Approvato un Ordine del Giorno della maggioranza sul Patto Civile di Solidarietà
Il Consiglio comunale si impegnerà a chiedere l'intervento del Parlamento 'ad approvare quanto prima una legge che introduca nel nostro ordinamento l'istituto del Patto Civile di Solidarietà, superando così l'anomalia italiana e dando una concreta risposta ai ripetuti inviti dell'Unione Europea'. Allo stesso tempo, la Giunta comunale di Modena realizzerà un'indagine conoscitiva sulle condizioni delle coppie di fatto presenti sul territorio del Comune 'per individuarne le problematiche, evidenziarne i bisogni e le esigenze, con l'obiettivo di approfondire la percezione sociale del fenomeno anche dal punto di vista dell'orientamento sessuale'. Lo ha stabilito il Consiglio comunale con un Ordine del Giorno presentato dalla maggioranza (escluse Margherita e Udeur) relativa ai Pacs ' i Patti Civili di Solidarietà - approvato con i voti di Ds, Prc, Verdi, Società Civile, Sdi, l'astensione di Modena a Colori e il voto contrario di Forza Italia, Udc, Lega Nord, Alleanza Nazionale, Margherita e Udeur. Il documento ribadisce che 'il fenomeno delle coppie di fatto trova un sicuro fondamento costituzionale nell'articolo 2 della Costituzione italiana, che 'riconosce e garantisce diritti inviolabili dell'uomo' (') 'nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità' e che 'il riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto non si pone in conflitto con l'art. 29 della Costituzione il quale, nel riconoscere 'i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio' non esclude il sorgere o l'esistenza di formazioni sociali previste e tutelate dall'art. 2 della Costituzione'. Nel corso della seduta il consiglio ha quindi respinto altri tre Ordini del Giorno sullo stesso tema presentati rispettivamente da Margherita e Udeur, da Modena a Colori e da Alleanza Nazionale, con differenze sostanziali nelle premesse rispetto all'Ordine del Giorno della maggioranza. Nel dettaglio, l'Ordine del Giorno della Margherita e Udeur ' respinto con i voti contrari della maggioranza e Modena a Colori, con quelli favorevoli dell'opposizione, Margherita e Udeur e con l'astensione del Sindaco Giorgio Pighi ' nelle premesse giudicava 'non opportuno inserire nel sistema normativo un nuovo statuto relazionale, che rischierebbe di confondersi o di inficiare il diritto familiare, istituendo una sorta di matrimonio declassato' giudicando quindi 'improprio equiparare o assimilare alla famiglia fondata sul matrimonio le cosiddette unioni di fatto'. L'Ordine del giorno di Modena a Colori, respinto con l'astensione dei Ds, Prc, Verdi, Società Civile, Sdi e il voto contrario dell'opposizione, esprimeva l'appoggio 'alle iniziative che stanno maturando all'interno del Parlamento per il riconoscimento delle coppie di fatto', respingendo allo stesso tempo 'ogni soluzione giuridica che tenda ad aggirare il preciso vincolo costituzionale, posto dall'articolo 29, per l'istituto matrimoniale, rigettando ogni soluzione simile a quelle adottata in Spagna, con il matrimonio possibile per le coppie dello stesso sesso e con il riconoscimento alle stesse, anche del diritto all'adozione dei minori'. Infine, l'Ordine del giorno di Alleanza nazionale, respinto con i voti contrari della maggioranza (ad esclusione della Margherita e Udeur che si sono astenuti), di Modena a Colori, e quelli favorevoli delle opposizioni, sottolineava 'la contrarietà alla proposta di legge sui Pacs presentata in Parlamento dall'On. Grillini' e ricordava che 'nella nostra Costituzione (art 29) si riconoscono i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio', sottolineando che 'la proposta di legge presentata dall'On. Grillini per la costituzione dei cosiddetti Pacs, cioè patti di convivenza sottoscrivibili da due persone conviventi (possibili anche tra persone dello stesso sesso) sancirebbero quasi tutti i diritti derivanti da matrimonio, ma al tempo stesso non sancirebbero gli obblighi derivanti dallo stesso'. Il consigliere di Forza Italia Dante Mazzi, che ha votato contro l'Ordine del Giorno della maggioranza, ha optato per il 'non voto' sui rimanenti tre ordini del giorno.
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