14/04/2005

TERMOVALORIZZATORE SMALTIRÀ SOLO RIFIUTI MODENESI

Ok del Consiglio ad un Ordine del Giorno in 10 punti sull'impianto di via Cavazza
Il termovalorizzatore di via Cavazza smaltirà solo i rifiuti provinciali e continuerà ad essere l'unico impianto di questo tipo sul territorio, escludendo quindi ipotesi di realizzazione di altri impianti analoghi in provincia di Modena. Sono questi i due impegni principali che il Consiglio comunale di Modena ha richiesto alla Giunta con un apposito Ordine del Giorno della maggioranza, approvato con i voti favorevoli della maggioranza stessa e quelli contrari dell'opposizione. L'Ordine del Giorno, oltre ai due punti citati, impegna la Giunta su altri otto punti. Nel dettaglio si chiede che il progetto di adeguamento del termovalorizzatore garantisca che il livello delle emissioni rimanga entro i limiti dell'impianto odierno e si invita anche ad aumentare l'altezza del camino per favorire ulteriormente la dispersione delle emissioni. Il documento impegna quindi la Giunta a rafforzare le pratiche di riduzione dei rifiuti, di raccolta differenziata e di riuso per cercare di raggiungere gli obiettivi prefissati del 55% al 2005 come media provinciale, riducendo così anche la presenza eventuale di rifiuti come batterie, pile, farmaci, ecc., destinati al termovalorizzatore. Alla Giunta viene poi richiesto di rafforzare i progetti di teleriscaldamento e teleraffrescamento, sfruttando in questo modo al massimo il recupero energetico del termovalorizzatore e ' in considerazione dei risultati della sperimentazione denominata 'ITALCIC', di inertizzazione, recupero ed utilizzo delle scorie dell'impianto - si chiede che venga attivato lo stesso processo 'ITALCIC' per evitare conferimenti di tali scorie nelle discariche speciali. Oltre all'istituzione di un osservatorio ambientale e di controllo permanente della struttura composto da rappresentanti istituzionali della comunità locale e della società civile, si richiede quindi di garantire i monitoraggi delle emissioni inquinanti con la frequenza prevista dalle procedure di V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale). In particolare, per le diossine si richiedono prelievi campione quotidiani. Infine, si richiede che sia prevista ogni 30 giorni l'analisi su un singolo campione e un'altra sull'insieme di campioni rimanenti, potendo così comparare i risultati ottenuti tra l'analisi eseguita sul campione singolo e la media mensile ottenuta attraverso l'analisi complessivamente intesa dei restanti campioni.

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