dover fare di più per le fasce deboli della popolazione ed anche per governare un mercato dell'affitto che spesso pone le famiglie in difficoltà di fronte a costi insostenibili. Con la Regione stiamo fornendo risposte concrete a migliaia di famiglie con i contributi all'affitto e stiamo lavorando, insieme alle organizzazioni sindacali ed alle associazioni dei proprietari, per attivare l'Agenzia per la casa e per trovare soluzioni adeguate all'emergenza sfratti. Rimane il dato generale di esigenze che crescono e di risorse che diminuiscono per effetto di politiche nazionali sbagliate e poco lungimiranti.'